Concetti Chiave
- Dante incontra Vanni Fucci nella VII bolgia dell'Inferno, dove i ladri sono puniti trasformandosi in cenere e rinascendo come la fenice.
- Vanni Fucci, noto per una vita violenta e furti, viene descritto come una "bestia", evidenziando il disprezzo di Dante verso di lui.
- Dante si rifiuta di parlare direttamente con Fucci, sottolineando la distanza tra la moralità di Dante e l'irrazionalità di Fucci.
- Vanni Fucci confessa il furto sacrilego di arredi sacri, per il quale era stato ingiustamente condannato un'altra persona.
- In un gesto di vendetta, Fucci profetizza eventi futuri per causare dolore a Dante, mentre i serpenti lo puniscono immediatamente per il suo gesto blasfemo.
Indice
Incontro con Vanni Fucci
Nella VII bolgia, in cui sono puniti i ladri, Dante incontra Vanni Fucci, ladro pistoiese e la relativa descrizione occupa la parte finale del XXIV canto.
Descrizione della punizione
I dannati, morsi da serpenti diventano cenere e dalla cenere si riforma il corpo umano come se si trattasse della fenice descritta da Ovidio.
L’episodio che descrive l’incontro con Vanni Fucci è quello più movimentato del canto.Dialogo con Virgilio
In vita, il dannato fu un uomo violento e dedito alle risse e ai furti, appartenente al partito dei Guelfi neri; Dante lo accusa di aver compiuto un furto di arredi sacri per il quale era stato invece condannata un’altra persona, forse Rampino Foresi. Egli è chiamato “bestia” ed il disprezzo di Dante nei suoi confronti si capisce anche nel dialogo tenuto attraverso Virgilio.
Profezia di Vanni Fucci
La vergogna del dannato sorpreso nella sua degradazione comportamentale e morale genera in lui rancore e desiderio di vendetta, a tal punto che emette una profezia, con lo scopo di generare sgomento e dolore in Dante.
L’incontro con Vanni Fucci è caratterizazato dai seguenti elementi narrativi:
• presenza nella descrizione dell’elemento bestiale come bestiale è stata la vita del dannato (non umana/nul/bestia/tana)
• Dante rifiuta di parlagli direttamente, poiché fra le ragioni morali di Dante e l’irrazionalità animalesca di Vanni Fucci esiste una grande distanza
• volontà di Dante affinché il dannato riveli apertamente la portata dell’atto sacrilego compiuto
Reazione dei serpenti
La descrizione dell’incontro continua all’inizio del canto XXVV in cui Vanni Fucci rivolge un gesto blasfemo verso Dio. La reazione dei serpenti è immediata: uno si avvolge al collo del dannato come se gli volesse impedire di parlare ed u7n altro gli lega le braccia sul ventre per impedirgli di fare altri gesti.
TESTO (VV.121-151)
Lo duca il domandò poi chi ello era;
per ch’ei rispuose: "Io piovvi di Toscana,
poco tempo è, in questa gola fiera.
Vita bestial mi piacque e non umana,
sì come a mul ch’i’ fui; son Vanni Fucci
bestia, e Pistoia mi fu degna tana".
E ïo al duca: "Dilli che non mucci,
e domanda che colpa qua giù ’l pinse;
ch’io ’l vidi omo di sangue e di crucci".
Confessione di Vanni Fucci
E ’l peccator, che ’ntese, non s’infinse,
ma drizzò verso me l’animo e ’l volto,
e di trista vergogna si dipinse;
poi disse: "Più mi duol che tu m’ hai colto
ne la miseria dove tu mi vedi,
che quando fui de l’altra vita tolto.
Io non posso negar quel che tu chiedi;
in giù son messo tanto perch’io fui
ladro a la sagrestia d’i belli arredi,
e falsamente già fu apposto altrui.
Ma perché di tal vista tu non godi,
se mai sarai di fuor da’ luoghi bui,
apri li orecchi al mio annunzio, e odi.
Profezia di sventura
Pistoia in pria d’i Neri si dimagra;
poi Fiorenza rinova gente e modi.
Tragge Marte vapor di Val di Magra
ch’è di torbidi nuvoli involuto;
e con tempesta impetüosa e agra
sovra Campo Picen fia combattuto;
ond’ei repente spezzerà la nebbia,
sì ch’ogne Bianco ne sarà feruto.
E detto l’ ho perché doler ti debbia!".
PARAFRASI (VV.121-151)
Parafrasi dell'incontro
Virgilio domandò chi fosse;
per cui egli rispose: “Sonoprecipitato qui dalla Toscana
da poco tempo, in questa bolgia crudele.
Mi piacque condurre una vita da bestia e non da uomo
da quel bastardo che sono stato; sono Vanni Fucci
soprannominato bestia, e Pistoia fu la mia degna tana.
Ed io a Virgilio: “Digli che non fugga,
e chiedigli quale peccato lo sprofondò in questa bolgia;
che io l’ho conosciuto come uomo violento e dedito a risse”.
Ed il peccatore non finse di non aver compreso,
e rivolse verso di me l’animo ed il volto,
e assumendo in viso un’espressione di vergogna:
poi disse. “Mi addolora di più il fatto che tu mi abbia trovato
nella condizione miserevole in cui mi verdi,
di quanto mi addolorai quando morìi.
Non posso negare quanto tu mi chiedi;
sono stato posto così in basso nell’Inferno, perché
rubai gli arredi della cappe [di S. Jacopo]
e di tale furto fu ingiustamente incolpato un altro.
Ma affinché tu non goda di tale vista,
se un giorno uscirai dall’ Inferno
apri le tue orecchie alla mia profezia.
In un primo tempo, Pistoia si spopolerà dei Guelfi di parte Nera;
e in seguito Firenze cambierà partito e forme di governo.
Il dio della guerra, Marte, tirerà fuori un fulmine dalla val di Magra
che si presenta avvolto di dense nuvole;
e una bufera violenta ed aspra
sarà combattuta vicino a Pistoia
per cui esso [il fulmine] potente squarcerà le nubi,
cosicché ogni guelfo di parte bianca, ne sarà sconfitto.
E te l’ho detto affinché tu ne provi dolore.
Domande da interrogazione
- Chi è Vanni Fucci e quale punizione subisce nella VII bolgia?
- Qual è la reazione di Dante nei confronti di Vanni Fucci?
- Cosa rivela Vanni Fucci a Dante durante il loro incontro?
- Qual è la profezia di Vanni Fucci e quale scopo ha?
- Come reagiscono i serpenti al gesto blasfemo di Vanni Fucci?
Vanni Fucci è un ladro pistoiese che Dante incontra nella VII bolgia, dove i ladri sono puniti. La loro punizione consiste nell'essere morsi da serpenti, trasformarsi in cenere e poi riformarsi come la fenice.
Dante mostra disprezzo per Vanni Fucci, rifiutandosi di parlargli direttamente e accusandolo di aver compiuto un furto sacrilego per il quale era stato condannato un altro.
Vanni Fucci confessa a Dante di essere stato un ladro e di aver rubato arredi sacri, un crimine per il quale era stato ingiustamente accusato un altro.
Vanni Fucci profetizza che Pistoia si spopolerà dei Guelfi Neri e che Firenze cambierà partito e governo. La profezia è intesa a generare sgomento e dolore in Dante.
I serpenti reagiscono immediatamente al gesto blasfemo di Vanni Fucci: uno si avvolge al suo collo per impedirgli di parlare, mentre un altro gli lega le braccia sul ventre per impedirgli di fare altri gesti.