Concetti Chiave
- Il Canto VI del Paradiso si svolge nel cielo di Mercurio, dove risiedono le anime che agirono bene per ottenere fama, con Giustiniano come figura centrale.
- Giustiniano, noto per il Corpus Iuris Civilis, racconta la storia dell'impero romano, considerato da lui voluto dalla provvidenza divina.
- Il canto include una digressione sulla protostoria di Roma, collegando Enea, Romolo e i sette re di Roma con eventi storici e mitologici.
- Giustiniano critica le lotte tra Guelfi e Ghibellini, enfatizzando il valore sacro dell'aquila imperiale contro le divisioni politiche.
- Romeo di Villanova, altra anima del cielo di Mercurio, è presentato come esempio di ingiustizia e calunnia subita a corte, vivendo in povertà in vecchiaia.
Indice
- Il Canto Politico del Paradiso
- Giustiniano e il Diritto Romano
- La Glorificazione dell'Impero Romano
- La Protostoria di Roma
- Episodi Storici di Roma
- Le Imprese di Giulio Cesare
- L'Impero di Ottaviano Augusto
- Tito e la Distruzione di Gerusalemme
- Carlo Magno e l'Aquila Imperiale
- Le Lotte tra Guelfi e Ghibellini
- Le Anime del Cielo di Mercurio
- Romeo di Villanova
Il Canto Politico del Paradiso
E’ considerato, come i due sesti canti nelle altre due cantiche, il canto politico del Paradiso.
Si svolge nel cielo di Mercurio, ove risiedono le anime che, nonostante abbiano agito bene lo hanno fatto per ottenere la propria fama.
Qui i tratti i umani delle anime si intravedono appena, infatti si vede esclusivamente lo sfavillio della luce.
Giustiniano e il Diritto Romano
Si trova qui uno dei personaggi più importanti della Divina Commedia, Giustiniano imperatore romano nato nel 482 e morto nel 565, celebre per aver fatto riordinare e redigere gli elementi del diritto romano, nel codice Corpus Iuris Civilis, (527), da 10 giuristi da lui scelti con a capo Triboniano, inserendo nuove leggi, le Novelle, e introducendo le Istitutiones, i fondamenti e gli insegnamenti per i nuovi giuristi.
Giustiniano si dice fosse un eretico di dottrina monofisita, cioè credeva che in Cristo non ci potessero essere due nature (umana e divina), ma solo una, quella divina.
[eresia (scelta) ortodossia (retta opinione)]
Nel canto precedente Dante domanda a una delle anime del cielo di Mercurio chi fosse e per quale motivo si trovasse in quel luogo. Il sesto canto è quindi completamente affidato alla risposta di quell’anima, Giustiniano, il quale parla della propria vita e del potere imperiale (aquila), spiegando come l’impero romano sia stato voluto da Dio (provvidenza) e come esso sia arrivato nelle sue mani.
La Glorificazione dell'Impero Romano
Il canto inizia con una glorificazione dell’impero attraverso la figura dell’aquila (insegna romana delle legioni), e come quest’aquila imperiale sia giunta nelle mani di Giustiniano dopo più di duecento anni da quando Costantino, l’aveva trasferita da Roma a Bisanzio (Costantinopoli).
(Costantino aveva concesso la libertà di culto ai cristiani)
Poi ricorda gli eventi che più hanno marcato la sua vita terrena: la riorganizzazione delle leggi romane, la conversione al Cristianesimo grazie a papa Agapito, e l’espansione del regno grazie al suo abile generale Belisario
La Protostoria di Roma
Vi è poi una digressione di Giustiniano che ricapitola la protostoria di Roma (la quale mescola la verità col mito): Enea, che, narrato nel secondo libro dell’Eneide, fuggì da Troia in fiamme, per giungere nel Lazio, dove avrebbe posto le basi per la fondazione di Roma, quindi dove avrebbe fondato la città di Lavinium, per poi arrivare al figlio Ascanio, che avrebbe fondato Albalonga, poi Romolo, gli altri sei re di Roma fino a Tarquinio il Superbo.
[Il progetto di Virgilio nella composizione dell’Eneide, fu un progetto letterario ma nello stesso tempo anche politico, in quanto volle dare alla Gens Iulia connotati divini]
Per più di trecento anni l’aquila imperiale era quindi rimasta ad Albalonga fino a che i tre fratelli Orazi (romani) non combatterono con i tre fratelli Curiazi (di Albalonga) per il suo possesso.
Vengono poi citati gli episodi del Ratto delle Sabine (sotto Romolo, il quale voleva stringere alleanze e ottenere alcune donne per procreare e quindi popolare la nuova città da lui fondata) e del suicidio di Lucrezia, moglie di Collatino, (sotto Tarquinio il Superbo, la donna casta e diligente viene costretta a tradire il marito con il figlio di Tarquinio, Sesto, così decide di suicidarsi) stabilendo così i due eventi che determinarono l’inizio e la fine del regno dei 7 re di Roma.
