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Sintesi

La crisi del '29 e la Grande Depressione



Dopo la 1° guerra mondiale inizia una grave crisi economica che colpisce tutte le economie avanzate e in modo particolare gli Stati Uniti che fino a quel momento erano la la 1°potenza economica mondiale, ma una volta superato questo duro momento l’economia statunitense ricomincia a crescere.
L’America conosce l’età del benessere, il cosiddetto “boom economico”, con un miglioramento della vita sotto ogni aspetto:
per quanto riguarda il lavoro si diffonde il taylorismo che permette una maggiore organizzazione ed efficienza del lavoro in fabbrica, nasce la produzione in serie e Ford introduce la catena di montaggio nel settore automobilistico e tantissime altre innovazioni.
Per quanto riguarda la società c’è una maggiore disponibilità di soldi e quindi le persone comprano beni non solo di prima necessità ma anche beni di lusso, infatti nasce la società dei consumi.
Per quanto riguarda la qualità della vita che migliora, ci sono progressi in campo medico con antibiotici e vaccini, vengono introdotti gli elettrodomestici come il ferro da stiro o il frigorifero che facilitano la vita delle famiglie, aumentano i mezzi di comunicazione con il telefono, il cinema e la televisione e la pubblicità

Il 24 ottobre del 1929 passato alla storia come il famoso “giovedì nero” alla Borsa di New York c’è una grande corsa alle vendite dei titoli che perdono di valore e per questo motivo il 29 ottobre il “martedì nero” la Borsa di Wall Street crolla, milioni di americani perdono i propri risparmi e l’economia del paese entra in una profonda crisi che fa precipitare anche tutte le altre economie collegate a quella americana.
Tutto questo provoca una reazione a catena di conseguenze negative: viene privilegiata la ricchezza privata, non si presta più attenzione alle classi sociali più povere quindi c’è una forte disuguaglianza nella distribuzione dei redditi
Diminuisce la produzione e di conseguenza le fabbriche iniziano a chiudere, aumenta la disoccupazione già iniziata prima perché le innovazioni tecnologiche stavano pian piano sostituendo il lavoro dell’uomo, tantissime persone perdono il lavoro e la situazione sociale diventa drammatica, ci furono numerosi suicidi per la disperazione di aver perso tutto collegati poi ad altre problematiche sociali come il razzismo, il 68 che era un movimento di contestazione giovanile e studentesco e il femminismo per l’emancipazione della donna, la povertà continua a crescere sempre di più, oltre alla crisi economica-finanziaria l’intero paese crolla.
La crisi si diffonde rapidamente anche in Europa, le economie europee sono collegate con quella statunitense per questo motivo iniziano a fallire, per cercare di difendere la propria produzione gli Stati Uniti attivano un’economia protezionistica con dazi doganali.
Per cercare di salvare la situazione il presidente Franklin Roosevelt eletto nel 1993 decide di far intervenire lo stato nell’economia attraverso una nuova politica economica-sociale chiamata “New Deal” che comprendeva per esempio la costruzione di strade e ferrovie per dar lavoro ai propri cittadini oppure offriva sussidi ai disoccupati
Grazie a questo intervento l’economia americana cominciò a ripartire, anche se sarà solamente con la 2°guerra mondiale che riuscirà ad uscire definitivamente dalla crisi.
Estratto del documento

La crisi

E LA GRANDE DEPRESSIONE DOPO IL BOOM

del 29

ECONOMICO

LA SITUAZIONE ECONOMICA DEGLI STATI

UNITI DOPO LA PRIMA GUERRA MONDIALE

Dopo la 1° guerra mondiale inizia una grave crisi economica che colpisce tutte le

economie avanzate e in modo particolare gli Stati Uniti che fino a quel momento erano la

la 1° potenza economica mondiale, ma una volta superato questo duro momento

l’economia statunitense ricomincia a crescere

L’America conosce l’età del benessere, il cosiddetto “boom economico”, con un

miglioramento della vita sotto ogni aspetto:

• per quanto riguarda il lavoro si diffonde il taylorismo che permette una maggiore

organizzazione ed efficienza del lavoro in fabbrica, nasce la produzione in serie e

Ford introduce la catena di montaggio nel settore automobilistico e tantissime altre

innovazioni

• per quanto riguarda la società c’è una maggiore disponibilità di soldi e quindi le persone

comprano beni non solo di prima necessità ma anche beni di lusso, infatti nasce la

società dei consumi

• per quanto riguarda la qualità della vita che migliora, ci sono progressi in campo

medico con antibiotici e vaccini, vengono introdotti gli elettrodomestici come il

ferro da stiro o il frigorifero che facilitano la vita delle famiglie, aumentano i mezzi di

comunicazione con il telefono, il cinema e la televisione e la pubblicità

CROLLO DELLA BORSA DI WALL STREET

Il 24 ottobre del 1929 passato alla storia come il famoso “giovedì nero” alla Borsa di

New York c’è una grande corsa alle vendite dei titoli che perdono di valore e per

Wall Street

questo motivo il 29 ottobre il “martedì nero” la Borsa di crolla, milioni di

americani perdono i propri risparmi e l’economia del paese entra in una profonda crisi che

fa precipitare anche tutte le altre economie collegate a quella americana

CONSEGUENZE…

Tutto questo provoca una reazione a catena di conseguenze negative: viene privilegiata la

ricchezza privata, non si presta più attenzione alle classi sociali più povere quindi c’è una

forte disuguaglianza nella distribuzione dei redditi

Diminuisce la produzione e di conseguenza le fabbriche iniziano a chiudere,

aumenta la disoccupazione già iniziata prima perché le innovazioni tecnologiche

stavano pian piano sostituendo il lavoro dell’uomo, tantissime persone perdono il lavoro e

la situazione sociale diventa drammatica, ci furono numerosi suicidi per la disperazione di

aver perso tutto collegati poi ad altre problematiche sociali come il razzismo, il 68 che

era un movimento di contestazione giovanile e studentesco e il femminismo per

l’emancipazione della donna, la povertà continua a crescere sempre di più, oltre alla

crisi economica - finanziaria l’intero paese crolla

La crisi si diffonde rapidamente anche in Europa, le economie europee sono collegate con

quella statunitense per questo motivo iniziano a fallire, per cercare di difendere la propria

produzione gli Stati Uniti attivano un’economia protezionistica con dazi doganali

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