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Ottocento
La rivoluzione industriale
Nel XVIII secolo in Inghilterra si diffondeva la cosiddetta Rivoluzione Industriale, risultato della radicale trasformazione avvenuta nel modo di produrre. Le città si riempiono di nuovi manufatti tecnici: ferrovie, ponti, una rete stradale in enorme sviluppo, edifici per l'industria. Nacque così la classe operaia che ricevette in cambio del proprio lavoro un salario. Sorse anche il capitalista industriale, imprenditore proprietario della fabbrica dei mezzi di produzione.
Divorzio tra ingegneria e architettura.
In Francia gli ingegneri venivano formati in scuole specializzate, nacque a fine del XVIII secolo l'Ecole Polytechique che dà una formazione matematica e scientifica. Mentre gli architetti continuavano a studiare nelle Accademie di Belle Arti dalle quali ne uscivano spesso estranei al mondo della tecnica. Si veniva così a creare una crescente separazione tra ingegneria e architettura.
Città e case dell'industria nascente.
Nell'Ottocento le città cambiano volto per una serie di motivi:
• Vennero smantellate le vecchie fortificazioni;
• Lo sviluppo dell'industria determinò un forte aumento della popolazione dei centri urbani;
• L’espansione dell'industria richiese nuove reti di vie di comunicazione.
• Si cerca di porre rimedio ai gravi problemi sociali che attanagliano le grandi città sovrappopolate;
• Si costruiscono città ed edifici destinati a rispondere alle necessità della società interna;
• Le aree verdi furono trasformate in piazze circondata da una fitta edificazione di case multipiano in affitto;
• Si creano zone socialmente specializzate con villini urbani per l'alta borghesia e case a ballatoio per gli operai;
• Le zone per le classi agiate erano separate dal resto della città e collocate nelle vicinanze dei giardini pubblici.
Nacquero nuovi modi di costruire: Neoclassicismo, Storicismo e Eclettismo. Essi producono opere di grande valore architettonico, ma incapaci di trasformare la città in ambienti di buona qualità abitativa. L'unico tentativo per migliorare le condizioni abitative è il movimento per le città giardino, sviluppatosi in Inghilterra verso la fine del secolo.
Il neoclassicismo
È uno stile freddo che tenta di integrare l'architettura classica con l'epopea napoleonica, richiamando le forme dell'architettura della Roma imperiale. Nacque un nuovo interesse per gli edifici antichi e una nuova presa di contatto con i monumenti che ci porta a scoprire le città di Pompei e Ercolano e l'Acropoli di Atene.
Lo storicismo
Esprime il desiderio dell'Europa postnapoleonica di ritrovare le proprie radici nazionali tentando di superare l'evocazione dell'antichità classica in favore del Medioevo. Gli architetti non consideravano più il classico come unico linguaggio figurativo.
L'eclettismo o neogotico
Utilizza con criteri diversi e meno rigorosi il repertorio stilistico classico e quello medievale. Si diffuse così in Europa una varietà di forme di stili spesso legati alla destinazione dell'edificio. In Gran Bretagna lo stile neogotico è adottato da architetti come John Nash e Augustus Pugin.
In Italia, si costruiscono molte chiese in stile romanico gotico ma il tessuto edilizio rimane classico.
L'architettura si rinnova:
• Nell'uso dei materiali (ferro, vetro, cemento armato);
• Nelle tecniche costruttive;
• Nelle tipologie edilizie (semplici e funzionali).
Le esposizioni universali
• Esposizione di Londra del 1851: la prima Esposizione Universale fu realizzata a Londra nel 1851 l'edificio che doveva ospitare gli espositori si chiamava Crystal Palace, una gigantesca struttura trasparente in vetro e acciaio edificata in soli 9 mesi. Tutto smontabile, costruito con lastre di vetro con montanti in metallo, l'edificio si inglobò con la natura circostante. L'entusiasmo dei londinesi per questa struttura fu enorme, alla fine dell'esposizione venne ricostruita in un'altra parte della città e infine viene distrutta definitivamente da un incendio nel 1936.
• Esposizione di Parigi in occasione del centenario della Rivoluzione Francese nel 1889: in questo caso venne realizzata la Torre Eiffel costruita in due anni utilizzando 18.000 pezzi di ferro forgiato fu accolta con molto entusiasmo dai parigini e si decise quindi di renderla un'opera stabile. Nel 1887 Eiffel ingaggiò il fotografo Eduard Durandelle per documentare i lavori in corso della Torre. Le fondamenta vennero completate rapidamente ogni pilastro era appoggiato su un basamento massiccio di pietra e cemento in senso obliquo rispetto al terreno. All'interno di ogni buca veniva versato un letto di cemento a presa rapida dallo spessore di 6 m circa che sarebbe servito come base provvisorio per la muratura. Sul cemento Eiffel e frecce sistemare enormi blocchi di calcare. Al centro di ogni massa furono incastrati due grandi bulloni di ancoraggio lunghi quasi 8 metri e con un diametro di circa 10 cm a cui venne fissata una puntazza cilindrica di ferro. Le fondamenta furono completate alla fine di giugno 1887.