Episodi Storici di Roma
Seguono poi allusioni a molti altri episodi della storia di Roma: le vittorie contro le popolazioni vicine come gli Etruschi; le battaglie contro i Galli di Brenno (Sacco di Roma) e Pirro, re dell’Epiro; le direzioni di Torquato (vincitore dei Galli) e di Quinzio (Cincinnato, per i capelli arruffati); le vittorie contro i Latini e i Sanniti, ad opera delle famiglie dei Deci e dei Fabi; la grande vittoria contro Annibale (che oltrepassò le Alpi Occidentali con gli elefanti, dalle quali discende il Po [Solunto, Ebro]), quindi contro i Cartaginesi, nella Seconda Guerra Punica; i trionfi di Scipione l’Africano e Pompeo (1° Triumvirato con Cesare e Crasso); la congiura di Catilina, smascherata da Cicerone a Fiesole.
Le Imprese di Giulio Cesare
Dopo tutti questi eventi l’insegna romana passò nelle mani di Giulio Cesare che compì imprese nella Gallia Transalpina, dopo aver oltrepassato il Rubicone (Emilia Romagna); nella Guerra Civile Romana (Bellum Civile, Pharsalia di Lucano),in cui si diresse a Farsalo in Tessaglia e sconfisse Pompeo; in Egitto dove spodestò Tolomeo in favore di Cleopatra; e in Mauritania/Numidia dove sconfisse il re Giuba.
L'Impero di Ottaviano Augusto
L’erede di Cesare, Ottaviano Augusto, sconfisse Bruto e Cassio e conquistò Modena e Perugia; e con il rifiuto fece suicidare Cleopatra. L’impero di Ottaviano si estese fino al Mar Rosso e visse un lungo periodo di pace, che continuò anche con il terzo Cesare (Tiberio).
Tito e la Distruzione di Gerusalemme
Tito, della dinastia dei Flavi, si recò a Gerusalemme nel 70 dC e la distrusse punendo il popolo che era stato lo strumento del sacrificio di Cristo.
Carlo Magno e l'Aquila Imperiale
Carlo Magno poi sconfisse sotto l’insegna romana i Longobardi di Desiderio (Adelchi, tragedia di Manzoni) che avevano attaccato gli Stati della Chiesa.
Le Lotte tra Guelfi e Ghibellini
Secondo Giustiniano, a questo punto, dopo aver compreso quanto l’aquila imperiale sia sacra, a Dante non sarà difficile capire come siano prive di senso le lotte tra Guelfi e Ghibellini: i primi, filopapali, volevano sostituire l’insegna con i gigli gialli, simbolo della Francia e degli Angioini ; i secondi, filoimperiali, volevano trasformare l’insegna in una misera fazione politica.
Le Anime del Cielo di Mercurio
Giustiniano prosegue spiegando a Dante chi sono le anime del Cielo di Mercurio e il motivo per il quale si trovano lì.
Romeo di Villanova
Giustiniano presenta infine un’altra anima del Cielo di Mercurio, Romeo di Villanova: egli era un umile pellegrino che divenne consigliere del conte di Provenza Raimondo Berengario IV. A causa di alcune calunnie, però, Romeo se ne dovette andare dalla corte e decise di vivere poveramente la sua vecchiaia.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del Canto Politico del Paradiso?
- Chi è Giustiniano e quale ruolo ha nel Canto?
- Quali eventi storici di Roma vengono menzionati nel testo?
- Come viene rappresentato l'Impero di Ottaviano Augusto?
- Chi è Romeo di Villanova e quale è la sua storia?
Il tema principale del Canto Politico del Paradiso è la glorificazione dell'Impero Romano e il suo significato provvidenziale, come spiegato da Giustiniano nel cielo di Mercurio.
Giustiniano è un imperatore romano noto per la riorganizzazione del diritto romano. Nel Canto, racconta la sua vita e il significato dell'aquila imperiale, simbolo dell'Impero Romano.
Il testo menziona eventi come la fondazione di Roma, il Ratto delle Sabine, il suicidio di Lucrezia, le guerre contro gli Etruschi, i Galli, e le vittorie di Giulio Cesare e Ottaviano Augusto.
L'Impero di Ottaviano Augusto è rappresentato come un periodo di espansione e pace, con conquiste significative e la sconfitta di Bruto e Cassio.
Romeo di Villanova è un'anima del Cielo di Mercurio, un umile pellegrino che divenne consigliere del conte di Provenza, ma fu costretto a lasciare la corte a causa di calunnie, scegliendo di vivere in povertà.