Concetti Chiave
- Il canto 33 del Paradiso si svolge la notte del 14 aprile 1300, durante l'anno del giubileo, con Dante e San Bernardo all'Empireo.
- San Bernardo recita una preghiera alla Vergine Maria, elogiandone le virtù e chiedendo il suo intervento per Dante.
- Beatrice si unisce a San Bernardo nella preghiera affinché Dante possa raggiungere la visione diretta di Dio.
- Dante riesce a sostenere il fulgore della luce divina, grazie all'evoluzione delle sue facoltà visive attraverso le esperienze vissute.
- Alla fine, Dante invoca Dio per trasmettere agli uomini una parte della sua esperienza, prima di raggiungere l'unità con l'armonia divina.
La Preghiera di San Bernardo
È la notte di giovedì 14 aprile 1300 (anno del giubileo) e Dante e San Bernardo (che simboleggia la fede) si trovano in visita all'Empireo.
Questo canto inizia con la preghiera alla Vergine Maria pronunciata San Bernardo, che ne ricorda le qualità e i meriti. Beatrice eleva la sua preghiera affinché la Madonna agisca in favore di Dante, cosicché quest'ultimo possa elevarsi alla visione diretta di Dio.
L'Assenso della Vergine Maria
Maria resta in silenzio e guarda prima San Bernardo, rivolgendogli un segno di assenso, e poi rivolge lo sguardo verso Dio.
La Visione Divina di Dante
Anche Dante indirizza i suoi occhi verso il raggio di Dio, riuscendo a sostenere il fulgore della luce, in quanto le sue facoltà visive sono migliorate con le sue esperienze. Il racconto di quella esperienza gli sembra impossibile e supera il limite della memoria umana. Infatti al poeta resta solo la dolcezza dell'impressione che prova al consueto divino. Dante invoca nuovamente Dio affinché gli consenta di trasmettere agli uomini almeno una piccola parte di ciò a cui ha assistito. Gli è poi velata quindi l'unità dell'universo e i dogmi del Cristianesimo. Alla fine l'immaginazione del poeta viene meno, ma la sua volontà e il suo desiderio sono in piena sintonia con Dio, che è "l'amor che move il sole e l'altre stelle".