Anna___04
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Concetti Chiave

  • Dante e Virgilio arrivano a una torre che comunica con un'altra attraverso segnali di fuoco, introducendo un elemento di mistero e anticipazione.
  • Flegias, un demone dell'Inferno, appare con una barca, credendo di dover trasportare un'anima dannata, ma accoglie Dante e Virgilio per attraversare la palude stigia.
  • Durante il tragitto nella palude, Dante riconosce Filippo Argenti, un arrogante fiorentino, e lo affronta con parole sprezzanti, mentre Argenti viene aggredito dagli altri dannati.
  • Completata la traversata, i viaggiatori giungono alle mura della città di Dite, dove una folla di dannati cerca di impedire il loro passaggio a causa della presenza di Dante, un essere vivente.
  • Virgilio rassicura Dante che presto sarà loro consentito di proseguire il viaggio all'interno delle mura, nonostante l'ostilità iniziale dei dannati.

Indice

  1. L'arrivo alla torre
  2. L'incontro con Filippo Argenti
  3. L'arrivo alla città di Dite

L'arrivo alla torre

All'interno del canto VIII dell'Inferno Dante e Virgilio arrivano ad una torre, che fa delle segnalazioni con il fuoco verso un'altra torre. Dante, stupito, chiede delle delucidazioni alla sua guida, e appare Flegias a bordo di una barca. Egli è un demone dell'Inferno, che crede di dover traghettare un'anima dannata.

Dante e Virgilio proseguono poi il loro viaggio salendo a bordo della barca per attraversare la palude stigia.

L'incontro con Filippo Argenti

Durante la traversata, un dannato chiede a Dante di conoscere la sua identità. Dante riconosce che colui che gli ha rivolto la parola è Filippo Argenti, un uomo originario della città di Firenze noto per la sua arroganza e la sua irascibilità. Dante gli dice delle parole sprezzanti e Filippo tenta di rovesciare la barca. Il dannato viene poi aggredito dagli altri dannati e morde se stesso.

L'arrivo alla città di Dite

Terminato l'attraversamento della palude stigia, Dante e Virgilio giungono ai piedi delle mura della città di Dite. Qui vengono circondati da una folla di dannati, stupiti e arrabbiati per la presenza di un essere vivente, che cercano di ostruire il passaggio ai due viaggiatori, i quali sono obbligati a scendere a compromessi con loro. Virgilio poi avverte Dante che ben presto sarà loro concessa la prosecuzione del loro viaggio all'interno delle mura della città.

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