Concetti Chiave
- Dante si smarrisce in una selva oscura, simbolo del peccato, durante la notte tra il 7 e l'8 aprile 1300, sentendosi angosciato dai pericoli.
- Raggiunge un colle illuminato dal sole, simbolo di salvezza, ma la strada per arrivarci è ardua e in salita.
- Il percorso di Dante viene ostacolato da tre fiere: una lonza, un leone e una lupa, ognuna rappresentante un diverso peccato.
- Virgilio, simbolo della ragione, appare per guidare Dante, offrendosi di condurlo attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso.
- La lupa simboleggia l'avidità e il desiderio di possesso, considerati da Dante come cause principali della corruzione sociale.
L'inizio del viaggio di Dante
Nella notte tra il 7 e l'8 aprile del 1300 Dante si trova in una selva buia, simbolo di peccato, che è piena di pericoli, e per questo il poeta si sente angosciato.
Dopo aver vagato per tutta la notte, arriva alle pendici di un colle illuminato dal sole, ed inizia ad ascenderlo. Il colle è simbolo di salvezza: la strada per raggiungerlo è difficile e in salita.
Tre fiere ostacolano il suo cammino: una lonza, un leone e una lupa.
L'incontro con Virgilio
Quando Dante sta per tornare indietro sconfortato, appare Virgilio, l'autore dell'Eneide.
Virgilio è definito da Dante come maestro e autore, egli è allegoria della ragione che per molto tempo non si è fatta sentire nell'animo del peccatore e quando ricomincia a parlargli per ricondurlo sulla retta via, stenta a farsi sentire.
Dante si commuove e gli esprime la sua ammirazione, poi chiede il suo aiuto per proteggerlo dalla ferocia della lupa.
Virgilio consiglia a Dante un'altra strada per evitare la lupa che potrebbe ucciderlo, e lo invita a seguirlo nell'inferno e nel purgatorio, e anche nel paradiso dove verrà accompagnato da Beatrice perché è un'anima più degna.
Simbolismo delle fiere
I personaggi che incontriamo nel primo canto dell'inferno sono Dante e Virgilio.
La lonza rappresenta la lussuria, cioè la sensualità senza freni.
Il leone rappresenta la violenza, la superbia.
La lupa invece è simbolo di avidità e malvagità e in passato era vista come l'incarnazione del diavolo.
La natura del lupo è paragonata alla malvagità dell'uomo e al suo desiderio di possedere beni terreni.
Secondo Dante l'avidità porta l'uomo alla rovina, ed è fra le cause più comuni di corruzione sociale.