Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • La serrata è lecita in determinate situazioni sia sul piano penale che civile, sebbene queste siano ancora poco definite dalla giurisprudenza.
  • Una forma di serrata legittima si verifica quando si libera i lavoratori non scioperanti durante scioperi anomali, per impossibilità sopravvenuta a ricevere prestazioni.
  • La serrata di ritorsione è considerata civile se lo sciopero anomalo supera i limiti legittimi e causa danni alla produttività.
  • La corte di Cassazione ha sancito la legittimità delle forme di sciopero anomale entro certi limiti, rendendo la serrata di ritorsione illegittima se tenta di impedire il diritto di sciopero.
  • L'articolo 1256 del Codice civile regola l'impossibilità sopravvenuta a ricevere prestazioni, giustificando la serrata in specifici contesti.

Indice

  1. Fattispecie di serrata lecita
  2. Legittimità e limiti della serrata
  3. Articolo 1256 e serrata

Fattispecie di serrata lecita

Esistono alcune fattispecie in cui la serrata è lecita sia sul piano penale, sia su quello civile. La fattispecie riguarda due situazioni determinate, ancora confuse e discontinue perché non definite con esattezza dalla giurisprudenza. Le ipotesi riguardano i casi in cui:

- abbia luogo la messa in libertà dei lavoratori non scioperanti nel caso di forme di sciopero anomale (a scacchiera, articolato, ecc.). In questa ipotesi, infatti, il datore di lavoro ritiene che si verifichi un’impossibilità sopravvenuta a ricevere le prestazioni;

- la seconda ipotesi riguarda la cosiddetta «serrata di ritorsione», che si configura come azione ritorsiva rispetto allo sciopero indetto dai lavoratori. Essa è stata ritenuta legittima fino alla pronuncia 711 del 1980 (Corte di Cassazione), che ha sancito la legittimità, entro certi limiti, delle forme di sciopero anomale.

Legittimità e limiti della serrata

Alla luce di tale pronunci, la serrata di ritorsione è divenuta illegittima sul piano civile perché tende a limitare o persino impedire l’esercizio del diritto di sciopero: si configura pertanto un comportamento antisindacale, reprimibile tramite il ricorso all’articolo 28 dello Statuto dei lavoratori. Tuttavia, qualora lo sciopero anomalo vada oltre i limiti previsti dalla sentenza 711/1980, provocando un danno alla produttività la serrata di ritorsione è legittima. In questo caso, infatti, la serrata si configura come forma di autotutela rispetto al comportamento dei lavoratori che sta arrecando un danno illecito.

Articolo 1256 e serrata

La legittimità di queste due forme di serrata è ricondotta all’articolo 1256 del Codice civile, che disciplina l’impossibilità sopravvenuta a ricevere le prestazioni.

Mentre la prima ipotesi è rivolta ai lavoratori che, pur non scioperando, non possono svolgere la prestazione per impossibilità sopravvenuta ex art. 1256, la serrata di ritorsione si propone di arginare o persino impedire l’esercizio del diritto di sciopero.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le situazioni in cui la serrata è considerata lecita?
  2. La serrata è considerata lecita in due situazioni: quando i lavoratori non scioperanti vengono messi in libertà a causa di scioperi anomali e nel caso di una "serrata di ritorsione" in risposta a uno sciopero, sebbene quest'ultima sia limitata dalla sentenza 711/1980.

  3. Quali sono i limiti della serrata di ritorsione secondo la giurisprudenza?
  4. La serrata di ritorsione è illegittima sul piano civile se limita il diritto di sciopero, configurandosi come comportamento antisindacale. Tuttavia, è legittima se lo sciopero anomalo supera i limiti della sentenza 711/1980, causando danni alla produttività.

  5. Come si collega l'articolo 1256 del Codice civile alla serrata?
  6. L'articolo 1256 del Codice civile giustifica la legittimità della serrata quando c'è un'impossibilità sopravvenuta a ricevere le prestazioni, applicabile sia ai lavoratori non scioperanti che alla serrata di ritorsione.

Domande e risposte

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