Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Le obbligazioni nel mondo romano erano inizialmente vincoli concreti, con il debitore fisicamente legato al creditore.
  • Il concetto di obbligazione si è evoluto in un vincolo giuridico, o "vinculum iuris", che stabilisce un legame legale tra debitore e creditore.
  • In origine, il debitore poteva essere preso in ostaggio, venduto come schiavo o addirittura ucciso se non riscattato.
  • Le Istitutiones di Giustiniano hanno trasformato l'obbligazione in un concetto più simile a quello attuale, eliminando i vincoli fisici.
  • Nel diritto romano, il rapporto giuridico comprendeva il creditore (soggetto attivo), il debitore (soggetto passivo) e l'oggetto della prestazione.

Obbligazioni nel mondo romano

L’obbligazione è un vincolo giuridico: si tratta di un diritto soggettivo relativo in quanto è esperibile nei confronti di un gruppo di persone determinate o determinabili. La definizione di obbligazione sopra indicata risale all’epoca di Giustiniano: essa si distingue dalla concezione di obbligazione vigente in un’età lontana persino per i romani. In origine, infatti, il debitore non era vincolato al creditore tramite un vincolo giuridico; egli era concretamente e fisicamente «ob-ligatus», cioè legato in catene.

Sul debitore, dunque, pendeva direttamente una responsabilità. Nel corso del tempo, però, si è giunti a un’idea di obbligazione identica a quella oggi vigente: il vincolo, prima materiale (il debitore era letteralmente legato in catene) si trasforma in un «vinculum iuris», cioè un vincolo giuridico che presuppone un legame tra due persone sulla base del quale un soggetto (debitore) è legato a un altro soggetto (creditore) per l’esecuzione di una prestazione.
il creditore è colui che ripone fiducia nel fatto che il debitore eseguirà correttamente la prestazione. In origine, il debitore non si trovava in una situazione analoga a quella vigente sia in età giustinianea sia attualmente: egli veniva preso in ostaggio nella casa del creditore e si stabiliva quanto farro ogni giorno egli dovesse mangiare e, soprattutto, quanto dovessero essere lunghe le catene che lo vincolavano. Se il debitore non trovava nessuno che lo riscattasse, egli poteva essere venduto come schiavo trans Tiberim e, se nessuno era disposto ad acquisirlo come schiavo egli poteva essere ucciso dal creditore.
Le Istitutiones di Giustiniano, però, mutarono radicalmente la concezione di obbligazione e il rapporto vigente tra debitore e creditore, trasformandolo in un vinculum iuris.
Un’importantissima definizione del diritto romano evidenzia come nel rapporto giuridico vigente tra debitore e creditore vi fosse un soggetto attivo (il creditore, cioè colui che pretendeva l’esecuzione della prestazione), un soggetto passivo (il debitore, tenuto a compiere la suddetta prestazione) e l’oggetto della prestazione, adempiuto dal debitore.

Domande da interrogazione

  1. Qual era la concezione originale dell'obbligazione nel mondo romano?
  2. In origine, il debitore era fisicamente legato al creditore, con catene, e poteva essere venduto come schiavo o ucciso se non veniva riscattato.

  3. Come è cambiata la concezione di obbligazione con Giustiniano?
  4. Giustiniano trasformò l'obbligazione in un vincolo giuridico, un "vinculum iuris", che presupponeva un legame legale tra debitore e creditore per l'esecuzione di una prestazione.

  5. Quali sono i ruoli nel rapporto giuridico tra debitore e creditore secondo il diritto romano?
  6. Nel rapporto giuridico, il creditore è il soggetto attivo che pretende l'esecuzione della prestazione, mentre il debitore è il soggetto passivo tenuto a compiere la prestazione.

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