Concetti Chiave
- Dante e Virgilio raggiungono una torre vicino alla palude Stigia, dove le anime degli iracondi e accidiosi sono immerse, con Flegiàs come custode.
- Flegiàs, simbolo dell'ira, trasporta Dante e Virgilio sulla sua barca attraverso la palude, reprimendo la sua ira per aiutarli.
- Durante il tragitto, Dante incontra Filippo Argenti, un'anima iraconda, e prova per la prima volta un profondo disprezzo verso un peccatore.
- Gli studiosi ipotizzano che l'odio di Dante per Filippo Argenti derivi da questioni politiche e personali, come espropri di terreni e un'aggressione fisica.
- Dante e Virgilio arrivano alla città di Dite, protetta da diavoli che ne impediscono l'accesso, ma Virgilio rassicura Dante preannunciando un aiuto imminente.
Indice
L'arrivo alla torre e la palude Stigia
Costeggiando la riva dello Stige, Dante e Virgilio giungono ai piedi di una torre dalla cui sommità partono segnali luminosi. Si trovano nel V cerchio dove soggiornano le anime dell’iracondi, o irosi, e degl’accidiosi. Entrambe queste schiere di anime vivono immersi nella palude Stigia : gli irosi, semisommersi, si percuotono e si mordono vicendevolmente mentre gli accidiosi, sospirando un malinconico lamento,sono completamente immersi nell’acqua torbida, facendo gorgogliare la superficie, generando bolle.
La palude di Stige ha un custode: Flegiàs; egli è una creatura mitologica, simbolo dell’ira. La legenda ci narra che Apollo lo fece molto arrabbiare, in quanto sedusse sua figlia, a tal punto che quel ira non si placò mai. Flegiàs guida una barchetta con la quale trasporta le anime dei dannati da una sponda all’altra della palude. I due poeti devono continuare il loro viaggio attraverso i tre regni, ma non sanno come attraversare il mare melmoso. Così, Flegiàs, reprimendo l’ira, accetta di accogliere i due pellegrini sulla sua barca.L'incontro con Filippo Argenti
Durante la navigazione, uno degli iracondi, punti nella palude, emerge dall’acqua e si rivolge con arroganza a Dante: è il fiorentino Filippo Argenti, della famiglia dei Neri. Per la prima volta Dante prova disprezzo, odio nei confronti di un’anima. Sin ora Dante ha sempre e comunque rispettato le anime dei peccatori; ora, invece, è davvero crudele.
Le spiegazioni degli studiosi
Gli studiosi della Comèdia hanno cercato di dare una spiegazione plausibile a tanta crudeltà, ipotizzando due vie:
1. pare che Dante provi, nei confronti di Filippo Argenti, non solo un odio politico, in quanto Filippo era ghibellino, ma anche una vendetta personale. Si dice che Filippo Argenti, o comunque la famiglia dei Neri, si sia appropriato di alcuni terreni confiscati alla famiglia Alighieri e che abbia contribuito all’esilio del Sommo Poeta.
2. inoltre si narra che Filippo Argenti abbia dato uno schiaffo a Dante stesso e, per tanto, quest’ultimo porti rancore.
Stranamente il poeta latino si compiace della situazione (del diprezzo dantesco verso il dannato). L’iroso, dopo un breve scambio di battute ingiuriose, tenta di rovesciare la barcasu cui navigavano i due, ma Virgilio evita il peggio, respingendo il dannato nel fango dove è straziato insieme alle altre anime.
L'approdo alla città di Dite
Infine la barca approda davanti alle mura della città di Dite (dal latino Dite=Inferno), che raccoglie i cerchi più bassi, rosseggiante per il fuoco, protetta da uno stuolo di diavoli che impediscono a Dante e a Virgilio l’ingresso. Neppure le parole del poeta latino riescono a persuadere l’esercito di diavoli a piegarsi alla volontà divina: di fronte all’ostilità e allo sconforto della sua guida, Dante è preso dal terrore, anche se Virgilio lo rassicura e gli preannuncia l’arrivo di qualcuno in grado di aiutarli.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato della palude Stigia nel viaggio di Dante e Virgilio?
- Chi è Filippo Argenti e quale ruolo ha nel viaggio di Dante?
- Quali spiegazioni offrono gli studiosi per l'odio di Dante verso Filippo Argenti?
- Cosa accade all'arrivo alla città di Dite?
La palude Stigia rappresenta il V cerchio dell'Inferno, dove le anime degli iracondi e degli accidiosi sono punite. Gli iracondi si percuotono e mordono vicendevolmente, mentre gli accidiosi sono immersi nell'acqua torbida, generando bolle. Flegiàs, simbolo dell'ira, è il custode della palude.
Filippo Argenti è un'anima iraconda che emerge dalla palude e si rivolge con arroganza a Dante. È un fiorentino della famiglia dei Neri, e Dante prova per lui un disprezzo e odio, segnando la prima volta che Dante mostra crudeltà verso un'anima.
Gli studiosi ipotizzano che l'odio di Dante verso Filippo Argenti sia dovuto a motivi politici e personali. Filippo era ghibellino e la sua famiglia si era appropriata di terreni della famiglia Alighieri, contribuendo all'esilio di Dante. Inoltre, si narra che Filippo abbia dato uno schiaffo a Dante.
All'arrivo alla città di Dite, la barca approda davanti alle mura rosseggiante per il fuoco, protetta da diavoli che impediscono l'ingresso a Dante e Virgilio. Nonostante le parole di Virgilio, i diavoli non si piegano alla volontà divina, lasciando Dante terrorizzato, ma Virgilio lo rassicura preannunciando l'arrivo di un aiuto.