@Giu96
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Concetti Chiave

  • Il Canto VI del Purgatorio è caratterizzato da un'introduzione diretta e tratta principalmente temi politici, con Dante che esprime le sue concezioni politiche.
  • La scena si svolge nell'antipurgatorio, dove Dante si paragona a un vincitore di zara, circondato dalle anime che cercano la sua attenzione.
  • Un tema centrale è l'efficacia della preghiera: le anime ottengono purificazione solo pregando Dio, a differenza delle preghiere agli dei.
  • Dante incontra Sordello, un poeta mantovano, e lancia un'accusa violenta contro l'Italia, Firenze e vari leader e figure religiose.
  • Firenze viene ironicamente paragonata ad Atene e Sparta e descritta come una malata che si rigira nel letto per alleviare il dolore.

Indice

  1. Il canto politico di Dante
  2. Incontro con Sordello
  3. Accuse a Giustiniano e Alberto d'Asburgo
  4. Ironia su Firenze

Il canto politico di Dante

- E' il canto politico, in cu Dante esprime le sue concezioni politiche; il canto inizia in modo ex abrupto, ossia direttamente in materia senza l'introduzione.
Siamo nell'antipurgatorio. E' presente una similitudine del gioco della zara; qui Dante è circondato da tutte le anime e si paragona a un vincitore di una partita di zara, il quale viene avvicinato da tutti gli spettatori per ottenere qualche spicciolo della vincita; Un altro aspetto importante è l'efficacia della preghiera, tutte le anime prima pregavano gli dei e non venivano purificate mentre quando pregavano in nome di Dio venivano purificate perché solo verso Dio la preghiera era efficace;

Incontro con Sordello

Si verifica un incontro con Sordello, il custode del Purgatorio (è un poeta mantovano) che viene rievocato perché è nato nella stesso luogo natio di Virgilio, in questa circostanza Dante scatena la sua invettiva (violenta accusa) contro l'Italia e Firenze, dove Dante accusa tutti, i signori italiani, le famiglie, gli uomini di Chiesa, i vescovi, i cardinali e anche Alberto d'Asburgo.

Accuse a Giustiniano e Alberto d'Asburgo

Il poeta accusa anche Giustiniano che creò il Corpus Iuris Civilis, ma le cui leggi venivano infrante.
Nel verso 118 Dante chiede a Dio se si accorge della situazione e della confusione che in Italia si è venuta a creare;

Ironia su Firenze

Nel verso 126 si riferisce a Firenze e usa la tecnica dell'ironia, paragonandola ad

Infine nel verso 148 Firenze viene paragonata a una malata che si rigira continuamente nel letto cercando di diminuire il dolore.

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