La biblioteca di Sainte Genevieve.
La pianta dell'edificio è un rettangolo lungo e stretto. Al pianterreno sono disposti il magazzino dei libri, una sala dei libri rari e l'amministrazione. Al piano primo è situata la sala lettura separata in due navate da una fila di colonne di ghisa. La facciata è formata da una serie di finestre ad arco al piano terra e da una serie di arcate più ampie che illuminano la sala di lettura.
Ponte di Brooklyn.
In America nel 1870 si costruiva il ponte di Brooklyn che collegava la terraferma con l'isola di Manhattan. Il ponte è opera dell'ingegnere tedesco John Roy Roebling. È costituito da 4 cavi d'acciaio assicurati ad ancoraggi fissati ad apposite piastre contenute all'interno di calotte di granito alte 3 metri. Due piloni poggiano su cassoni grandi quanto quattro campi da tennis utilizzati come punti di ancoraggio per i cavi. La base del ponte costituita da travi in acciaio del peso di 4 tonnellate ciascuna. Una volta completato si presentava con una struttura a cinque corsie, ora sei tre destinate al traffico in direzione Brooklyn e tre destinate a quello in direzione Manhattan.
Reliance building.
Fu il primo grattacielo ad avere la maggior parte delle facciate in vetro.
L'Art Nouveau.
Movimento artistico che si sviluppò nell'Europa e negli Stati Uniti tra la fine dell'800 e gli inizi 900. In questo periodo andava sempre a crescere il desiderio di rinnovamento e di abbellimento di case e città. Questi movimenti si chiamavano:
• Art Nouveau in Belgio e Francia;
• Jugend in Germania;
• Modern Style in Gran Bretagana;
• Modernismo in Spagna;
• Stile Liberty o floreale in Italia.
Caratteristiche:
• Utilizzo del tema naturalistico;
• Preferenza per i ritmi morbidi impostati sulla curva e sulle varianti come spirali e volute;
• Esuberanza di forme e colori;
• Attenzione costruttiva per porte e finestre;
• Cromatismi freddi e cristalli.
L'Art Nouveau si ispira alle forme della natura e in particolare al mondo vegetale. In Italia lo stile liberty è conosciuto anche come stile floreale. Il maggior precursore dell'Art Nouveau è Antoni Gaudì le strutture riprendono temi naturali come rami, grotte e ossa. È uno stile che riguarda pittura, disegno, architettura, ma anche design e artigianato. L'Art Nouveau fa uso di materiali moderni come ferro, ghisa e acciaio.
La nascita del movimento
La prima manifestazione artistica dell'Art Nouveau si ebbe in Belgio. Negli anni del 1890 Bruxelles si ritrovò in un periodo di ineguagliabile effervescenza. Interi quartieri assunsero globalmente carattere Art Nouveau dalle case borghesi ai progetti di case popolari.
L’OTTOCENTO
La rivoluzione industriale
Nel XVIII secolo in Inghilterra si diffondeva la cosiddetta Rivoluzione Industriale,
risultato della radicale trasformazione avvenuta nel modo di produrre. Le città si
riempiono di nuovi manufatti tecnici: ferrovie, ponti, una rete stradale in enorme
sviluppo, edifici per l'industria. Nacque così la classe operaia che ricevette in cambio
del proprio lavoro un salario. Sorse anche il capitalista industriale, imprenditore
proprietario della fabbrica dei mezzi di produzione.
Divorzio tra ingegneria e architettura.
In Francia gli ingegneri venivano formati in scuole specializzate, nacque a fine del XVIII
secolo l'Ecole Polytechique che dà una formazione matematica e scientifica. Mentre
gli architetti continuavano a studiare nelle Accademie di Belle Arti dalle quali ne
uscivano spesso estranei al mondo della tecnica. Si veniva così a creare una crescente
separazione tra ingegneria e architettura.
Città e case dell'industria nascente.
Nell'Ottocento le città cambiano volto per una serie di motivi:
Vennero smantellate le vecchie fortificazioni;
Lo sviluppo dell'industria determinò un forte aumento della popolazione dei
centri urbani;
L’espansione dell'industria richiese nuove reti di vie di comunicazione.
Si cerca di porre rimedio ai gravi problemi sociali che attanagliano le grandi
città sovrappopolate;
Si costruiscono città ed edifici destinati a rispondere alle necessità della società
interna;
Le aree verdi furono trasformate in piazze circondata da una fitta edificazione di
case multipiano in affitto;
Si creano zone socialmente specializzate con villini urbani per l'alta borghesia
e case a ballatoio per gli operai;
Le zone per le classi agiate erano separate dal resto della città e collocate nelle
vicinanze dei giardini pubblici.
