Concetti Chiave
- Metafore e similitudini ricorrenti: Il testo utilizza numerose metafore e similitudini per descrivere emozioni e situazioni, come fiori che si risvegliano al sole o foglie che cadono in autunno.
- Descrizioni vivide: Ogni passaggio è ricco di dettagli sensoriali, evocando immagini potenti e coinvolgenti, come il tumulto di lingue diverse e suoni orribili.
- Tematiche di lotta interna: I versi riflettono sul conflitto interiore del protagonista, che vacilla tra il desiderio di avanzare e le paure che lo trattengono.
- Simbolismo della natura: Elementi naturali come vento, acqua e animali sono usati per rappresentare stati d'animo e azioni delle anime.
- Riferimenti al tempo e alla memoria: Il testo esplora il concetto di tempo e la percezione delle esperienze passate, con immagini di ritorno e riflessione.
I. 22-24 :
Indice
- Riflessioni sull'Animo e la Paura
- La Bestia Senza Pace
- Oscurità e Cambiamento di Proposito
- Fuga dal Beato Scanno
- Rinascita e Coraggio
- Lingue Diverse e Tumulto
- Caduta e Risveglio
- Spiriti e Venti
- Canti di Gru e Dolore
- Colombe e Desiderio
- Cerbero e le Anime
- Vele e Onde
- Nave e Flegïàs
- Inganno e Rammarico
- Visione e Distanza
Riflessioni sull'Animo e la Paura
“E come quei che con lena affannata,
uscito fuor del pelago a la riva,
si volse a l’acqua perigliosa e guata,
così l’animo mio, ch’ancor fuggiva,
si volse a retro a rimirar lo passo
che non lasciò già mai persona viva.”
La Bestia Senza Pace
55-60 :“ E qual è quei che volentieri acquista,
e giugne ‘l tempo che perder lo face,
che ‘n tutti suoi pensier piange e s’attrista;
tal mi fece la bestia senza pace,
che, venendomi ‘ncontro, a poco a poco
mi ripingneva là dove ‘l sol tace.”
II, 37-42 :
Oscurità e Cambiamento di Proposito
E qual è quei che disvuol ciò che volle
E per novi pensier cangia proposta,
sì che dal cominciar tutto si tolle,
tal mi fec’ io ‘n quella oscura costa,
perché, pensando, consumai la ‘mpresa
che fu nel cominciar cotanto tosta.”
Fuga dal Beato Scanno
109-112 :“ Al mondo non fur mai persone ratte
A far lor pro o a fuggir lor danno,
com’io, dopo cotai parole fatte,
venni qua giù del mio beato scanno.”
Rinascita e Coraggio
127-132 :“ Quali fioretti dal notturno gelo
Chinati e chiusi, poi che ‘l sol li ‘mbianca,
si drizzan tutti aperti in loro stelo,
tal mi fec’ io di mia virtude stanca,
e tanto buono ardire al cor mi corse,
ch’io cominciai come persona franca.”
III, 25-29 :
Lingue Diverse e Tumulto
“ Diverse lingue, orribili favelle,
parole di dolore, accenti d’ira,
voci alte e fioche, e suon di man con elle
facevano un tumulto, il qual s’aggira
sempre in quell’aura sanza tempo tinta,
come la rena quando turbo spira.”
112-116:” Come d’autunno si levan le foglie
L’una appresso de l’altra, fin che ‘l ramo
Vede a la terra tutte le sue spoglie,
similmente il mal seme d’Adamo
gittansi di quel lito ad una ad una.”
117 : “Per cenni come augel per suo richiamo.”
136 : “E caddi come l’uom cui sonno piglia.”
IV , 1-3 :
Caduta e Risveglio
“Ruppemi l’alto sonno ne la testa
Un grave truono, sì ch’io mi riscossi
Come persona ch’è per forza desta.”
V, 40-43
Spiriti e Venti
E come li stornei ne portan l’ali
nel freddo tempo, a schiera larga e piena,
così quel fiato li spiriti mali
di qua, di là, di giù, di sù li mena;
V, 46-49
Canti di Gru e Dolore
E come i gru van cantando lor lai,
faccendo in aere di sé lunga riga,
così vid’io venir, traendo guai,
V, 82-85
Colombe e Desiderio
Quali colombe dal disio chiamate
con l’ali alzate e ferme al dolce nido
vegnon per l’aere dal voler portate;
cotali uscir de la schiera ov’è Dido,
a noi venendo per l’aere maligno,
sì forte fu l’affettuoso grido.
Vi, 28-33
Cerbero e le Anime
Qual è quel cane ch'abbaiando agogna,
e si racqueta poi che 'l pasto morde,
ché solo a divorarlo intende e pugna,
cotai si fecer quelle facce lorde
de lo demonio Cerbero, che 'ntrona
l'anime sì, ch'esser vorrebber sorde.
Vii, 13-16
Vele e Onde
Quali dal vento le gonfiate vele
caggiono avvolte, poi che l'alber fiacca,
15 tal cadde a terra la fiera crudele.
Vii,22-25
Come fa l'onda là sovra Cariddi,
che si frange con quella in cui s'intoppa,
24 così convien che qui la gente riddi.
VIII, 13-16
Nave e Flegïàs
Corda non pinse mai da sé saetta
che sì corresse via per l'aere snella,
com'io vidi una nave piccoletta
venir per l'acqua verso noi in quella,
sotto 'l governo d'un sol galeoto,
1 che gridava: «Or se' giunta, anima fella!»
Viii,22-24
Inganno e Rammarico
Qual è colui che grande inganno ascolta
che li sia fatto, e poi se ne rammarca,
fecesi Flegïàs ne l'ira accolta.
X, 100-102
Visione e Distanza
«Noi veggiam, come quei c'ha mala luce,
le cose», disse, «che ne son lontano;
cotanto ancor ne splende il sommo duce
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale delle "Riflessioni sull'Animo e la Paura"?
- Come viene descritta "La Bestia Senza Pace"?
- Cosa rappresenta il "Cambiamento di Proposito" nell'oscurità?
- Qual è l'immagine evocata nella "Rinascita e Coraggio"?
- Come sono descritti gli "Spiriti e Venti"?
Il tema principale è la paura e l'angoscia dell'animo umano, paragonato a qualcuno che, dopo essere sfuggito a un pericolo, si volta indietro per guardare il percorso pericoloso che ha attraversato.
La Bestia Senza Pace è descritta come una forza che, incontrando l'individuo, lo spinge lentamente indietro verso l'oscurità, simile a qualcuno che perde ciò che ha acquisito con fatica.
Rappresenta il momento in cui una persona cambia idea e abbandona un'impresa iniziata con determinazione, consumata da nuovi pensieri e dubbi.
L'immagine evocata è quella di fiori che, dopo essere stati piegati dal gelo notturno, si raddrizzano e si aprono al sole, simboleggiando il recupero del coraggio e della virtù.
Gli spiriti sono descritti come stormi di storni portati dal vento freddo, spinti in tutte le direzioni, simboleggiando la mancanza di pace e la continua agitazione.