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Concetti Chiave

  • Dante e Virgilio arrivano alla porta dell'Inferno, dove Dante legge un'iscrizione che indica l'irreversibilità della condanna divina, causando in lui turbamento.
  • Le anime dei pusillanimi, che in vita non presero mai posizione, sono respinte anche dall'Inferno e punite eternamente, correndo dietro a un'insegna e punti da insetti.
  • Giunti all'Acheronte, Dante vede migliaia di anime desiderose di attraversare il fiume, ostacolate da Caronte, il nocchiero che traghetta i dannati.
  • Caronte rifiuta di far passare Dante, ma Virgilio lo rassicura che il viaggio è voluto da Dio, permettendo di proseguire.
  • Un terremoto e un lampo rossastro scuotono il terreno, facendo svenire Dante a terra mentre Virgilio continua a guidarlo.

Indice

  1. L'entrata nell'Inferno
  2. Le anime degli ignavi
  3. L'incontro con Caronte
  4. Il terremoto e lo svenimento

L'entrata nell'Inferno

I due poeti arrivano davanti alla porta dell'Inferno. Dante legge su di essa una terribile iscrizione, che occupa i primi versi del canto. Questi, infatti, sanciscono l’immutabilità della condanna divina, non permettendo ad alcuna anima di tornare indietro una volta varcata la sua soglia, spiegando che non vi è speranza di uscirvi. Le parole della porta turbano Dante, ma Virgilio lo rinfranca incoraggiandolo a lasciare ogni dubbio. Prendendolo per mano, lo conduce nel regno dei morti.

Le anime degli ignavi

Appena entrato nell'Inferno, Dante è travolto da un terribile mescolarsi di sospiri, pianti e lamenti confusi. Dunque, domanda a Virgilio chi siano quelle genti che si lamentano. Il Maestro gli spiega che ad emettere quei suoni sono le anime degli ignavi (detti anche pusillanimi) Queste sono respinte dallo stesso Inferno per la loro vita senza scopo. Appunto, in vita hanno peccato di viltà, non schierandosi mai né dalla parte del bene né da quella del male. Ad esse sono mischiati gli angeli neutrali, che attesero l'esito della lotta tra Dio e Lucifero. Sono stati cacciati dai cieli e anche l'Inferno li respinge. Virgilio invita il poeta a passare oltre. Tra i più celebri rappresentanti dei pusillanimi si trova Celestino V. Esso non vene direttamente nominato da Dante, ma descritto come "colui che per viltade fece il gran rifiuto". Infatti, l'asceta divenne Papa, ma abdicò solo cinque mesi dopo la sua nomina. Viene collocato in questo Regno perché, per viltà, non aveva mantenuto l'impegno che Dio gli aveva affidato. La loro punizione è quella di correre dietro ad un'insegna, punti da vespe e mosconi, mentre il sangue che esce dai loro volti viene raccolto da orripilanti vermi.

Canto    3 Inferno - Riassunto (4) articolo

L'incontro con Caronte

Dante osserva migliaia di anime sulla riva di un fiume. Queste appaiono, per quanto permette l'oscurità, desiderose di passare all'altra riva. Dante ne chiede ragione a Virgilio, che rimanda però la spiegazione al momento in cui saranno sulle rive dell'Acheronte. Improvvisamente appare sul fiume una barca condotta da un vecchio nocchiero, che rivolge alle anime minacce terribili. Poi, voltosi a Dante, gli ordina di ritornare indietro perché di li non potrà passare. È il demonio Caronte, che Virgilio invita a non crucciarsi perché il viaggio di Dante è voluto da Dio. Nel frattempo, le anime, gridando e bestemmiando, affrettandosi a salire sulla barca, mentre Caronte le percuote con il remo ma prima che quelle siano giunte all'altra riva. Su questa se ne raduna immediatamente una nuova schiera.

Il terremoto e lo svenimento

Con dolcezza Virgilio spiega a Dante che che non deve prendersela per le parole di Caronte. Nessuna anima in Grazia di Dio può essere traghettata all’altra riva del fiume Acheronte. Perciò le parole di Caronte diventano ben chiare. Tutto d'un tratto, il suolo è scosso da uno spaventoso terremoto, accompagnato da un lampo rossastro. Dante, dunque, perde i sensi e sviene a terra.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato dell'iscrizione sulla porta dell'Inferno che Dante legge all'inizio del suo viaggio?
  2. L'iscrizione sulla porta dell'Inferno sancisce l'immutabilità della condanna divina, indicando che nessuna anima può tornare indietro una volta varcata la soglia e che non vi è speranza di uscire.

  3. Chi sono i pusillanimi e quale punizione subiscono nell'Inferno?
  4. I pusillanimi sono le anime che in vita non si sono schierate né con il bene né con il male, compresi gli angeli neutrali. La loro punizione consiste nel correre eternamente dietro a un'insegna, mentre vengono punti da vespe e mosconi e il sangue che esce dai loro volti viene raccolto da vermi.

  5. Chi è il nocchiero che appare sul fiume Acheronte e quale è il suo ruolo?
  6. Il nocchiero è Caronte, un demone incaricato di traghettare le anime dei dannati all'altra riva del fiume Acheronte. Egli minaccia le anime e le percuote con il remo durante il tragitto.

  7. Come reagisce Dante di fronte alle parole di Caronte e cosa succede subito dopo?
  8. Dante è inizialmente turbato dalle parole di Caronte, ma Virgilio lo rassicura spiegandogli che nessuna anima in Grazia di Dio può essere traghettata da Caronte. Subito dopo, un terremoto accompagnato da un lampo rossastro fa perdere i sensi a Dante, che sviene.

Domande e risposte

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