Concetti Chiave
- Nel sesto canto del Purgatorio, Dante incontra anime che chiedono preghiere dai vivi per diminuire il loro tempo di penitenza.
- Virgilio spiega a Dante che le preghiere possono influenzare il destino delle anime, promettendo chiarimenti da Beatrice nel Paradiso.
- Durante il viaggio, i pellegrini incontrano Sordello da Goito, un'anima che rivela la sua gioia per l'incontro con Virgilio.
- Dante critica l'Italia, definendola "schiava", e accusa la chiesa e l'imperatore Alberto di trascurare il Paese.
- Con ironia, Dante attacca Firenze, paragonando la sua instabilità politica a un malato in cerca di riposo.
Indice
Anime Neghittose e Preghiere
Nel sesto canto della Divina Commedia nella cantica del Purgatorio vediamo Dante è assalito da un gruppo di anime negligenti morti di morte violenta che lo pregano di portare notizia della loro salvezza nel mondo delle persone ancora vive sulla Terra. Lo scopo infatti, è quello di finire nelle grazie dei vivi in modo tale che questi preghino per tali anime del Purgatorio in modo che aiutino loro a scontare la pena e a diminuire il periodo di penitenza. Una volta ripreso il cammino Dante chiede a Virgilio se le preghiere abbiano davvero il potere di abbreviare il tempo della pena, dato che in un passo dell’Eneide egli afferma il contrario. Virgilio gli spiega che i versi del suo poema si riferiscono solo alle anime dei pagani e inoltre promette a Dante che il suo dubbio sarà colmato da Beatrice, che incontrerà in cima la montagna del Purgatorio. Infatti nel Paradiso la guida di Dante diventerà Beatrice e non più Virgilio poiché questo non avendo il battesimo non poteva avere accesso all'ultimo regno ultraterreno del Paradiso.
Incontro con Sordello
A questo punto i due pellegrini incontrano un’anima che se ne sta sola: Virgilio si avvicina e prima che parlasse, l’anima gli chiede la sua provenienza, e dopo che Virgilio afferma di venire da Padova lo spirito gioisce presentandosi come Sordello da Goito ovvero un celebre cavaliere e poeta originario della città di Mantova.
Invettiva contro l'Italia
A questo punto Dante si riferisce all’Italia con un’aspra invettiva definendola “schiava Italia”. Dante afferma che le leggi di Giustiniano sono inutili se non c’è nessuno che si prende l'impegno e le fa rispettare, inoltre egli si lamenta della chiesa poiché quest’ultima ha impedito all’imperatore di governare sull’Italia e si lamenta anche del fatto che Alberto Does Burgos se ne rimase in Germania, disinteressandosi della situazione in Italia, che è rappresentata come un cavallo imbizzarrito, e per questo motivo Dante invoca una punizione esemplare contro tutti i suoi discendenti.
Critica a Firenze
Dante poi, si rivolge ironicamente unicamente a Firenze dicendo che questa città può gioire poiché i fiorentini sono pieni di giustizia e cercano la pace. Egli afferma in maniera piuttosto ironica che Sparta e Atene, ovvero le prime due città ad avere leggi, sono nulla in confronto a Firenze, in quanto le leggi di Firenze sono così “sottili” ed insignificanti che vengono emanate a ottobre e già nel mese di novembre non esistono più. A questo punto Dante invita Firenze a riconoscere il suo male e a riconoscere che la città è simile ad un malato che girandosi sui fianchi cerca di trovare il riposo per i suoi dolori.
Questo può essere definito anche come un canto politico infatti Dante se la prende con l’Italia e successivamente Dante prosegue la sua ironica invettiva contro la città di Firenze di cui egli stesso è originario. Secondo Dante la principale causa di questa instabilità politica è dovuta soprattutto alla mancanza di quello che è un imperatore forte ed autoritario, dalle continue signorie e dall’ingerenza della chiesa.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del sesto canto del Purgatorio?
- Chi chiede a Virgilio se le preghiere possono abbreviare il tempo della pena?
- Chi promette a Dante di colmare il suo dubbio riguardo alle preghiere?
- Chi è l'anima che i due pellegrini incontrano dopo la conversazione con Virgilio?
- Di cosa si lamenta Dante riguardo all'Italia?
Il tema principale del sesto canto del Purgatorio è la preghiera delle anime del Purgatorio per ottenere aiuto dai vivi.
Dante chiede a Virgilio se le preghiere possono abbreviare il tempo della pena.
Virgilio promette a Dante che il suo dubbio sarà colmato da Beatrice.
L'anima che i due pellegrini incontrano è Sordello da Goito, un celebre cavaliere e poeta originario della città di Mantova.
Dante si lamenta delle leggi inutili di Giustiniano, dell'ingerenza della chiesa e dell'assenza di un imperatore forte e autoritario.