darksoul98
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Concetti Chiave

  • I sistemi economici possono operare in modalità stazionaria, riproducendosi anno dopo anno senza cambiamenti significativi, come avveniva nelle civiltà passate.
  • La crescita economica si verifica quando c'è un incremento sostenuto della produzione e dei mezzi di produzione nel lungo periodo.
  • La crescita può essere quantitativa, aumentando risorse e produzione, o qualitativa, migliorando la produttività attraverso innovazioni.
  • Lo sviluppo economico implica trasformazioni tecniche, culturali e istituzionali che rendono la crescita irreversibile, distinguendosi dalla semplice crescita.
  • Le crisi economiche rappresentano un rallentamento della crescita, con diverse opinioni tra economisti sul ruolo dello Stato e del mercato nella loro gestione.

Economie moderne tra crescita e crisi

I sistemi economici possono funzionare riproducendosi, anno per anno, uguali a se stessi. In ogni singolo anno vengono prodotti i mezzi di sussistenza per la popolazione, i materiali e i mezzi di produzione necessari per i processi dell'anno successivo. È così che ha funzionato la maggior parte delle civiltà passate, in una situazione stazionaria, di pura riproduzione. Ma un sistema economico può anche innescare un processo di crescita.
Quando possiamo dire che un'economia 'cresce"? La crescita di un sistema economico consiste nell'incremento sostenuto, nel periodo lungo, del volume della produzione, dei mezzi e dei fattori della produzione.
Quali sono le fonti, le ragioni della possibile crescita economica? Possiamo, almeno in astratto, distinguere due modalità di crescita:
1. si ha una crescita quantitativa quando utilizziamo più uomini, più aratri, più terreni, più sementi e i raccolti aumentano: una maggior disponibilità di risorse permette un aumento della capacità produttiva; 2. la crescita quantitativa non modifica comunque le condizioni di fondo della vita di una società: una popolazione raddoppiata che raddoppia i propri raccolti continua ad avere a disposizione la medesima quantità di pane a testa. Le cose cambiano solo se è possibile aumentare la produttività del sistema, se cioè con la medesima quantità di risorse è possibile ottenere una maggior quantità di prodotto. Questo tipo di crescita è detta qualitativa e dipende necessariamente dall'introduzione di una qualche innovazione nel modo di produrre.
Diverso è il concetto di sviluppo. Lo sviluppo si riferisce all'insieme delle trasformazioni tecniche, culturali e istituzionali che permettono un processo di crescita irreversibile. La crisi invece designa una situazione negativa, cioè un rallentamento o un arresto nella crescita economica.
Lo sviluppo economico è diventato un tratto distintivo delle società moderne, ma non ha eliminato il problema delle crisi. Uno dei nodi su cui si discute da tempo nella scienza economica è allora di capire perché si manifestano situazioni problematiche e quale ruolo debba assumere lo Stato di fronte a esse. Alcuni economisti ritengono che lo Stato debba assumere un ruolo attivo, intervenendo con politiche economiche per orientare gli operatori e contrastare gli effetti negativi presenti nel sistema. Un'altra schiera di economisti si caratterizza invece per la centralità assegnata al mercato e alla concorrenza nel favorire la risoluzione delle crisi.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la differenza tra crescita quantitativa e crescita qualitativa in un sistema economico?
  2. La crescita quantitativa si verifica quando si utilizzano più risorse per aumentare la produzione, senza modificare le condizioni di fondo della società. La crescita qualitativa, invece, avviene quando si aumenta la produttività attraverso innovazioni nel modo di produrre, permettendo di ottenere più prodotto con le stesse risorse.

  3. Come si definisce lo sviluppo economico rispetto alla crescita?
  4. Lo sviluppo economico si riferisce alle trasformazioni tecniche, culturali e istituzionali che consentono un processo di crescita irreversibile, mentre la crescita si concentra sull'incremento del volume della produzione e dei mezzi di produzione.

  5. Quali sono le opinioni degli economisti sul ruolo dello Stato nelle crisi economiche?
  6. Alcuni economisti sostengono che lo Stato debba intervenire attivamente con politiche economiche per orientare gli operatori e contrastare gli effetti negativi delle crisi. Altri economisti, invece, ritengono che il mercato e la concorrenza debbano avere un ruolo centrale nella risoluzione delle crisi.

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