Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • I doveri costituzionali, sebbene meno centrali dei diritti, sono presenti in tutte le costituzioni moderne fin dalla fine del Settecento.
  • Il costituzionalismo moderno è nato per imporre limiti al potere, garantendo principalmente i diritti dei cittadini.
  • Con il costituzionalismo liberaldemocratico, emerge una contrapposizione tra individuo e società, con l'individuo visto nella sua autonomia.
  • La lotta per l'affermazione dei diritti è continua, con le società che cercano sempre di tradurre le aspettative in nuovi diritti riconosciuti.
  • La Costituzione italiana si ispira a Giuseppe Mazzini, che promuoveva una comunità nazionale basata su doveri reciproci.

Indice

  1. Diritti e doveri nella costituzione
  2. La battaglia per i diritti
  3. Mazzini e i doveri dell'uomo

Diritti e doveri nella costituzione

Nella Costituzione non vi sono solo diritti: vi sono anche doveri, anche se questi occupano un posto sicuramente meno centrale, come in tutte le carte costituzionali che si sono succedute dalla fine del Settecento.
Ciò non deve stupire perché, diversamente da quanto era avvenuto per le civiltà antiche, il costituzionalismo moderno si affermò proprio in nome di un’inarrestabile esigenza di imporre limiti al potere, assicurando prima di ogni altra cosa la garanzia dei diritti di coloro che da sudditi si stavano per l’appunto trasformando in cittadini. Con la modernità e col costituzionalismo liberaldemocratico nasce una contrapposizione fra individuo e società che in precedenza non c’era: la singola persona umana non era considerata nella sua autonomia, ma concepita esclusivamente come elemento della comunità sociale della quale faceva parte. In altre parole, non esistevano diritti dell’individuo rivendicabili in quanto tali.

La battaglia per i diritti

La battaglia per l’affermazione dei diritti non si è più fermata, sia perché nel tempo e nello spazio i detentori del potere politico hanno invariabilmente mostrato una tendenza a trascurarli quando non a violarli in forme talora brutali, sia perché lo sviluppo della società mai ha cessato, e presumibilmente mai cesserà, di tradurre le aspettative delle persone in pretese di riconoscimento di nuovi diritti. Dalle dichiarazioni delle rivoluzioni settecentesche alle convenzioni internazionali contemporanee, l’enfasi non poteva dunque che essere sui diritti da affermare, difendere, tutelare, promuovere. La Costituzione francese del 5 fruttidoro dell’anno III (1795), la prima a introdurre una «déclaration des droits et des devoirs», rimase così isolata.

Mazzini e i doveri dell'uomo

La Costituzione italiana raccoglie invece il messaggio di uno dei padri dell’Unità, Giuseppe Mazzini, che nel XIX secolo aveva propugnato l’edificazione di una comunità nazionale fondata sui reciproci doveri degli associati. Autore del pamphlet Dei doveri dell’uomo (pubblicato nel 1860).

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