GemmaFerla
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Concetti Chiave

  • I personaggi della Divina Commedia, specialmente nell'Inferno, rispecchiano parti di Dante stesso, fungendo da specchi attraverso cui Dante comprende i propri difetti e peccati.
  • Dante utilizza i personaggi come insegnamenti, riflettendo sulle proprie emozioni e azioni, trasformando sentimenti negativi in momenti di crescita personale.
  • Il legame tra Dante e i suoi personaggi è profondo; attraverso figure come Pier Della Vigna, Dante esplora temi personali come l'infamia e il suicidio.
  • Dante identifica in Ulisse un riflesso della sua stessa superbia, esplorando i rischi di perseguire la conoscenza senza umiltà o amore.
  • Il tema della paternità è cruciale nella Commedia, con figure paterne come Virgilio che rappresentano guide spirituali, in contrasto con padri negativi come il Conte Ugolino e Cavalcante de’ Cavalcanti.

Indice

  1. Riflessioni sui personaggi della Commedia
  2. Dante e i suoi specchi interiori
  3. Il viaggio di Ulisse e Dante
  4. Il tema della paternità nella Commedia

Riflessioni sui personaggi della Commedia

La questione del Conte Ugolino è un caso emblematico, ma in realtà tutti i personaggi della Divina Commedia, soprattutto nell’inferno, vanno considerati come degli specchi nei quali Dante vede delle parti di sé.

Il procedere di Dante è un procedere dove Dante da una parte condanna dei peccati, delle incompiutezze raffigurate in personaggi emblematici.

Da una parte stare all’inferno vuol dire avere compiuto delle mancanze gravi, e dato che la Commedia ha anche un valore di insegnamento, si utilizzano delle figure importanti e note per raffigurarli.

Allo stesso tempo però ci sono sia personaggi a Dante sconosciuti, come Ciacco e Beatrice, sia personaggi mitologici, come Ulisse e Achille).

Dante e i suoi specchi interiori

Dante incontrando certi personaggi si rivede in loro, quindi conoscendoli può capire delle cose che lo riguardano.

In uno dei canti finali dell’inferno, un personaggio chiede a Dante “Perché cotanto in noi così ti specchi?”:

● Significato letterale: si trovavano nel Cocito, il lago ghiacciato;

● Significato metaforico: i personaggi dell’inferno rimandano a Dante dei

messaggi che lui rivede in sé.

La Commedia è una discesa nell’ombra → la dimensione della discesa agli inferi significa che Dante prende consapevolezza che alcuni moti che si sviluppano dentro di noi, sono moti che io posso vedere.

Es: io provo invidia verso una persona → posso agire in maniera infernale diminuendo l’altra persona che in realtà non ha nessuna colpa; al contrario se di fronte a questo sentimento negativo, io riflettessi sulle ragioni che mi portano ad essere invidioso di lui, potrei iniziare a fare un lavoro su me stesso e arrivare a raggiungere le qualità e le motivazioni che mi avevano inizialmente portata ad essere invidiosa.

→ Questo meccanismo è presente nella Divina Commedia.

Infatti Dante si rivede in Paolo e Francesca, capisce che la loro lussuria lo riguarda.

Al posto di giudicarli, li usa come insegnamento.

E’ da notare però che Dante è molto coinvolto nell’opera e con i suoi personaggi, in quanto il canto finisce con il suo svenimento.

Poeta della corte siciliana, scriveva i discorsi per Federico II.

Egli si suicida perché lo avevano accusato di tradimento nella corte. Dante fa capire però che erano solamente false dicerie quelle dette sul suo conto, ma era solamente invidia, descritta come meretrice.

E’ importante però mettere in evidenza che Dante è così tanto legato a questo personaggio perché l’infamia che ha portato Pier Della Vigna al suicidio, è la stessa che ha portato Dante in esilio. Così Dante ci fa capire che nella sua vita anche lui ha pensato a suicidarsi ma poi alla fine non l’ha fatto.

Il viaggio di Ulisse e Dante

E’ colui che compie il viaggio nell’aldilà senza scendere agli inferi, andando direttamente al colle.

