Concetti Chiave
- Nel terzo cerchio dell'Inferno, Dante incontra i golosi, tra cui Ciacco, un fiorentino che profetizza il futuro politico della città.
- Ciacco predice che la fazione dei Neri prenderà il sopravvento a Firenze grazie a Bonifacio VIII, portando esili e condanne ai rivali.
- A Firenze, secondo Ciacco, solo due giusti rimangono inascoltati, mentre superbia, invidia e avarizia dominano il popolo.
- La narrazione riflette la biografia politica di Dante, soprattutto il suo esilio e il disordine politico di Firenze.
- Dante esprime nostalgia per alcuni uomini politici, considerati colpevoli di gravi peccati e relegati nelle profondità degli inferi.
Il Terzo Cerchio e Ciacco
Nel canto VI Dante raggiunge il terzo cerchio, quello dove scontano la loro pena i golosi. Qui, incontra Ciacco, un personaggio indefinito, che visse a Firenze e si macchiò del peccato della gola, il quale gli profetizza ciò che accadrà nella sua città.
Profezia e Disordini Fiorentini
L’uomo spiega al poeta che dopo una lunga contesa tra le due fazioni i Neri avranno la meglio e penderanno il sopravvento grazie all'aiuto di un personaggio che si tiene in bilico tra i due partiti (Bonifacio VIII) infliggendo gravi pene alla parte avversa (condanne ed esili).
Purtroppo a Firenze i giusti che nessuno ascolta sono solo in due, poiché il resto del popolo è condizionato dalla superbia, dall’ invidia ed avarizia, i tre vizi che hanno generato il disordine politico e la corruzione.Nostalgia e Politica di Dante
Nella finzione narrativa Ciacco è un interlocutore che casualmente condivide l’opinione di Dante sull’invidia che affligge la “città partita”. Il primo nucleo tematico è dunque legato alla cronaca e alla storia di Firenze e tocca profondamente la biografia politica di Dante (episodio dell’esilio). Il secondo nucleo tematico invece si sviluppa attorno all’atteggiamento nostalgico del poeta verso alcuni uomini politici (farinata, Arrigo, mosca) che a detta di Ciacco, si collocano nelle profondità degli inferi poiché, allontanati da dio a causa della politica, sono colpevoli di gravi peccati.