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Concetti Chiave

  • Francesca da Rimini è presentata come un personaggio raffinato, dotato di gentilezza e dolcezza, in un dialogo con Dante che riflette l'amore cortese.
  • La tradizione, sostenuta da Boccaccio e l'Anonimo, narra che Francesca fu vittima di un inganno, credendo di sposare Paolo Malatesta invece di Gianciotto.
  • Il dialogo tra Paolo e Francesca con Dante avviene in una calma relativa, nonostante la bufera che li circonda, permettendo un'interazione significativa.
  • Le famose tre terzine di Francesca, con la triplice anafora di "Amor", sottolineano il potere assoluto dell'amore secondo la dottrina stilnovistica.
  • La frase "Amor che nullo amato amar perdona" richiama il Trattato d’amore di Andrea Cappellano, esprimendo l'inevitabilità dell'amore nel cuore gentile.

Indice

  1. Incontro tra Paolo e Dante
  2. Francesca da Rimini e l'amore
  3. La dottrina stilnovistica

Incontro tra Paolo e Dante

Paolo fu capitano del popolo a Firenze: venne dunque conosciuto dal giovane Dante. Boccaccio e poi l’Anonimo sono gli artefici della tradizione che vuole Francesca vittima di un raggiro: a lei sarebbe infatti stato promesso in sposo non Gianciotto ma lo stesso Paolo Malatesta.

Francesca da Rimini e l'amore

A parlare quindi è Francesca da Rimini, inseparabile dall’amato Paolo Malatesta.

La dottrina stilnovistica

Francesca riprende il tono affettuoso con cui Dante si era rivolto a lei e a Paolo. Ma il suo discorso evidenzia anche la raffinatezza del personaggio, la gentilezza del carattere e la dolcezza del suo animo femminile. Il termine animal indica un essere donato di anima, ovvero dotato di un principio vitale. Francesca ha inteso che Dante è persona “gentile” un interlocutore che conosce le regole dell’amore cortese. Mentre la bufera continua, nel luogo in ci si trovano Paolo e Francesca c’è una maggiore tranquillità che rende possibile il dialogo con Dante. Le tre terzine costituiscono uno dei passi più celebri della lirica d’amore di tutti i tempi. La triplice anafora della parola Amor, conferma l’assoluta signoria dell’amore. La donna si rifà alla dottrina stilnovistica dell’amore cortese. Riprende infatti il concetto base dello Stil Novo, secondo cui il trionfo dell’amore avviene soltanto nel cuore gentile, come si legge nella canzone volutamente ricalcata, di Guido Guinizzelli: Al cor gentil rempaira sempre amore. La famosissima frase di chiusura: “Amor che nullo amato amar perdona” è riferito al Trattato d’amore di Andrea Cappellano. Nessuno può amare se non è spinto dalla forza dell’amore. L’amore non può rifiutare nulla all’amore. Ma l’amore che riesce sempre a far innamorare chi è gentile di cuore, rendendolo vittima e prigioniero del suo potere è un concetto già della letteratura classica.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Paolo Malatesta e quale ruolo ha avuto nella vita di Dante?
  2. Paolo Malatesta era capitano del popolo a Firenze e fu conosciuto dal giovane Dante. Secondo la tradizione, Francesca da Rimini sarebbe stata promessa a lui, non a Gianciotto.

  3. Come viene descritto il carattere di Francesca da Rimini nel testo?
  4. Francesca da Rimini è descritta come un personaggio raffinato, gentile e dolce, capace di dialogare con Dante in modo affettuoso e cortese, riflettendo la dottrina stilnovistica.

  5. Qual è il concetto centrale della dottrina stilnovistica dell'amore cortese?
  6. Il concetto centrale della dottrina stilnovistica è che l'amore trionfa solo nel cuore gentile, come espresso nella canzone di Guido Guinizzelli, e che l'amore non può rifiutare nulla all'amore, un tema presente anche nella letteratura classica.

Domande e risposte

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