Concetti Chiave
- Nel secondo canto del Purgatorio, i superbi espiano il loro peccato portando pietre pesanti sulle spalle nella seconda cornice.
- Virgilio chiede indicazioni ai superbi su un percorso adatto anche a Dante, che è ancora vivo e ha il peso del corpo.
- Omberto degli Aldobrandeschi si presenta a Dante, ammettendo la sua superbia e riconoscendo la giustizia della sua pena.
- Oderisi da Gubbio riflette sulla transitorietà della gioia terrena, dopo aver parlato della sua vita passata.
- Provenzano Salvani appare nell'antipurgatorio grazie a un atto di umiltà fatto per aiutare un amico bisognoso.
Il Peccato della Superbia
All'interno del secondo canto coloro che in vita si macchiarono del peccato della superbia sono costretti a scontare la loro pena temporanea all'interno della seconda cornice del Purgatorio.
Il Percorso dei Superbi
Durante la lenta prosecuzione dei superbi nella seconda cornice del Purgatorio, che sono costretti a sopportare solo loro spalle dei pesanti carichi di pietre, essi pregano Dio e Dante li sente cantare il padre nostro. Virgilio chiede ai superbi di indicare loro un percorso di cui anche Dante possa servirsi per arrivare alla seconda cornice, dato che lui, essendo ancora vivo, ha l'impiccio del corpo.
Riconoscimenti e Riflessioni
L'anima di un superbo gli fornisce queste indicazioni e si presenta: si chiama Omberto degli Aldobrandeschi, e riconosce la colpa, di cui si è macchiata anche la sua famiglia, di essere stato arrogante durante la sua vita terrena, ritenendo quindi giusta la pena che gli è stata inflitta. Un altro spirito riconosce Dante e lo chiama: si chiama Oderisi da Gubbio, che fa, dopo aver spiegato la storia della sua vita, delle considerazioni sulla brevità e sulla caducità della gioia terrena. Dante si rende conto della presenza di un altro spirito superbo: Provenzano Salvani, che si trova nell'antipurgatorio grazie a un atto di umiltà che egli compì invita per aiutare un suo amico.