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Concetti Chiave

  • Nel Quinto Cielo del Paradiso, Beatrice rassicura Dante che la luce dei beati aumenterà eternamente, e la loro vista sarà adeguata a tale splendore dopo la resurrezione.
  • Un terzo anello di anime luminose appare, e Dante, colpito dalla visione, si ritrova inconsapevolmente nel cielo di Marte, dove una croce greca luminosa si forma.
  • Le anime interrompono il loro canto per permettere a Dante di fare domande, dimostrando la loro attenzione verso le preghiere dei vivi.
  • Cacciaguida, un antenato di Dante, discende dalla croce e lo riconosce, raccontando della sua vita e della Firenze del Duecento, elogiandone i valori morali perduti.
  • Cacciaguida narra la sua partecipazione alla prima Crociata e la sua morte in battaglia, che gli permise di entrare nel Paradiso.

Indice

  1. Il Dubbio di Dante
  2. La Visione di Marte
  3. L'Incontro con Cacciaguida

Il Dubbio di Dante

Concluso il discorso di san Tommaso, Beatrice intuisce un dubbio inespresso di Dante e chiede ai beati se la Joto luce abbagliante rimarrà tale anche dopo la resurrezione del corpo: se sarà così, come potrà la loro vista sostenere tanto fulgore? Le anime danzano e cantano con gioia, felici di esercitare la loro carità. È Salomone, fattosi ancora più luminoso, a prendere la parola, spiegando a Dante che la luce che li avvolge durerà eternamente e anzi, aumenterà in proporzione alla visione di Dio. Dal momento che i beati saranno più perfetti una volta che avranno ripreso i propri corpi, la loro vista sarà adeguata a sostenere tale splendore. All'improvviso un terzo anello di anime luminose inizia a circondare gli altri due, ma la sua intensità è eccessiva per la via del pellegrino. Quindi, guardando negli occhi di Beatrice, egli si trova a salire, senza rendersene conto, al cielo successivo e rivolge una preghiera di ringraziamento a Dio.

La Visione di Marte

Dal bagliore rosso emanato dal nuovo profeta Dante comprende di essere nel cielo di Marte Si torma no due enormi raggi luminosi, che vanno a costituire una croce greca, sulla quale per un momento compare l'immagine di Cristo e sui cui bracci si muovono le anime luminose, come granelli di polvere in un raggio di Sole, mentre viene cantato un inno in lode di Cristo. Dante, rapito da tale visione afferma che mai ha assistito a qualcosa di altrettanto bello.

L'Incontro con Cacciaguida

Le anime sospendono il loro canto per permettere a Dante di interrogarle, dimostrando così che i beati non sono indifferenti alle preghiere. Una delle luci scende dal braccio destro della croce verso la sua base, si rivolge al poeta in latino riconoscendolo come suo discendente (O sanguis meus) e poi indirizza un ringraziamento a Dio. Il pellegrino fatica a intenderne le parole, finché, gradualmente, il linguaggio si adegua alla sua capacità di comprensione.

Lo spirito spiega a Dante di aver letto del suo arrivo nella mente di Dio; lo invita a formulare le sue domande ad alta voce, anche se in quanto anima del Paradiso соnosce già i suoi pensieri. Ottenuta l'approvazione di Beatrice. Dante si scusa di non poter ringraziare l'interlocutore con parole adeguate, ma solo con il cuore, e chiede all'anima il suo nome. Essa risponde di essere Cavriago da trisavolo dello stesso poeta (O fronda mia... to fui la tua radice); suo figlio bisavolo di Dante dal quale derivo il cognome "Alighieri", si trova nella prima cornice della montagna del Purgatorio. Prima di raccontare di sé. Cacciaguida traccia una nostalgica descrizione della Firenze sobria e pudica dei suoi tempi: è un elogio, commosso e al tempo stesso indignato, della città nel primo Duecento, luogo di solidi valori morali, molto lontano dalla comu zione dei giorni presenti. Cacciaguida parla quindi del la propria nascita, del matrimonio con una donna della famiglia degli Alighieri, della partecipazione alla prima Crociata, guidata dall'imperatore Corrado III che l'aveva nominato cavaliere e della morte per mano degli infedeli che gli apri le porte del Paradiso.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il dubbio inespresso di Dante che Beatrice intuisce?
  2. Beatrice intuisce il dubbio di Dante riguardo alla capacità delle anime beate di sostenere la luce abbagliante dopo la resurrezione del corpo.

  3. Come risponde Salomone al dubbio di Dante sulla luce eterna?
  4. Salomone spiega che la luce che avvolge le anime durerà eternamente e aumenterà con la visione di Dio, e che i beati saranno in grado di sostenerla grazie alla loro perfezione dopo la resurrezione.

  5. Cosa rappresenta la visione di Marte per Dante?
  6. La visione di Marte rappresenta un cielo di luce rossa con una croce greca luminosa, simbolo di Cristo, che Dante considera la più bella visione mai vista.

  7. Chi è l'anima che si rivolge a Dante e come si presenta?
  8. L'anima che si rivolge a Dante è Cacciaguida, che si presenta come suo trisavolo e discendente, riconoscendolo in latino e ringraziando Dio.

  9. Quali dettagli fornisce Cacciaguida sulla sua vita e Firenze?
  10. Cacciaguida descrive la Firenze sobria e pudica del primo Duecento, parla della sua nascita, matrimonio con una donna degli Alighieri, partecipazione alla prima Crociata e morte per mano degli infedeli.

Domande e risposte

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