Concetti Chiave
- Il primo canto dell'Inferno funge da prologo del poema, introducendo il viaggio di Dante attraverso l'oltretomba e i suoi motivi.
- Dante rappresenta simbolicamente l'umanità del suo tempo, smarrita tra cambiamenti sociali e perdita di fiducia nelle autorità tradizionali.
- Virgilio, guida di Dante, simboleggia la ragione e la dottrina, aiutando il poeta a ritrovare la "dritta via" e superare le sue debolezze.
- Le tre fiere incontrate da Dante - lonza, leone e lupa - rappresentano rispettivamente lussuria, superbia e avarizia, ostacolando il suo cammino.
- Dante accetta di seguire Virgilio attraverso Inferno e Purgatorio, per poi aspirare al Paradiso, guidato da un'anima più degna.
Indice
Prologo e contesto del viaggio
Il primo canto dell’Inferno è pensato come il prologo dell’intero poema. Il narratore (Dante) si rivolge al lettore per informarlo dei presupposti e dei motivi del viaggio che lui ha compiuto attraverso i regni dell’oltretomba. Secondo le norme basilari della cultura medievale, ogni avvenimento va visto come gli eventi che rientrano nel disegno divino.
L’avventura di Dante testimonia una condizione di privilegio, ma è interpretabile solo se si supera la dimensione personale e la si vede come vicenda per l’umanità intera. Dante, quindi, appare come il simbolo dell’umanità del suo tempo, quando, in un momento storico di trapasso e di formazione di realtà sociali nuove, perde fiducia nei vecchi valori e nelle tradizionali autorità: la Chiesa e l’Impero. Il recupero di tali valori ed il ripristino ed il ripristino di tali autorità sono essenziali per la salvezza dell’uomo: il resoconto del viaggio ultraterreno svolge la funzione di mostrare all'umanità peccatrice la dritta via.Simbolismo e guida di Virgilio
Il messaggio etico di Dante ha più valore e più forza in quanto si fonda sull'autocritica, ossia sulla confessione della propria condizione di peccatore e, per poterla superare è necessaria l’assistenza di una guida: Virgilio, per Dante simbolo di quella ragione che, nella situazione di traviamento dell’uomo, ha lungamente taciuto. Si tratta di un significato allegorico ampiamente diffuso presso la cultura medievale, la quale considera Virgilio maestro di ogni dottrina, portatore di verità nascoste e profeta del Cristianesimo.
Incontro con le tre fiere
Dante narra di essersi trovato in una selva oscura, che rappresenta in una vita terrena peccaminosa, a metà della propria vita, in una grave situazione di smarrimento e di perdizione. Riesce a riacquistare speranza quando, giunto ai piedi di un colle al termine della selva, vede i fianchi del colle illuminati dal sole. Decide così di salire, ma la strada gli viene impedita da tre fiere: una lonza, un leone e soprattutto una lupa, che è quella che lo spaventa di più, tanto da fargli perdere ogni speranza. Sta per rientrare nella selva, quando gli appare il fantasma di Virgilio, il suo maestro ed il suo autore più stimato e dice a Dante che, per salvarsi, dovrà prendere un’altra strada, poiché l’insaziabile lupa impedisce il passaggio di tutti, fino a quando verrà il veltro che la farà scappare.
Per raggiungere la salvezza, Dante dovrà seguire Virgilio attraverso l’Inferno ed il Purgatorio; se poi vorrà, potrà salire, guidato da un’anima più degna, fino al Paradiso, il regno di Dio.
Dante accetta e insieme al suo maestro si mettono in cammino.
Allegorie delle fiere
Le tre fiere che Dante incontra, la lonza, il leone e la lupa, rappresentano le tre disposizioni peccaminosa. La lonza è la prima delle tre fiere, rappresenta un grosso felino dal pelo maculato, identificata come un leopardo, un animale con significato demoniaco nel periodo medioevale. Quando viene incontrata da Dante, questa ha un significato allegorico e rappresenta la lussuria.
Il leone, la seconda fiera incontrata da Dante è generalmente interpretato come allegoria della superbia, la seconda delle tre disposizioni peccaminose.
La lupa, la terza delle tre fiere incontrate da Dante, viene interpretata come allegoria dell’avarizia, la più grave delle tre disposizioni peccaminose e, per il poeta rappresenta la prima cause del disordine morale.
Successivamente Virgilio porta Dante fuori dal colle, dicendogli che lo porterà in un luogo dove udirà le grida disperate, vedrà le anime che soffrono da tempo.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato del prologo nel primo canto dell'Inferno?
- Qual è il ruolo di Virgilio nel viaggio di Dante?
- Cosa rappresentano le tre fiere incontrate da Dante?
- Come reagisce Dante all'incontro con le tre fiere?
- Qual è il significato allegorico del viaggio di Dante attraverso l'Inferno e il Purgatorio?
Il prologo del primo canto dell'Inferno introduce il viaggio di Dante come un simbolo per l'umanità, riflettendo la perdita di fiducia nei vecchi valori e autorità, e sottolinea l'importanza del recupero di tali valori per la salvezza dell'uomo.
Virgilio funge da guida per Dante, rappresentando la ragione e la saggezza necessarie per superare la condizione di peccato, e simboleggia la dottrina e la verità nella cultura medievale.
Le tre fiere, la lonza, il leone e la lupa, rappresentano rispettivamente la lussuria, la superbia e l'avarizia, che sono le tre disposizioni peccaminose che ostacolano il cammino di Dante verso la salvezza.
Dante si spaventa e perde la speranza a causa della lupa, ma viene incoraggiato da Virgilio a prendere un'altra strada per evitare l'insaziabile lupa e proseguire il suo viaggio verso la salvezza.
Il viaggio di Dante attraverso l'Inferno e il Purgatorio simboleggia il percorso di redenzione e purificazione dell'anima, guidato dalla ragione e dalla saggezza rappresentate da Virgilio, per raggiungere infine il Paradiso e la salvezza divina.