Concetti Chiave
- Il canto inizia con un'avvertenza ai lettori sulla complessità dei temi trattati, richiedendo una preparazione filosofica e teologica.
- Beatrice e Dante ascendono rapidamente al Cielo della Luna, paragonato a un dardo che colpisce il bersaglio.
- Dante esprime stupore per l'esperienza di penetrare fisicamente nella Luna, riflettendo sul desiderio di contemplare la divinità in cielo.
- Dopo aver ringraziato Dio, Dante chiede a Beatrice di spiegare le macchie lunari, inizialmente attribuite alla variazione di intensità della materia.
- Beatrice confuta l'opinione di Dante, spiegando che le macchie sono causate dalle intelligenze motrici e dalla loro influenza sulla Luna.
Il canto si apre con un’ammonizione ai lettori: la materia che il poeta si accinge a cantare è così ardua che solo chi ha una buona preparazione filosofica e teologica potrà comprenderla; gli altri dovranno accontentarsi della lettura delle prime due cantiche.
Ascesa al Cielo della Luna
Riprende quindi la narrazione della veloce ascesa al Cielo: Beatrice e Dante raggiungono il Cielo della Luna veloci come un dardo che si stacca dalla corda dell’arco e giunge al bersaglio.
La donna esorta quindi il poeta a ringraziare Dio.
Stupore e contemplazione divina
Dante, cui sembra di essere dentro una nuvola “lucida, spessa, solida e pulita” prova un profondo stupore per il fatto di penetrare con il suo corpo in un altro corpo, quello della Luna, e afferma che ciò dovrebbe accendere di più il desiderio di contemplare in cielo la divina essenza di Cristo, in cui le nature umana e divina si fanno in perfetta unità: infatti in Cielo vedremo ciò che in terra crediamo solo per fede.
Discussione sulle macchie lunari
Dopo aver ringraziato Dio, il poeta chiede a Beatrice spiegazioni sulle macchie lunari.
Essa, però, vuol prima sapere l’opinione del poeta in proposito ed egli risponde che le macchie dipendono dalla maggiore o minore intensità della materia.
Confutando tale opinione, Beatrice spiega che la maggiore o minore luminosità degli astri dipende dal modo in cui si manifestano le intelligenze motrici: le macchie lunari derivano dal minor vigore impresso dalla vista delle intelligenze angeliche al corpo della luna.