Concetti Chiave
- L'agricoltura rappresenta una piccola parte del PIL dell'UE (1,7%), ma ha un peso maggiore nei nuovi Stati membri (2,3%).
- La Politica Agricola Comunitaria (PAC) è stata avviata negli anni '70 con obiettivi di produttività, equità e sicurezza degli approvvigionamenti.
- La PAC ha raggiunto e superato molti obiettivi, aumentando la produttività e l'autosufficienza alimentare, ma ha anche comportato costi elevati e svantaggi per i paesi extraeuropei.
- Le riforme recenti della PAC includono misure ambientali, come il rimboschimento, e l'introduzione di marchi DOP e IGP per proteggere l'origine dei prodotti.
- La PAC si sta evolvendo verso un'economia di mercato, promuovendo l'agricoltura biologica e integrata e sostenendo lo sviluppo rurale e l'agriturismo.
Indice
Il peso economico dell'agricoltura
Il peso economico dell’agricoltura all’interno dell’Unione Europa è generalmente basso, pari all’1,7% del PIL per l’insieme dei 25 Paesi UE.
Nei 10 Paesi entrati di recente a far parte dell’Unione, la quota di reddito prodotta dall’agricoltura è mediamente più elevata (2,3%).
Obiettivi della politica agricola comunitaria
La prima fase della Politica Agricola Comunitaria (PAC) ha avuto inizio con gli anni 70 del 900 ed è durata fino ai primi anni 90.
Gli obiettivi prioritari della politica agricola comunitaria in questo periodo erano:
• L’aumento della produttività per ottenere l’autosufficienza alimentare;
• Un equo tenore di vita per le popolazioni agricole;
• La sicurezza degli approvvigionamenti a prezzi ragionevoli per i consumatori.
All’origine di questa politica vi erano due principi:
• Il mercato unico all’interno del quale i prodotti circolano liberamente;
• Il sostegno delle produzioni agricole comunitarie.
Per conseguire gli obbiettivi della PAC sono state applicate soprattutto due misure:
• Prezzi comuni garantiti ai prodotti agricoli;
• Ritiro delle eccedenze invendute.
Adottando i prezzi più alti, però, si è creato un forte squilibrio fra i prezzi UE e i prezzi del mercato mondiale, che erano ben più bassi.
Le importazioni provenienti dal resto del mondo venivano sottoposte a dazi che ne facevano aumentare artificiosamente il prezzo.
Conseguenze della PAC
Molti obbiettivi iniziali della PAC sono stati raggiunti, e spesso superati, con conseguenze positive e negative.
Tra le conseguenze positive si devono ricordare:
• La produttività notevolmente aumentata;
• L’aver raggiunto l’autosufficienza alimentare;
• I redditi dei produttori agricoli sono cresciuti.
Tra le conseguenze negative le più importanti sono le seguenti:
• Il costo della PAC è fortemente cresciuto e ha assorbito una quota preponderante delle risorse comunitarie;
• I consumatori hanno pagato prezzi più elevati per molti prodotti;
• Sono stati penalizzati Paesi extraeuropei che erano tradizionali fornitori di beni agricoli.
Nuove misure della PAC
La nuova PAC ha attuato misure per la protezione dell’ambiente concedendo agli agricoltori finanziamenti per adottare metodi di produzione meno inquinanti e per realizzare iniziative di rimboschimento.
Fra le misure destinate a limitare la produzione ricordiamo la messa a riposo obbligatoria dei terreni con la concessione di indennizzi.
Un altro punto importante è stata la creazione dei marchi di origine dei prodotti: le DOP e le IGP.
Nel 1999 è stata approvata una seconda riforma, la Politica di Sviluppo Rurale, che ha tre grandi obbiettivi:
• Il sostegno alla competitività delle imprese e allo sviluppo del sistema agroalimentare;
• Le politiche agroambientali e il sostegno alla montagna e al comparto silvo-pastorale;
• Lo sviluppo integrato delle zone rurali e il miglioramento dell’habitat rurale.
Dal 2003 le sovvenzioni agricole vengono legate più fortemente alle esigenze di tutela dell’ambiente, alle produzioni di qualità, al rispetto del benessere degli animali, alla sicurezza dei consumatori.
Futuro della PAC
In futuro la PAC sarà sempre più orientata verso un’economia di mercato.
Agli agricoltori verrà data la possibilità di sfruttare tutte le opportunità offerte dalle zone rurali, come lo sviluppo dell’agriturismo.
Infine le misure agroambientali diventeranno sempre più importanti: agli agricoltori verrano offerte nuove possibilità nell’agricoltura biologica e integrata.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'impatto economico dell'agricoltura nell'Unione Europea?
- Quali erano gli obiettivi principali della prima fase della Politica Agricola Comunitaria (PAC)?
- Quali sono state le conseguenze della PAC?
- Come si è evoluta la PAC nel tempo?
L'agricoltura rappresenta generalmente una piccola parte del PIL dell'UE, pari all'1,7%, mentre nei nuovi Paesi membri è leggermente più alta, al 2,3%.
Gli obiettivi principali erano l'aumento della produttività per l'autosufficienza alimentare, un equo tenore di vita per le popolazioni agricole e la sicurezza degli approvvigionamenti a prezzi ragionevoli.
Tra le conseguenze positive ci sono l'aumento della produttività e l'autosufficienza alimentare, mentre tra quelle negative ci sono l'aumento dei costi della PAC e i prezzi più elevati per i consumatori.
La PAC si è evoluta includendo misure per la protezione ambientale, la creazione di marchi di origine come DOP e IGP, e una maggiore attenzione alla qualità delle produzioni e al benessere degli animali.