Concetti Chiave
- Dante e Beatrice visitano il cielo di Venere, noto come il terzo cielo, popolato dagli spiriti che amarono prima le cose terrene e poi Dio.
- Gli spiriti appaiono a Dante come luci abbaglianti che si muovono in cerchio intonando l'Osanna, simbolo del loro amore divino.
- Carlo Martello D'Angiò, uno degli spiriti, si avvicina a Dante e ricorda con affetto la loro amicizia, narrando anche i territori che avrebbe potuto governare.
- Carlo accusa suo fratello Roberto di malgoverno e avidità, sottolineando una rottura con le qualità positive del padre.
- Carlo spiega a Dante che la Provvidenza divina assicura che i figli non debbano necessariamente seguire le orme dei padri, favorendo così la diversità sociale.
Visita al cielo di Venere
In questo canto Dante e Beatrice visitano gli spiriti amanti. la visita al cielo di Venere avviene nel tardo pomeriggio di mercoledì 13 aprile 1300 (Dante ambienta la Divina Commedia nel 1300 perché fu l'anno del giubileo).
Dante e Beatrice ascendono al cielo di Venere, il terzo cielo, dove vi sono tutti gli spiriti che amarono prima le cose terrene, e poi Dio. Essi sono visti da Dante come delle luci abbaglianti che si muovono velocemente in modo circolare intonando l'Osanna.
Incontro con Carlo Martello
ben presto Dante è avvicinato da uno di essi, Carlo Martello D'Angiò. Egli si rivolge a Dante citandone una celebre canzone, e poi ripercorre gli eventi salienti della sua vita. Egli morì molto giovane e ricordò con allegria l'amicizia che in vita lo legò con Dante, rammentando anche tutti i territori che avrebbe potuto regnare. Infine attribuisce al fratello Roberto l'accusa di malgoverno e di avidità.
Discussione sulla Provvidenza divina
Dante a questo punto, pervaso da un dubbio, chiede come sia possibile che da un padre buono possa nascere un figlio avaro. Carlo Martello spiega che la Provvidenza divina fa in modo che i figli non nascano come i padri. Questo avviene per il benessere della società, che deve essere formata da individui che svolgono funzioni diverse, e che devono perciò avere diverse inclinazioni.