Concetti Chiave
- Virgilio profetizza la venuta di un veltro, un salvatore che sconfiggerà la lupa-avarizia e riporterà giustizia.
- Il veltro sarà guidato da valori spirituali come sapienza, amore e virtù, non da ricchezze materiali.
- Questa figura allegorica rappresenta un riformatore che libererà l'umanità dal peccato della cupidigia.
- L'identità del veltro è incerta, con ipotesi che includono Arrigo VII, Cangrande della Scala o lo stesso Dante.
- Dante spera che il veltro provochi un rinnovamento politico e sociale, contrastando la corruzione dilagante.
La Profezia del Veltro
Virgilio profetizza la venuta di un veltro, un cane da caccia destinato ad uccidere la lupa-avarizia con molto dolore e che la ricaccerà nell’Inferno da dove è uscita. Costui non sarà avido, non sarà interessato alle ricchezze materiali ma ai beni spirituali, come la sapienza, l'amore e la virtù (gli attributi delle tre persone della Trinità) e la sua origine sarà umile.
Egli sarà la salvezza di quell’Italia misera e decaduta, per la quale già altre persone hanno dato la vita, come la regina dei Volsci Camilla, i troiani Eurialo e Niso, il re dei Rutuli Turno (tutti personaggi cantati dallo stesso Virgilio nell'Eneide).Significato Allegorico del Veltro
Nel significato allegorico il veltro, ovvero il riformatore preannunciato, libererà l'umanità dal peccato della cupidigia. Questa allegoria rimanda il messaggio dei riformatori religiosi, che nel ritorno al messaggio di Cristo e al valore della povertà e della purezza, vedevano la condizione per il rinnovamento della chiesa e della società.
Identificazione del Veltro
Se però da un lato il significato dell'allegoria è chiaro, resta incompreso il problema della identificazione del veltro con un determinato personaggio. Alcuni commentatori hanno identificato il vetro con l'imperatore Arrigo VII (nel quale Dante riversava molte speranze), da altri con Cangrande della Scala, signore di Verona, che ospitò Dante alla sua corte durante l'esilio. C'è poi chi crede anche che Dante si riferisse a se stesso. Chiunque fosse il veltro, Dante si aspettava da lui un profondo rinnovamento politico e sociale, in grado di riportare la giustizia troppo spesso infangata dai politici e dagli ecclesiastici corrotti.
Questa, quindi, è la prima profezia del poeta: l'immagine del vetro rappresenta allegoricamente un uomo dotato di valori morali che contrasterà la cupidigia e le sue conseguenze.