Concetti Chiave
- Dante e Virgilio raggiungono il sesto cerchio dell'inferno, dove gli eretici soffrono bruciando in tombe infuocate.
- Virgilio rassicura un Dante terrorizzato, raccontando il suo precedente viaggio nella città di Dite grazie alla maga Eritone.
- Le Erinni, figure mitologiche con capelli di serpente, minacciano di pietrificare Dante con l'aiuto di Medusa.
- Un messo celeste arriva e apre la strada ai viaggiatori, rimproverando i dannati che si oppongono a loro.
- La città di Dite si rivela una distesa di sepolcri infuocati, dove gli eretici urlano in preda al dolore e al tormento.
Arrivo nel sesto cerchio
All'interno del canto IX dell'Inferno dantesco, Dante e Virgilio arrivano nel sesto cerchio dell'inferno, in cui sono puniti gli eretici, che bruciano all'interno di tombe infuocate. Dante è pervaso dal terrore, ma Virgilio cerca di tranquillizzarlo. Dante chiede a Virgilio se qualche anima del limbo abbia mai visitato dalla città di Dite, e Virgilio gli risponde che lui ci è stato a causa della maga Eritone, e spiega di aver tirato fuori un dannato dal cerchio di Giuda.
Incontro con le Erinni
Improvvisamente le Erinni, con i capelli di serpente e il corpo da donna, sbarrano il percorso ai due viaggiatori minacciandoli di far pietrificare Dante da Medusa.
Ingresso nella città di Dite
Virgilio invita Dante a chiudere gli occhi, mentre con un enorme frastuono la fuga delle anime dei dannati, e arriva davanti ad essi un messo celeste, il quale apre ai due viaggiatori la strada all'interno della città di Dite. Egli rimprovera i dannati che sono accorsi davanti a Dante e Virgilio e torna da dov'è venuto, e Dante e Virgilio fanno il loro ingresso all'interno della città. Davanti ai loro occhi c'è un'estesa pianura infuocata e cosparsa di sepolcri infiammati, al cui interno sono presenti degli eretici che gridano dallo strazio e dal tormento che subiscono. I due viaggiatori si fanno strada tra le tombe infuocate.