Concetti Chiave
- Dante e Virgilio arrivano a una torre che comunica con un'altra attraverso segnali di fuoco, introducendo un elemento di mistero e anticipazione.
- Flegias, un demone dell'Inferno, appare con una barca, credendo di dover trasportare un'anima dannata, ma accoglie Dante e Virgilio per attraversare la palude stigia.
- Durante il tragitto nella palude, Dante riconosce Filippo Argenti, un arrogante fiorentino, e lo affronta con parole sprezzanti, mentre Argenti viene aggredito dagli altri dannati.
- Completata la traversata, i viaggiatori giungono alle mura della città di Dite, dove una folla di dannati cerca di impedire il loro passaggio a causa della presenza di Dante, un essere vivente.
- Virgilio rassicura Dante che presto sarà loro consentito di proseguire il viaggio all'interno delle mura, nonostante l'ostilità iniziale dei dannati.
L'arrivo alla torre
All'interno del canto VIII dell'Inferno Dante e Virgilio arrivano ad una torre, che fa delle segnalazioni con il fuoco verso un'altra torre. Dante, stupito, chiede delle delucidazioni alla sua guida, e appare Flegias a bordo di una barca. Egli è un demone dell'Inferno, che crede di dover traghettare un'anima dannata.
Dante e Virgilio proseguono poi il loro viaggio salendo a bordo della barca per attraversare la palude stigia.
L'incontro con Filippo Argenti
Durante la traversata, un dannato chiede a Dante di conoscere la sua identità. Dante riconosce che colui che gli ha rivolto la parola è Filippo Argenti, un uomo originario della città di Firenze noto per la sua arroganza e la sua irascibilità. Dante gli dice delle parole sprezzanti e Filippo tenta di rovesciare la barca. Il dannato viene poi aggredito dagli altri dannati e morde se stesso.
L'arrivo alla città di Dite
Terminato l'attraversamento della palude stigia, Dante e Virgilio giungono ai piedi delle mura della città di Dite. Qui vengono circondati da una folla di dannati, stupiti e arrabbiati per la presenza di un essere vivente, che cercano di ostruire il passaggio ai due viaggiatori, i quali sono obbligati a scendere a compromessi con loro. Virgilio poi avverte Dante che ben presto sarà loro concessa la prosecuzione del loro viaggio all'interno delle mura della città.