Concetti Chiave
- Dante dialoga con alcuni spiriti nel Purgatorio, offrendo il suo aiuto per ottenere pace attraverso preghiere.
- Un'anima chiede a Dante di sollecitare preghiere a Fano per purificare le sue colpe, rivelando di essere stata uccisa ingiustamente.
- Buonconte da Montefeltro racconta della sua morte a Campaldino e del suo corpo trasportato dai fiumi Archiano e Arno.
- Un angelo salva l'anima di Buonconte grazie a un pentimento sincero, mentre un diavolo tenta di rivendicare il suo corpo.
- Lo spirito di Pia de' Tolomei si presenta a Dante, chiedendo di essere ricordata per la sua tragica morte in Maremma.
Indice
Richiesta di aiuto spirituale
E io: “Per quanto io guardi nei vostri visi, non riconosco nessuno; ma se voi desiderate qualcosa che io possa fare, spiriti ben destinati, voi parlate, e io eseguirò in nome di quella pace che, dietro alle orme di questa guida, mi spinge a cercarla di mondo in mondo”. E uno cominciò: “Ciascuno si fida del tuo bene promesso senza che lo giuri, a meno che l’impossibilità non recida il tuo volere.
Storia di un'anima perduta
Perciò io, che solo davanti agli altri sto parlando, ti prego, se mai vedrai quel paese che si trova tra la Romagna e il regno di Carlo, che tu sia generoso nel chiedere preghiere per me a Fano, così che i buoni preghino per me affinché io possa purificare le gravi colpe. Io fui di lì; ma le profonde ferite da cui uscì il sangue in cui la mia anima risiedeva, mi furono fatte nel territorio di Antenore, là dove credevo di essere più sicuro: quello d’Este, che mi odiava molto più di quanto fosse giusto, le fece fare. Ma se io fossi fuggito verso Mira, quando mi raggiunsero ad Oriago, sarei ancora là dove si respira. Corsi verso la palude, e le canne e il fango mi impigliarono tanto da farmi cadere; e lì vidi dalle mie vene formarsi in terra un lago di sangue”.
Il destino di Buonconte
Poi disse un altro: “Deh, possa compiersi quel desiderio che ti porta verso l’alto monte, e tu aiuta il mio! Io fui di Montefeltro, io sono Buonconte; Giovanna o gli altri non hanno cura di me; perciò io cammino tra costoro con il viso chino”. E io a lui: “Quale violenza o quale caso ti trasportò così lontano da Campaldino, che non si seppe mai dove venisti seppellito?”.
La tragica fine di Buonconte
“Oh!”, rispose egli, “un fiume che si chiama Archiano, che sopra l’Eremo nasce sugli Appennini, attraversa i piedi del Casentino. Là dove il suo nome diventa vano, arrivai io con un foro in gola, fuggendo a piedi e insanguinando la pianura. Qui persi la vista e la parola; finii la vita nel nome di Maria, e qui caddi, e rimase solo la mia carne.
Il diavolo e la tempesta
Io dirò la verità, e tu ridilla tra i vivi: l’angelo di Dio mi prese, e quello dell’inferno gridava: “O tu del cielo, perché me lo porti via? Tu prendi l’anima di costui per una lacrimuccia che me lo sottrae; ma io farò del suo corpo un altro trattamento!”. Sai bene come nell’aria si raccoglie quel vapore umido che torna come pioggia, appena sale dove lo coglie il freddo. Giunse quel diavolo che sempre vuole il male con il suo intelletto (Quel diavolo che vuole sempre il male unì il mal volere con l’intelletto) e mosse le nubi e il vento per la capacità che gli diede la sua natura. Poi, non appena si spense il giorno, coprì di nebbia la pianura da Pratomagno alla catena principale degli Appennini; e rese minaccioso il cielo sovrastante, così che l’aria densa si convertì in acqua; cadde la pioggia, e ai fossati giunse ciò che la terra non assorbì di essa; e appena si raccolse nei grandi torrenti, verso il fiume reale si riversò tanto velocemente che nulla la fermò. L’Archiano impetuoso trovò il mio corpo gelato sulla foce; e lo sospinse nell’Arno, e sciolse la croce che feci al petto quando il dolore mi sconfisse; mi rivoltò per le rive e sul fondo, poi mi coprì e mi bloccò con i suoi detriti”.
La richiesta di Pia
“Deh, quando tu sarai tornato nel mondo e sarai riposato dal lungo viaggio”, seguì il terzo spirito al secondo, “ricordati di me, che sono la Pia; nacqui a Siena, morii in Maremma: lo sa colui che prima, scegliendo di sposarmi, mi aveva inanellata con la sua gemma”.
Domande da interrogazione
- Qual è la richiesta degli spiriti ben destinati?
- Qual è la storia dell'anima perduta menzionata nel testo?
- Chi è Buonconte e qual è il suo destino?
- Cosa accade tra l'angelo di Dio e il diavolo riguardo Buonconte?
- Chi è la Pia e quale richiesta fa?
Gli spiriti chiedono aiuto spirituale, desiderando che il narratore preghi per loro per ottenere pace e purificazione delle loro colpe.
L'anima perduta racconta di essere stata ferita mortalmente nel territorio di Antenore e chiede preghiere per la sua purificazione.
Buonconte di Montefeltro è un'anima che non ha ricevuto cure dai suoi cari e racconta di essere morto vicino al fiume Archiano, il cui corpo è stato trascinato via dall'acqua.
L'angelo di Dio prende l'anima di Buonconte, mentre il diavolo, arrabbiato, scatena una tempesta per trattare il corpo di Buonconte in modo diverso.
La Pia è un'anima che chiede di essere ricordata quando il narratore tornerà nel mondo, menzionando di essere nata a Siena e morta in Maremma.