Ulisse compie il viaggio perchè pensa di possedere intelletto e conoscenza: infatti è autonomo e non ha guide, correndo quindi il rischio di terribile superbia.

La superbia di Ulisse non è legata alla meta (il purgatorio), ma solo al pensiero che tramite la sua conoscenza e il suo ingegno, lui potesse giungere a compiere tutto.

Ulisse è specchio di Dante perchè anche Dante ha rischiato di pensare la stessa cosa, ha pensato di avere tutti gli strumenti per raggiungere i suoi obiettivi senza nessun tipo di umiltà.

Ulisse compare già nel primo canto ed è descritto come “folle volo”: giungere alla meta attraverso la forza e il potere, senza pensare ai limiti e alle conseguenze.

→ La conoscenza senza amore è molto rischiosa: come quella di Ulisse.

Il tema della paternità nella Commedia

Ugolino è un uomo politico di Pisa ed è anche un padre di due figli, che sono rinchiusi insieme nella torre.

Il Conte Ugolino dalla sua vita politica ha avuto delle conseguenze tragiche: infatti è esiliato in una torre con i figli. Conte Ugolino poi è un divoratore dei suoi figli). Dante si rivede nel Conte Ugolino per diverse ragioni:

● Dante ha paura che anche i suoi figli si ritrovino sbranati per colpa delle sue lotte politiche;

● Il Conte Ugolino e Dante hanno in comune anche la lotta con Papa Bonifacio VIII.

Dante infatti dopo l’esilio non torna mai a Firenze perchè avrebbe dovuto ammettere le sue colpe, ma lui non vuole farlo perché è innocente. Quindi anche i figli di Dante smettono di vivere a Firenze.

E’ quindi inevitabile ricollegare il Conte Ugolino e Dante per il tema della paternità.

● Si può essere un padre divoratore, anticristico.

● Ma anche un padre cristico, che ha rispetto e che incrementa lo sviluppo

dei suoi figli, sostenendoli e facendoli diventare indipendente. Virgilio è un padre cristico.

In generale, il tema della paternità nella commedia è fondamentale: sin dal primo canto Dante incontra un padre, Virgilio, che funge per lui sia da maestro sia da padre spirituale. Infatti in purgatorio XXX, quando Virgilio sparirà, Dante dirà “Mio dolcissimo padre”.

La linea dei padri anticristici/negativi non è composta solo da Conte Ugolino ma anche da Cavalcante de’ Cavalcanti;

I padri positivi invece sono sicuramente Virgilio e Cacciaguida, che aiuterà Dante a superare il trauma dell’esilio.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato dei personaggi della Divina Commedia per Dante?
  2. I personaggi della Divina Commedia, specialmente nell'Inferno, sono visti da Dante come specchi che riflettono parti di sé stesso, permettendogli di comprendere meglio le proprie mancanze e peccati.

  3. Come Dante utilizza i personaggi dell'Inferno per riflettere su sé stesso?
  4. Dante si rivede nei personaggi dell'Inferno, come Paolo e Francesca, e usa le loro storie come insegnamenti per riflettere sui propri difetti, invece di giudicarli.

  5. In che modo il viaggio di Ulisse è uno specchio per Dante?
  6. Ulisse rappresenta la superbia e la conoscenza senza amore, un rischio che Dante riconosce anche in sé stesso, poiché ha pensato di poter raggiungere i suoi obiettivi senza umiltà.

  7. Qual è il tema della paternità nella Commedia e come si collega a Dante?
  8. Il tema della paternità è centrale nella Commedia, con figure come il Conte Ugolino che riflettono le paure di Dante per i suoi figli. Virgilio rappresenta un padre positivo, mentre Ugolino e Cavalcante de’ Cavalcanti rappresentano padri negativi.

  9. Come Dante affronta il tema dell'esilio nella sua opera?
  10. Dante affronta il tema dell'esilio attraverso personaggi come Pier Della Vigna e il Conte Ugolino, riflettendo sulle ingiustizie subite e le conseguenze delle lotte politiche, che lo portano a identificarsi con loro.

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