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Concetti Chiave

  • Nel sesto canto del Paradiso, Dante si trova nel cielo di Mercurio, dove risiedono anime desiderose di gloria e onore.
  • Giustiniano, imperatore dell'Impero romano d'Oriente, domina il canto con un discorso sulla sua vita e opere ispirate da Dio.
  • Giustiniano narra la storia di Roma, dalle origini fino al periodo di pace augustea, e critica la politica contemporanea di Dante.
  • Il cielo di Mercurio ospita anime che amarono Dio con minor vigore, senza invidia per chi riceve maggiore beatitudine divina.
  • Giustiniano racconta l'ingiusta calunnia subita da Romeo di Villanova, esaltandone la rettitudine nonostante l'esilio.

Ci troviamo nel sesto canto di quella che era la terza ed ultima cantica, il Paradiso, della Divina Commedia di Dante Alighieri.

Per quanto riguarda l’ambientazione ci troviamo nel cielo di Mercurio o secondo cielo, nel pomeriggio di mercoledì 13 aprile del 1300. Ci troviamo di fronte agli spiriti attivi per desiderio di gloria ed onore splendenti di luce, che cantano, ballano e danzano per questo secondo cielo del Purgatorio.

Indice

  1. Discorso di Giustiniano
  2. Storia dell'Impero Romano
  3. Critica alla Politica Contemporanea
  4. Anime del Cielo di Mercurio
  5. Storia di Romeo di Villanova

Discorso di Giustiniano

Il canto è interamente occupato caso unico nella Commedia, da un unico lungo discorso di Giustiniano, imperatore dell'Impero romano d'Oriente A questo spirito, negli ultimi versi del canto precedente, Dante aveva chiesto chi fosse e perché dimorasse nel cielo di Mercurio. Dopo una breve premessa, l'imperatore svela la propria identità e presenta le opere da lui compiute per ispirazione divina: l'imponente opera di riordino del diritto romano, la rinuncia all'eresia che riconosceva in Cristo la sola natura divina, la riconquista dell'Occidente sotto il dominio di Vandali e Goti.

Storia dell'Impero Romano

Nonostante abbia soddisfatto la prima domanda di Dante, Giustiniano si sofferma più a lungo sulle vicende dell'impero fino all'epoca contemporanea. Passa quindi in rassegna la storia di Roma (vv. 34-96) dalla morte di Pallante alle gesta eroiche dei grandi condottieri dell'età repubblicana, dalla seconda guerra punica alle guerre civili fra Pompeo e Cesare e fra Antonio e Ottaviano, fino al lungo periodo di pace dell'età augustea. La narrazione prosegue poi con la nascita di Cristo sotto l'imperatore Tiberio voluta da Dio per operare, attraverso il suo martirio, la redenzione dell'umanità dal peccato originale fino alla "giusta vendetta" compiuta dall'imperatore Tito, che distrusse Gerusalemme, e a Carlo Magno, che liberò l'Italia dai Longobardi.

Critica alla Politica Contemporanea

Giustiniano prosegue poi condannando la situazione politica del tempo di Dante (vv. 97-111): i ghibellini trasformano le insegne imperiali in un simbolo di parte, mentre i guelfi, come i francesi di Carlo d'Angiò, si oppongono a esse, quando dovrebbero temere gli artigli dell'aquila che punì in passato avversari molto più potenti di loro.

Anime del Cielo di Mercurio

Giustiniano passa quindi a soddisfare la seconda curiosità di Dante, spiegando come il cielo di Mercurio ospiti le anime di coloro che in Terra furono attivi per desiderio di gloria e per questo amarono con minor vigore Dio. Un grado inferiore di beatitudine non suscita però nelle varie anime alcun sentimento di invidia per chi riceve il bene con maggiore intensità, dal momento che l'equa distribuzione dei meriti operata dalla giustizia divina è per loro motivo stesso di appagamento.

Storia di Romeo di Villanova

In ultimo l'imperatore bizantino presenta a Dante Romeo di Villanova, tradito e calunniato dai signori provenzali invidiosi della sua giusta e brillante gestione delle sostanze del conte di Provenza. Dimostrata la sua innocenza, Romeo parti esule e senza mezzi, per condurre una vita mendica, ma degna di grande lode.

Domande da interrogazione

  1. Chi è lo spirito che occupa interamente il sesto canto del Paradiso e quali sono le sue principali azioni secondo il racconto?
  2. Lo spirito che occupa interamente il sesto canto del Paradiso è Giustiniano, imperatore dell'Impero romano d'Oriente. Egli si dedica a un lungo discorso in cui rivela la propria identità e narra le sue opere compiute per ispirazione divina, come il riordino del diritto romano, la rinuncia all'eresia e la riconquista dell'Occidente.

  3. In quale cielo del Paradiso si svolge il sesto canto e quali anime vi dimorano?
  4. Il sesto canto si svolge nel cielo di Mercurio, il secondo cielo del Paradiso, dove dimorano le anime di coloro che in Terra furono attivi per desiderio di gloria e onore, amando con minor vigore Dio.

  5. Qual è la critica che Giustiniano rivolge alla situazione politica del tempo di Dante?
  6. Giustiniano critica aspramente la situazione politica del tempo di Dante, condannando i ghibellini per aver trasformato le insegne imperiali in un simbolo di parte e i guelfi, come i francesi di Carlo d'Angiò, per essersi opposti a esse, nonostante dovessero temere gli artigli dell'aquila che in passato punì avversari molto più potenti.

  7. Chi è Romeo di Villanova e quale ingiustizia subì?
  8. Romeo di Villanova è presentato da Giustiniano come un personaggio tradito e calunniato dai signori provenzali, invidiosi della sua giusta e brillante gestione delle sostanze del conte di Provenza. Nonostante dimostrasse la sua innocenza, Romeo partì esule e senza mezzi, conducendo una vita mendica, ma degna di grande lode.

Domande e risposte

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