Concetti Chiave
- Dante e Virgilio si trovano nella terza cornice, dove incontrano le anime degli iracondi, e Dante parla con l'anima di Marco Lombardo, un nobile saggio.
- Le anime pregano Dio affinché siano liberate dai peccati di ira, mostrando una concordia che Virgilio spiega a Dante.
- L'allitterazione del suono "F" nel verso 25 esprime la confusione e l'indefinitezza del momento attraverso lo stile di Dante.
- Virgilio suggerisce a Dante di porre domande alle anime per suscitare risposte, utilizzando perifrasi per attirare la loro attenzione.
- Marco Lombardo conferma che la strada percorsa è corretta e chiede a Dante di pregare per lui quando raggiungerà il paradiso.
Indice
Dante e Virgilio nella terza cornice
Ci troviamo nella terza cornice e Dante, avendo la vista offuscata, cammina accanto a Virgilio come un cieco che segue la sua guida (per via del senso politico e religioso che rendono Virgilio superiore).
Incontro con Marco Lombardo
I due poeti incontrano le anime degli iracondi e una di queste chiede a Dante chi sia poiché si accorge che è ancora vivo.
Dante risponde parlando del suo viaggio e l’anima, a sua volta, su esortazione di Dante, afferma di essere Marco Lombardo, un uomo di corte nobile e assai saggio che durante la vita ha amato la virtù, ormai trascurata da tutti, dunque era virtuoso. L’anima suggerisce a Dante che quella che sta percorrendo è la via giusta per raggiungere la cornice successiva, poi invita Dante a pregare per lui quando sarà in cielo.Preghiere delle anime iraconde
-Dal verso 16 il canto si apre mentre Dante e Virgilio odono delle preghiere fatte affinché Dio li liberasse dai loro peccati. Nel 19 specifica la preghiera, che accomunava tutte le anime perché sembrava si fossero messe d’accordo per avere una tale concordia. Virgilio subito spiega cosa sta ascoltando e perché le anime pregano, ovvero per scontare il fatto di essere iraconde.
Allitterazione e percezione di Lombardo
-Nel verso 25 si trova un’allitterazione della F, suono fricativo che serve a dare un’idea di confusione e indefinitezza. Il suono della F non è immediato ma si prolunga nel tempo, dunque lo stile di Dante è funzionale a ciò che deve esprimere
-Dal v 28 i due poeti avvertono che qualcuno, Lombardo, ha percepito le loro parole e il fatto che Dante è vivo. Virgilio anticipa cosa accadrà: dice a Dante che, quando gli chiederà il suo nome, dovrebbe nel rispondere fargli delle domande. Ogni approccio alle anime è sempre introdotto da una perifrasi che serve per attirare la loro attenzione e predisporli a rispondergli. L’anima risponde a Dante di ascoltarla siccome non può vederlo bene per via del fumo, e Dante mantiene la promessa di raccontare cose meravigliose fatta poco prima spiegando la natura del suo viaggio e il modo in cui si sta muovendo.
-Dal v40 in poi il poeta fa due domande, e la richiesta avanzata nei confronti dell’anima è giustificata dalla straordinarietà del suo viaggio, pertanto in questo caso per lui è lecito chiedere indicazioni e spiegazioni.
-Al v46 è presente un chiasmo dato dalla struttura della qualificazione “sostantivo-verbo-verbo-sostantivo”
-Tra i v49-51 l’anima risponde alla seconda richiesta precisando che sono sulla buona strada e chiedendogli di pregare per la sua salvezza quando sarà in paradiso. Mano a mano i peccati si allevieranno, perché si sta risalendo il monte.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo di Virgilio nella terza cornice?
- Chi è Marco Lombardo e quale messaggio trasmette a Dante?
- Perché le anime iraconde pregano e cosa ascoltano Dante e Virgilio?
- Come viene utilizzata l'allitterazione nel testo e quale effetto produce?
Virgilio guida Dante nella terza cornice, fungendo da guida superiore per il suo senso politico e religioso.
Marco Lombardo è un'anima nobile e saggia che ha amato la virtù. Suggerisce a Dante che sta percorrendo la via giusta e lo invita a pregare per lui quando sarà in cielo.
Le anime pregano per essere liberate dai loro peccati di ira. Dante e Virgilio ascoltano queste preghiere, che mostrano una concordia tra le anime.
L'allitterazione della F nel verso 25 crea un'idea di confusione e indefinitezza, prolungando il suono nel tempo per esprimere lo stile di Dante.