Concetti Chiave
- Le anime dei Beati nel Paradiso sono meno numerose rispetto a quelle incontrate nell'Inferno e nel Purgatorio, ma tutte risiedono nell'Empireo.
- Dante presenta le anime nei diversi astri per illustrare il loro grado di beatitudine, in una struttura simmetrica con le altre cantiche.
- Nel Paradiso, le anime hanno forme corporee evanescenti che diventano pura luce avvicinandosi a Dio, riflettendo il loro grado di beatitudine.
- Vivendo di carità, le anime rispondono con gioia a Dante, manifestando questo attraverso una luce crescente.
- Nonostante le disquisizioni filosofiche e teologiche, Dante mantiene un linguaggio poetico che riflette le sue passioni e i suoi sentimenti personali.
Indice
Le Anime nel Paradiso
Le anime dei Beati, che Dante incontra nel Paradiso, sono meno numerose di quelle che egli incontra nell’ Inferno e nel Purgatorio. Pur essendo tutte collocate nell’Empireo, Dante ce le presenta all’interno dei diversi astri affinché il lettore possa farsi un’idea del loro grado di beatitudine e per dare al Paradiso la stessa costruzione simmetrica delle altre due cantiche.
Corpi e Luce nel Paradiso
Nell’Inferno e nel Purgatorio, le anime hanno un corpo, capace di soffrire; invece, nel Paradiso esse hanno una forma corporea molto labile che più si avvicinano a Dio è più si fa luce.
Infatti, nel cielo della Luna, esse sono evanescenti, in quello di Mercurio, sono indovinate attraverso la luce che le circonda, in quello di Venere la loro forma corporea può essere solo ricordata e quindi esiste soltanto nella mente, mentre, alla fine, gli spiriti diventano pura luce, con una luminosità direttamente proporzionale al loro grado di beatitudine.Gioia e Disquisizioni Filosofiche
Poiché esse vivono di carità, sono tutte ben liete di rispondere alle richieste di Dante e tale gioia si manifesta con una luce che, da loro proveniente, si fa più viva. Delle passioni umane che hanno caratterizzato la loro vita terrena, esse hanno un ricordo molto lontano e sbiadito, come fosse un impedimento da cui si sono ormai liberate ed è per questo motivo che Dante, quando si rivolge ai Beati, fa tacere il cuore per far parlare la mente. Ed ecco allora tutta una serie di disquisizioni filosofiche e teologiche che rendono la terza cantica, a volte, non di facile comprensione che, però, sono derivate dalla necessità di Dante di dover spiegare i motivi della sua Fede. Tuttavia, anche in queste trattazioni, Dante riesce a rimanere sempre un poeta con immagini e slanci lirici nuovi.
Passioni e Sentimenti di Dante
Nel Paradiso, Dante non si distacca dalle sue passioni, dai suoi amori e dal suo risentimento unito al disprezzo, tutti sentimenti che hanno il sopravvento sul misticismo. Questo succede con la storia della potenza romana (Giustiniano), con il rimpianto della Firenze di un tempo (Cacciaguida) e con le invettiva di S. Pietro e degli altri Padri della Chiesa.
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza tra le anime nel Paradiso rispetto a quelle nell'Inferno e nel Purgatorio?
- Come si manifesta la gioia delle anime beate nel Paradiso?
- Quali sentimenti personali di Dante emergono nel Paradiso?
Le anime nel Paradiso sono meno numerose e hanno una forma corporea più evanescente, che diventa pura luce man mano che si avvicinano a Dio, a differenza delle anime nell'Inferno e nel Purgatorio che hanno un corpo capace di soffrire.
La gioia delle anime beate si manifesta attraverso una luce che diventa più viva quando rispondono alle richieste di Dante, poiché vivono di carità e hanno un ricordo sbiadito delle passioni umane.
Nel Paradiso, Dante non si distacca dalle sue passioni, amori e risentimenti, che prevalgono sul misticismo, come dimostrato nella storia della potenza romana, il rimpianto per la Firenze passata e le invettive di S. Pietro e altri Padri della Chiesa.