Concetti Chiave
- Celestino V è spesso identificato come "colui che fece per viltade il gran rifiuto" nel contesto dantesco, con i primi commentatori che lo associano a Pier da Morrone.
- L'identificazione di Celestino V con il personaggio dantesco è messa in dubbio nella seconda metà del Trecento, influenzata da cambiamenti politici, religiosi e letterari.
- Pier da Morrone, originario di Isernia, condusse una vita eremitica prima di essere eletto papa come Celestino V nel 1294, sotto la pressione di Carlo II d'Angiò.
- Celestino V rinunciò al papato nel dicembre 1294, a causa della sua inesperienza e delle trame politiche, con il cardinal Caetani come figura influente nella sua decisione.
- Dopo la sua rinuncia, Celestino V fu imprigionato da Bonifacio VIII nel castello di Fumone, dove morì nel maggio del 1296, temuto come possibile strumento di ribellione.
La figura di Celestino V
"...vidi e conobbi l'ombra di colui che fece per viltade il gran rifiuto" (vv. 59-60)Assai probabilmente Celestino V. Per altri: Pilato, o Esaù, o Giuliano l'Apostata, o altri ancora. I primi commentatori del Trecento non ebbero esitazioni e lo identificarono con Pier da Morrone, papa Celestino V; un riflesso di questa sicurezza si può avere nelle miniature dei codici più antichi in cui si vede rappresentato ingenuamente, ma significativamente, tra gli spiriti che corrono nudi dietro l'insegna, uno con la tiara in capo, be individuabile tra gli altri.
Nella seconda metà del secolo cominciano i primi dubbi, che giungono poi, alla fine del Trecento, alla recisa negazione di Benvenuto da Imola. A mutare radicalmente l'opinione dei primi commentatori non fu solo la temperie politica e religiosa profondamente cambiata nella seconda metà del secolo ed un più accondiscendente ossequio all'autorità ecclesiastica, ma anche il peso dell'autorità letteraria di Petrarca, che nel De vita solitaria fece un'aperta apologia di papa Celestino V, con evidente intenzione polemica nei confronti di Dante, o almeno di quella interpretazione.
Le altre identificazioni (Esaù, Pilato, Giuliano l'Apostata, Giano della Bella, Vieri de' Cerchi ecc...) convincono assai poco, anche se l'interpretazione dei primi commentatori, ripresa e sostenuta da molti moderni, possa avere qualche ombra (tra cui, la più pesante, la canonizzazione di Celestino nel 1313).
Pier da Morrone, di modesta famiglia, nato a Isernia o a S. Angelo di Limosano intorno al 1210, fece vita eremitica fino al 5 luglio 1294, quando, dopo una lunga vacanza del soglio pontificio (dal 4 luglio 1292, morte di Nicolò V) fu eletto papa dal conclave riunito a Perugia. Dopo un momento di indecisione, accettò: fu consacrato vescovo all'Aquila a metà agosto e fu incoronato pontefice il 29 di quel mese con nome di Celestino V. Non si recò né a Perugia né a Roma, ma fissò la residenza a Napoli (la sua nomina avvenne anche per le pressioni esercitate sul conclave da Carlo II d'Angiò).
Altri aspetti
La sua inesperienza, le trame che si svolgevano intorno a lui, gli fecero comprendere ben presto la propria incapacità e, nonostante l'opposizione di Carlo d'Angiò, decise di rinunciare alla tiara. pare lo istigasse alla rinuncia il cardinal Caetani che, come celebre canonista, Celestino aveva interpellato. Dopo alterne pressioni (si parlò pure d'inganni da parte del Caetani) il 13 dicembre dello stesso anno (1294), Celestino, riunito il concistoro, rinunciò al papato. Il 24 dicembre il cardinal Caetani gli succedeva col nome di Bonifazio VIII.Celestino, ritornato Pier da Morrone, volle riprendere la vira eremitica, ma Bonifacio, temendo che potesse diventare, ad opera di oppositori, strumento di ribellione, lo fece rinchiudere e custodire nel castello di Fumone, dove morì nel maggio del 1296.
N.B. vidi e conobbi, non significa necessariamente che Dante conoscesse di persona colui che egli vede, perché la formula è riferibile anche a persone ignote.
Domande da interrogazione
- Chi è identificato come colui che fece "il gran rifiuto"?
- Quali furono le ragioni del cambiamento di opinione riguardo a Celestino V?
- Quali furono le circostanze dell'elezione di Celestino V a papa?
- Perché Celestino V rinunciò al papato e quali furono le conseguenze?
Assai probabilmente Celestino V, anche se ci sono altre interpretazioni come Pilato o Esaù. I primi commentatori del Trecento lo identificarono con Pier da Morrone, papa Celestino V.
Il cambiamento di opinione fu influenzato dalla mutata temperie politica e religiosa, dall'ossequio all'autorità ecclesiastica e dall'autorità letteraria di Petrarca, che difese Celestino V nel "De vita solitaria".
Celestino V fu eletto papa il 5 luglio 1294 dopo una lunga vacanza del soglio pontificio. La sua elezione fu influenzata dalle pressioni di Carlo II d'Angiò sul conclave riunito a Perugia.
Celestino V rinunciò al papato a causa della sua inesperienza e delle trame intorno a lui. Dopo la rinuncia, Bonifacio VIII lo fece rinchiudere nel castello di Fumone, dove morì nel 1296.