Anna___04
Genius
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Concetti Chiave

  • Dante e Beatrice si trovano nel cielo della Luna, dove Beatrice percepisce i dubbi di Dante senza che lui li esprima.
  • Dante è tormentato dal dubbio sul perché la violenza esterna possa diminuire i meriti di una persona, nonostante la volontà di fare il bene.
  • Beatrice contesta la teoria platonica secondo cui le anime ritornano all'iperuranio dopo la morte, spiegando che le anime mostrano il loro grado di beatitudine nei cieli.
  • Beatrice spiega il primo dubbio di Dante con l'esempio di Piccarda e Costanza d'Altavilla, che cedettero alla violenza per evitare conseguenze peggiori.
  • Un nuovo dubbio di Dante emerge riguardo alla possibilità di compensare la mancata realizzazione dei voti con il compimento di buone opere.

Indice

  1. Dante e Beatrice nel cielo
  2. Dubbi di Dante e risposte
  3. Beatrice e la teoria di Platone

Dante e Beatrice nel cielo

In questo canto Dante e Beatrice si trovano nel cielo della Luna.

Dubbi di Dante e risposte

Nonostante Dante non li esponga, Beatrice riesce a leggere sul suo volto del poeta il desiderio che gli vengano chiariti due dubbi: perché la violenza compiuta da altri è in grado di diminuire i nostri meriti, sebbene persista la nostra volontà di fare del bene, e come sia possibile, secondo quanto affermato da Platone, che le anime, dopo essere discese dall'iperuranio all'interno dei corpi, vi facciano ritorno dopo la morte corporea, dunque la scissione tra corpo e anima.

Beatrice e la teoria di Platone

Beatrice risponde che le anime si mostrano nei cieli per mostrare agli umani il loro grado di beatitudine, in base all'amore divino che esse riescono a percepire durante la loro vita terrena. Beatrice definisce poi la teoria sostenuta da Platone come errata. Per chiarire il primo dubbio di Dante Beatrice fa l'esempio di Piccarda e Costanza d'Altavilla: se entrambe si fossero opposte, durante la loro vita, al matrimonio, sarebbero riuscite a portare a termine il proprio voto addio, ma, per evitare che ci fossero conseguenze peggiori, cedettero alla violenza. A questo punto Dante è pervaso da un altro dubbio: come mai l'uomo è in grado di compensare il fatto di non aver portato a termine i propri voti con la volontà di fare delle opere buone?

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