Nacquero nuovi modi di costruire: Neoclassicismo, Storicismo e Eclettismo. Essi
producono opere di grande valore architettonico, ma incapaci di trasformare la città in
ambienti di buona qualità abitativa. L'unico tentativo per migliorare le condizioni
abitative è il movimento per le città giardino, sviluppatosi in Inghilterra verso la fine
del secolo.
Il neoclassicismo
È uno stile freddo che tenta di integrare l'architettura classica con l'epopea
napoleonica, richiamando le forme dell'architettura della Roma imperiale. Nacque un
nuovo interesse per gli edifici antichi e una nuova presa di contatto con i monumenti
che ci porta a scoprire le città di Pompei e Ercolano e l'Acropoli di Atene.
Lo storicismo
Esprime il desiderio dell'Europa postnapoleonica di ritrovare le proprie radici nazionali
tentando di superare l'evocazione dell'antichità classica in favore del Medioevo. Gli
architetti non consideravano più il classico come unico linguaggio figurativo.
L'eclettismo o neogotico
Utilizza con criteri diversi e meno rigorosi il repertorio stilistico
classico e quello medievale. Si diffuse così in Europa una varietà di
forme di stili spesso legati alla destinazione dell'edificio. In Gran
Bretagna lo stile neogotico è adottato da architetti come John
Nash e Augustus Pugin.
In Italia, si costruiscono molte chiese in stile romanico gotico ma il tessuto edilizio
rimane classico.
L'architettura si rinnova:
Nell'uso dei materiali (ferro, vetro, cemento armato);
Nelle tecniche costruttive;
Nelle tipologie edilizie (semplici e funzionali).
Le esposizioni universali
Esposizione di Londra del 1851: la prima
Esposizione Universale fu realizzata a Londra
nel 1851 l'edificio che doveva ospitare gli
espositori si chiamava Crystal Palace, una
gigantesca struttura trasparente in vetro e
acciaio edificata in soli 9 mesi. Tutto smontabile, costruito con lastre di vetro
con montanti in metallo, l'edificio si inglobò con la natura circostante.
L'entusiasmo dei londinesi per questa struttura fu enorme,
alla fine dell'esposizione venne ricostruita in un'altra parte
della città e infine viene distrutta definitivamente da un
incendio nel 1936.
Esposizione di Parigi in occasione del centenario della
Rivoluzione Francese nel 1889: in questo caso venne
realizzata la Torre Eiffel costruita in due anni utilizzando
18.000 pezzi di ferro forgiato fu accolta con molto entusiasmo
dai parigini e si decise quindi di renderla un'opera stabile. Nel
1887 Eiffel ingaggiò il fotografo Eduard Durandelle per
documentare i lavori in corso della Torre. Le fondamenta
vennero completate rapidamente ogni pilastro era appoggiato
su un basamento massiccio di pietra e cemento in senso
obliquo rispetto al terreno. All'interno di ogni buca veniva versato un letto di
cemento a presa rapida dallo
spessore di 6 m circa che sarebbe
servito come base provvisorio per la
muratura. Sul cemento Eiffel e frecce
sistemare enormi blocchi di
calcare. Al centro di ogni massa
furono incastrati due grandi bulloni di
ancoraggio lunghi quasi 8 metri e
con un diametro di circa 10 cm a cui
venne fissata una puntazza cilindrica di ferro. Le
fondamenta furono completate alla fine di giugno
1887.
La biblioteca di Sainte Genevieve.
La pianta dell'edificio è un rettangolo lungo e
stretto. Al pianterreno sono disposti il
magazzino dei libri, una sala dei libri rari e
l'amministrazione. Al piano primo è situata la
sala lettura separata in due navate da una
fila di colonne di ghisa. La facciata è formata
da una serie di finestre ad arco al piano terra
e da una serie di arcate più ampie che
illuminano la sala di lettura.
Ponte di Brooklyn.
In America nel 1870 si costruiva il ponte di Brooklyn che
collegava la terraferma con l'isola
di
Manhattan. Il ponte è opera
dell'ingegnere tedesco John
Roy Roebling. È costituito da 4 cavi d'acciaio assicurati ad
ancoraggi fissati ad apposite piastre contenute all'interno di calotte di granito alte 3
metri. Due piloni poggiano su cassoni grandi quanto quattro campi da tennis utilizzati
come punti di ancoraggio per i cavi. La base del ponte costituita da travi in acciaio del
peso di 4 tonnellate ciascuna. Una volta completato si presentava con una struttura a
cinque corsie, ora sei tre destinate al traffico in direzione Brooklyn e tre destinate a
quello in direzione Manhattan.
Reliance building.
Fu il primo grattacielo ad avere la maggior parte delle facciate in vetro.
L'Art Nouveau.