Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • La promessa è una fonte giuridica vincolante a livello internazionale, differente da un impegno reciproco.
  • Essa rappresenta un impegno unilaterale di uno Stato verso la comunità internazionale o specifici soggetti di diritto internazionale.
  • Il caso della Polinesia ha evidenziato il valore delle promesse unilaterali, con la Francia impegnata a non condurre esperimenti nucleari.
  • Nel 1974, la C.i.g. dichiarò la propria incompetenza sulla questione, basandosi sugli impegni assunti dalla Francia.
  • Nonostante le promesse, le sperimentazioni continuarono, causando danni ambientali e sanitari, portando a nuove richieste di azione legale.

Promessa internazionale

Una delle fonti giuridiche maggiormente vincolanti sul piano internazionale è indubbiamente la promessa. Essa non consiste in una dichiarazione di reciproco impegno. Lo stato promittente si impegna unilateralmente a produrre determinati obblighi internazionali nei confronti dell’intera comunità internazionale o di un gruppo determinato di soggetti di diritto internazionale.
Il valore giuridicamente vincolante dell’atto unilaterale della promessa ha avuto particolare risalto in relazione alla questione internazionale sollevata da Australia e Nuova Zelanda contro la Polinesia, un territorio d’oltre mare francese: essa, pertanto, non è pienamente indipendente ma gode comunque di autonomia.

Tra il 1966 e il 1997 la Francia ha svolto diversi esperimenti di matrice nucleare nei mari della Polinesia. Proprio per questo motivo l’Australia e la Nuova Zelanda, Paesi confinanti alla Polinesia, adirono la C.i.g., pronta a dichiarare la propria incompetenza a risolvere la questione. La C.i.g. si limitò a portare alla luce le diverse promesse mediante cui il presidente della Repubblica francese si era impegnato a non servirsi di strumenti di sperimentazione nucleare. Tali promesse, in quanto atti unilaterali, costituivano dichiarazioni giuridicamente vincolanti. Nel 1974 la C.i.g. ha dichiarato la propria incompetenza ad affrontare la questione per via degli impegni solennemente assunti dalla Francia. Ciononostante le sperimentazioni sono continuate, apportando gravi danni ambientali agli isolotti su cui esse avevano avuto luogo e facendo sì che moltissime persone si ammalassero di cancro. Proprio per questo motivo il presidente della Francia ha recentemente depositato una nota con l’obiettivo di indurre la C.i.g. ad avviare procedimenti internazionali penali contro tutti gli ex presidenti francesi che, nei trent’anni intercorsi tra il 1966 e il 1996, hanno autorizzato lo svolgimento degli esperimenti nucleari.

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