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Concetti Chiave

  • Gerione è una creatura composita con faccia d'uomo giusto, branche leonine, corpo striato e coda avvelenata, simbolo della frode.
  • Dante combina reminiscenze classiche, bibliche e medievali per creare la figura di Gerione, ispirandosi a Virgilio, l'Apocalisse e altre fonti.
  • La rappresentazione di Gerione è caratterizzata da un'estrema concretezza, con similitudini dettagliate che aumentano la sua inquietante irrealtà.
  • Il simbolismo di Gerione è chiaro: rappresenta la frode, con particolari che suggeriscono inganno e tradimento.
  • Il movimento di Gerione è un lento affondare simile al nuoto, con immagini e vocaboli acquatici che dominano la descrizione.

Indice

  1. La figura di Gerione
  2. Che cosa simboleggia Gerione

La figura di Gerione

Alcuni mostri infernali già incontrati constavano dell'unione di membra umane con membra di una bestia; questo invece è, sì, un serpente con faccia d'uomo (anzi d'uomo giusto, non peccatore, tale che si è indotti a fidarsi di lui); ma un serpente che ha anche bellocce branche leonine, un corpo striato d'intrecci di linee e di cerchietti a vari colori, una coda avvelenata, con la punta aguzza e forcuta, simile alle pinze d'uno scorpione. Donde trasse il poeta gli elementi per questa sia tanto composita figurazione, che gli era necessaria perché potesse ben rappresentare i molti aspetti che la frode può assumere?

Al solito, reminiscenze classiche si confondono con le bibliche e con dati tradizionali della culture medievale, componendosi in linee proprie al gusto del Medioevo, la cui arte religiosa è feconda di simili mostri. Il mitico Gerione è, con i centauri, le arpie e altri mostri, nel vestibolo dell'Averno di Virgilio: da questo e da altri poeti classici derivò Dante, trasformandola, l'immagine d'un essere tricorporeo. Dalle locuste dell'Apocalisse trasferì al suo Gerione il viso umano e la somiglianza per la coda allo scorpione, inoltre, un essere simile è stato additato in un passo del Tresor di Brunetto, il quale attraverso Solino risale a Plinio; un altro in Alberto Magno.

E forse Dante pensava anche, come propose un grande storico dell'arte, Adolfo Venturi, alle rappresentazioni comuni di belve nelle stoffe orientali, che infatti egli esplicitamente richiama (16-18). Il lettore comune può non afferrare tutti quei ricordi; ma nota certamente che l'inquietante irrealtà della figura nel suo insieme trae vigore dall'estrema concretezza e precisione della rappresentazione delle singole caratteristiche. Si consideri l'affilarsi delle similitudini a servizio di questa concretezza: quattro in sette versi (16-22): con i drappi orientali, con le tessiture di Aracne, con barche tratte parzialmente a riva, col castoro in agguato per catturare i pesci.

Che cosa simboleggia Gerione

Quanto al simbolo, questa volta non ci son problemi: che simboleggia la frode, lo dice lo stesso poeta (7). Il Gerione dei classici non era frodatore; ma una tradizione di cui è erede il Boccaccio ne fa un re che accoglie gli ospiti con volto benigno e poi li uccide. Diversamente che per la corda, per Gerione non solo è dichiarato il significato generale, ma abbastanza chiari sono anche i valori simbolici dei particolari: il viso d'uomo giusto, il trarre alla riva del baratro solo la stessa, appunto, e il busto, ma non la coda e le rotelle, e altro.

Malgrado questa chiarezza, opera anche qui, come nel caso della corda, la suggestione dello strano e del mistero, aumentando dal silenzio in cui la brutta bestia si rinchiude: anche al colloquio, che Virgilio ha con essa per indurla a prestare la sua groppa per la discesa nell'altro cerchio, non è riportato dal poeta, il quale finge che Virgilio gli parli mentre egli è lontano, a visitare gli usurai.

Alla fine del canto XVI Gerione era stato descritto, ancora figura indistinta, mentre saliva, simile a un nuotatore subacqueo; alla fine del XVII e per ben 37 versi (100-136) si descrive analiticamente il suo lento discendere, il suo doppio movimento, circolare e dall'alto verso il basso: che non è propriamente, si badi, un volo ma, ancora, un lento affondare in un mezzo simile all'acqua: infatti Gerione, per composito che si ali suo corpo, non ha ali. Il poeta per questo tragitto nell'aria non aveva evidentemente altri termini di riferimento se non il nuoto e la navigazione: da qui l'infittirsi, per tutto l'episodio di Gerione, di vocaboli e immagini acquatiche: così forte, questa insistenza, che trasse in inganno qualche commentatore antico anche valente, che immaginò Gerione in un fiume.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali di Gerione?
  2. Gerione è descritto come un serpente con faccia d'uomo giusto, branche leonine, un corpo striato e una coda avvelenata simile a quella di uno scorpione.

  3. Da dove ha tratto Dante l'ispirazione per la figura di Gerione?
  4. Dante ha tratto ispirazione da reminiscenze classiche, bibliche e tradizionali medievali, combinando elementi da Virgilio, l'Apocalisse, il Tresor di Brunetto e altre fonti.

  5. Che cosa simboleggia Gerione nella Divina Commedia?
  6. Gerione simboleggia la frode, come dichiarato dallo stesso poeta, rappresentando un re che accoglie benignamente gli ospiti per poi ucciderli.

  7. Come viene descritto il movimento di Gerione?
  8. Il movimento di Gerione è descritto come un lento discendere, con un doppio movimento circolare e dall'alto verso il basso, simile a un nuotatore subacqueo.

  9. Quali immagini e similitudini utilizza Dante per descrivere Gerione?
  10. Dante utilizza immagini e similitudini legate a drappi orientali, tessiture di Aracne, barche e castori, oltre a vocaboli e immagini acquatiche per descrivere Gerione.

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