Concetti Chiave
- La lingua di Dante è concreta e fisica, evidenziando l'importanza del corpo nella sua opera.
- Dante considera il corpo come una componente essenziale dell'essere umano, la cui dignità è legata al suo rispetto.
- Numerosi personaggi nell'Inferno subiscono trasformazioni fisiche, simbolizzando le conseguenze delle loro azioni.
- Il corpo per Dante rappresenta un limite, ma anche una parte essenziale che esalta l'esistenza dello spirito.
- Esiste una distinzione tra Dante poeta, che è onnisciente, e Dante personaggio, che vive il viaggio in tempo reale.
Indice
La fisicità nella lingua di Dante
La lingua di Dante è fisica, corporea, non astratta.
Dante in questo primo canto Dante rivela la sua paura, però per farlo dice che “gli fa tremare le vene e i polsi”.
Il corpo nell'opera di Dante
Per Dante il corpo è una delle parti costitutive dell’essere umano -> se il corpo non è onorato, per Dante la dignità umana è lesa.
Difatti spesso gli uomini nell’inferno hanno il corpo lesionato oppure sono trasformati (in un albero, come Pier della vigna).
→ Un ulteriore esempio è Bertran de Born, che gira decapitato con una lanterna al posto della testa.
Il corpo non è l’unica parte importante per Dante però ricopre un ruolo necessario, difatti Dante fa sempre notare, anche nel purgatorio, la differenza tra le anime e lui stesso, che faceva ombra sulla terra.
Nonostante ciò il corpo rappresenta un limite ed è ciò che ci incarna. Dante riscopre l’importanza del corpo, che prima veniva considerato una prigionia dello spirito, mentre adesso invece viene esaltato e considerato come qualcosa senza cui lo spirito non esisterebbe.
Differenza tra Dante poeta e personaggio
Differenza tra Dante poeta e Dante personaggio:
● Dante poeta: onnisciente, ha già fatto il viaggio, è già tornato e lo sta
scrivendo, quindi è già a conoscenza di tutti i fatti.
● Dante personaggio: sta facendo il viaggio quindi non sa cosa succederà in
futuro, motivo per cui il lettore si può immedesimare in lui.