Concetti Chiave
- Odisseo, conosciuto anche come Ulisse, è un personaggio mitologico centrale in opere di Omero e Dante.
- In Omero, Odisseo è rappresentato come un eroe greco astuto, protetto dalla dea Atena, protagonista dell'Iliade e dell'Odissea.
- Nell'Iliade, Odisseo dimostra il suo ingegno in episodi chiave, come lo stratagemma del cavallo di Troia.
- In Dante, Ulisse è punito all'inferno per essere un consigliere fraudolento che ingannava il prossimo.
- Dante critica Ulisse per aver sfidato il volere divino, avventurandosi oltre le Colonne d'Ercole.
Indice
Ulisse nella mitologia e letteratura
Ulisse è un personaggio mitologico fra i più importanti e conosciuti. E' citato in paricolare in famose opere, scritte per altro da autori vissuti a distanza di secoli: l'Iliade e l'Odissea, di Omero, e la Divina Commedia, di Dante.
Odisseo: l'eroe astuto di Omero
l'Ulisse di Omero, Odisseo, rappresenta la figura dell'eroe greco, dell'uomo pieno di doti, bello, forte, coraggioso, ma soprattutto, con la particolarità di essere molto astuto.
Odisseo nell'Iliade e Odissea
Odisseo ha ruoli di primo piano in varie parti dell'Iliade (ad esempio: lo scontro con Tersite, la spedizione notturna insieme a Diomede, il tentativo di convincere Achille a tornare in battaglia, ecc.) e nell'Odissea, dei quale poema è il protagonista assoluto.
Odisseo è un uomo pieno di risorse, che usa l'astuzia per tirarsi fuori dalle situazioni più difficili (è proprio lui ad escogitare lo stratagemma del cavallo di Troia, con cui gli Achei riusciranno ad espugnare la città dopo dieci lunghi anni di assedio). L'astuzia di Odisseo è quindi vista da Omero come una grande dote, che pone tra l'altro l'eroe sotto la protezione della dea Atena.Ulisse nella Divina Commedia di Dante
In Dante, invece, Ulisse è collocato all'inferno fra i consiglieri fraudolenti, insieme al compagno Diomede; è "accusato" infatti di aver dato in vita suggerimenti ingannevoli a chi lo circondava, e di aver quindi ingannato il prossimo. Inoltre, come racconta nella Divina Commedia a Dante e Virgilio, Ulisse è colpevole anche di aver sfidato il volere divino, imbarcandosi insieme ad altri compagni "impavidi" in cerca di nuove avventure, e di aver superato le Colonne d'Ercole, limite estremo del mondo medievale oltre al quale agli umani era vietato avventurarsi.