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Concetti Chiave

  • Dante e Virgilio si trovano nel Cocito, un lago ghiacciato all'inferno, suddiviso in quattro zone per diversi tipi di traditori.
  • Le zone del Cocito includono la Caina, Antenora, Tolomea e Giudecca, ognuna dedicata a specifiche categorie di traditori.
  • I traditori sono puniti in un ambiente glaciale che riflette simbolicamente la freddezza dei loro peccati e li immobilizza come pietre.
  • Dante incontra Bocca degli Abati e il conte Ugolino della Gherardesca, entrambi traditori noti nella storia fiorentina.
  • Ugolino è collocato nell'Antenora a causa della sua politica ambigua e del tradimento verso il suo partito ghibellino.

Indice

  1. Il Cocito e le sue zone
  2. Il contrappasso dei traditori
  3. Incontro con Ugolino e Ruggieri

Il Cocito e le sue zone

Nel canto precedente Dante e Virgilio giungono nel Cocito, lago ghiacciato posto sul fondo dell’Inferno; questo si divide in Caina , nella quale vengono puniti i traditori dei parenti, come Caino fece con il fratello; Antenora, dal personaggio mitologico che aveva aperto il Cavallo all’interno di Troia, dove risiedono i traditori della patria o del partito; Tolomea, dedicata a coloro che, come Tolomeo, uccisero i propri ospiti, e Giudecca, per chi come Giuda ha causato la morte di benefattori.

Il contrappasso dei traditori

Qui i poeti attraversano la prima e la seconda zona, dove il fiorentino colloca molti suoi concittadini, che si trovano confitti nella gelida distesa.

Il contrappasso, per analogia, consiste nell’affinità tra l’anima dei traditori, che per compiere il peccato deve essere gelida, e l’ambiente glaciale a loro circostante; inoltre, in quanto sono la più bassa forma di uomini, vengono retrocessi metaforicamente allo stato inanimato, come pietra, attraverso l’immobilizzazione.

Incontro con Ugolino e Ruggieri

Dopo aver lasciato Bocca degli Abati, che nella battaglia di Montaperti tagliò la mano del portinsegna fiorentino, Dante si avvicina ad altri due traditori.

Il dannato si rivela essere il conte Ugolino della Gherardesca, accompagnato dall’Arcivescovo Ruggieri; il personaggio era una figura di rilievo contemporanea alla gioventù del poeta, animato da una politica non lineare di dubbia chiarezza: egli era ghibellino, eppure anche al suo partito non mostrò fede (e anche per questo viene posto nell’Antenora).

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