Concetti Chiave
- Beatrice invoca gli spiriti trionfanti di irrorare Dante con la verità, con San Pietro che esamina la fede di Dante nel cielo delle Stelle fisse.
- Dante dichiara la sua fede come prova razionale di ciò che non appare e la derivazione dalla lettura del Vecchio e Nuovo Testamento.
- I miracoli delle Scritture sono per Dante la prova dell'esistenza di Dio, ma li considera minori rispetto al miracolo della conversione al Cristianesimo.
- San Giacomo interroga Dante sulla speranza, con Beatrice che afferma che nessuno tra i vivi ha più speranza di lui, permettendogli di salire in Paradiso.
- San Giovanni conferma che solo Gesù e Maria conservano il corpo in cielo, spiegando a Dante la visione ultraterrena.
Indice
La Preghiera di Beatrice
Nel cielo delle Stelle fisse, Beatrice prega gli spiriti trionfanti di irrorare Dante con l'acqua viva della verità.
Questi si dispongono in cerchio danzando più o meno velocemente secondo il loro grado di beatitudine: dalla corona di anime più luminosa si stacca san Pietro il quale, girando per tre volte intorno a Beatrice, intona un canto tanto meraviglioso che Dante ammette di non essere in grado di descriverne la soavità.
L'Esame di Fede di Dante
La beata chiede a Pietro di esaminare Dante sulla fede, la prima delle virtù teologali, per offrirgli la possibilità di esaltarla. Incoraggiato da Beatrice e invocato l'aiuto della Grazia divina, Dante risponde che la fede è il principio della speranza di ogni cristiano e la prova razionale di ciò che non appare, secondo quanto affermato da san Paolo. Pietro è
soddisfatto della risposta di Dante e gli chiede ancora se lui sia un uomo di fede e da dove l'abbia derivata. Il poeta risponde a questo punto di possedere la fede in modo diciamo così perfetto da non avere alcun dubbio sulla sua veridicità e di averla acquisita per mezzo dello Spirito Santo dalla lettura del Vecchio e sia anche del Nuovo Testamento. I miracoli descritti nelle Scritture Sacre rappresentano per la figura di Dante la prova dell'esistenza di Dio perché si tratta di opere che la natura non può compiere da sola; d'altra parte, aggiunge il Dante pellegrino, quei miracoli sono poca cosa non importante in confronto al grande miracolo della conversione del mondo al Cristianesimo.
Il canto si conclude con la professione di fede di Dante in un Dio uno e trino e l'approvazione di san Pietro che lo abbraccia tre volte.
La Speranza di Dante
Dante spera di tornare a Firenze grazie al poema sacro che sta scrivendo e immagina la propria incoronazione poetica nel battistero di San Giovanni perché, grazie alla fede ricevuta con il battesimo, ha potuto narrare le salutari verità della fede.
L'Interrogazione di San Giacomo
Dalla stessa corona di beati da cui era uscito san Pietro, si distacca ora san Giacomo che, invitato da Beatrice, interroga il poeta sulla seconda delle tre virtù teologali: la speranza. Anticipando Dante affinché non pecchi di superbia, Beatrice risponde che nessuno più di lui tra i vivi ha speranza e che per questo gli è stato concesso di salire in Paradiso prima della morte. Le risposte alle altre due domande rivolte dal santo vengono invece fornite direttamente dal poeta: a proposito dell'origine della speranza cristiana egli risponde che essa deriva in parti uguali dalla Grazia e dai meriti individuali e che si desume dalle Sacre Scritture, in particolare dai Salmi e dall'Epistola di san Giacomo stesso. Poi, su semplice richiesta dell'apostolo, aggiunge che secondo quanto in precedenza affermato nel Vecchio e nel Nuovo Testamento (rispettivamente in Isaia e in san Giovanni) la speranza promette la beatitudine eterna e la resurrezione dei corpi.
La Visione di San Giovanni
A questo punto del testo san Giovanni, splendente come gli altri due beati, esce fuori possiamo dire della corona e posa il capo sul petto di Gesù. Dante vorrebbe vedere il corpo, che secondo la famosissima leggenda sarebbe salito in cielo insieme all'anima, ma questi gli spiega subito che nel mondo ultraterreno solo Gesù e Maria conservano corpo e anche lo spirito perché furono assunti in cielo e lo prega di riferirlo ai vivi quando tornerà sulla Terra. Dante allora a questo punto rivolge lo sguardo a Beatrice di cui però non riesce a sostenere la vista per lo splendore abbagliante da cui resta accecato.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo di Beatrice nel cielo delle Stelle fisse?
- Come Dante descrive la sua fede durante l'esame di san Pietro?
- Qual è la speranza di Dante riguardo al suo ritorno a Firenze?
- Cosa risponde Dante a san Giacomo riguardo all'origine della speranza cristiana?
- Cosa spiega san Giovanni a Dante riguardo ai corpi nel mondo ultraterreno?
Beatrice prega gli spiriti trionfanti di irrorare Dante con l'acqua viva della verità e chiede a san Pietro di esaminare Dante sulla fede.
Dante afferma di possedere una fede perfetta, senza dubbi, acquisita attraverso lo Spirito Santo e le Scritture, e considera i miracoli come prova dell'esistenza di Dio.
Dante spera di tornare a Firenze grazie al poema sacro che sta scrivendo e immagina la sua incoronazione poetica nel battistero di San Giovanni.
Dante risponde che la speranza cristiana deriva dalla Grazia e dai meriti individuali, e si desume dalle Sacre Scritture, in particolare dai Salmi e dall'Epistola di san Giacomo.
San Giovanni spiega che solo Gesù e Maria conservano corpo e spirito nel mondo ultraterreno perché furono assunti in cielo, e chiede a Dante di riferirlo ai vivi quando tornerà sulla Terra.