Concetti Chiave
- Carlo Martello predice a Dante il destino dei suoi discendenti, destinati alla punizione futura.
- Cunizza da Romano, sorella del tiranno Ezzelino III, profetizza le sconfitte per Padova e Treviso.
- Folchetto di Marsiglia, un trovatore, riflette sugli influssi del cielo di Venere durante la sua vita.
- Folchetto critica la Chiesa per corrusione e mondanizzazione, accusandola di trascurare la Terra Santa.
- Prima di dileguarsi, Folchetto annuncia la futura eliminazione della simonia dalla curia pontificia.
Indice
Predizioni di Carlo Martello
Carlo Martello, prima di dileguarsi e fare ritorno alla propria sede, fa a Dante una predizione sul destino che colpirà i suoi discendenti, i cui colpevoli verranno puniti in seguito.
Cunizza da Romano e le sue profezie
Un'altra anima diventa sempre più luminosa e abbagliante man mano che si avvicina al poeta, e inizia a parlare: si chiama Cunizza da Romano, ed è la sorella di Ezzelino III, signore marchigiano che si macchiò di tirannia. Cunizza predice delle sconfitte per gli abitanti padovani e anche per il signore di Treviso.
Folchetto di Marsiglia e le sue critiche
Un altro spirito incuriosisce il poeta ed è invitato da Dante a parlare. Esso, come tutte le anime del paradiso, è brillante come un rubino, e si presenta: si tratta di Folchetto di Marsiglia, un trovatore provenzale che durante la sua vita amò molto gli influssi del cielo di Venere. A sua volta Folchetto presenta al poeta fiorentino una prostituta di Gerico, che favorì la conquista della città da parte di Giosuè. Infine Folchetto critica la Chiesa, attribuendole i gravi peccati di corrusione e mondanizzazione, e accusandola di non essere più orientata verso la liberazione della Terra Santa, occupata dai musulmani. Prima di dileguarsi, Folchetto annuncia che la simonia, un peccato diffuso tra gli uomini ecclesiastici del tempo, sarà presto eliminata dalla curia pontificia.