Anna___04
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Concetti Chiave

  • Nel cielo di Giove, Dante incontra gli spiriti giusti, rappresentati da un'aquila simbolo dell'impero romano.
  • L'aquila discute le virtù di misericordia e giustizia, sollevando in Dante il dubbio sul destino delle anime non cristiane.
  • L'aquila spiega che la giustizia divina è incomprensibile per l'intelletto umano, essendo un bene supremo.
  • Viene affermato che solo chi crede in Cristo può ascendere al paradiso e contemplare la beatitudine divina.
  • Dante elenca alcuni principi cristiani che, a causa dei loro peccati, non accederanno al paradiso.

Indice

  1. Visita al cielo di Giove
  2. L'Aquila e la giustizia divina
  3. L'incomprensibilità del giudizio divino
  4. Esclusione dal paradiso

Visita al cielo di Giove

In questo canto Dante fa visita al cielo di Giove, in cui si trovano gli spiriti giusti.

L'Aquila che viene formata dalle anime dei giusti, i quali appaiono come dei rubini che splendono, simboleggia, secondo l'allegoria dantesca, l'impero romano.

L'Aquila e la giustizia divina

A un certo punto l'aquila comincia a parlare citando le virtù di misericordia e giustizia.

Improvvisamente matura un dubbio nell'anima di Dante: com'è possibile che un uomo che non abbia compiuto peccati, ma che non sa potuto conoscere la parola di Cristo, sia condannato da Dio pur non avendone colpa? L'aquila spiega al poeta fiorentino che l'intelletto degli esseri umani non è in grado di comprendere le ragioni della giustizia divina, che è un bene sommo.

L'incomprensibilità del giudizio divino

Dopo aver pronunciato queste parole, il maestoso animale fluttua intorno al capo di Dante per ribadire, tramite un canto, l'incomprensibilità del giudizio divino da parte degli esseri umani.

Esclusione dal paradiso

L'animale, poi, afferma che chi non crede in Cristo durante la sua vita terrena non potrà ascendere al paradiso e contemplare la beatitudine divina. Nemmeno i principi cristiani, a causa dei loro peccati, potranno salire in paradiso. Dante cita così i nomi di alcuni dei principi che non avranno accesso al regno del Paradiso: Alberto d'Asburgo, Filippo il bello, Carlo d'Angiò, Federico II di Aragona, Ferdinando IV di Castiglia.

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