Concetti Chiave
- La Divina Commedia è un poema plurilinguistico e pluristilistico, capace di adattare il registro stilistico ai personaggi mantenendo il realismo del viaggio.
- Dante utilizza un lessico variegato che include linguaggi domestici, scientifici, popolari, filosofici, latinismi e francesismi, creando anche espressioni originali.
- Il poema impiega una vasta gamma di stili letterari, eccellendo in tutti, dall'epico al tragico, dal lirico all'elegiaco.
- C'è un progressivo innalzamento del livello linguistico e stilistico nel passaggio dall'Inferno al Purgatorio e al Paradiso, riflettendo le diverse condizioni di questi ambienti.
- La Divina Commedia presenta una pluralità di generi letterari, stili e registri, utilizzando un lessico stratificato che include toscano illustre e volgare, filosofico e domestico.
Indice
La versatilità stilistica di Dante
La Divina commedia è un poema plurilinguistico e pluristilistico; ovvero la capacità di adattare ai caratteri dei personaggi uno specifico registro stilistico mantenendo sempre il realismo del viaggio.
Linguaggio e registro nella Commedia
Il lessico dantesco spazia dal linguaggio domestico a quello scientifico, dal livello popolare a quello filosofico, dai latinismi ai francesismi ecc… Dante non esita a scrivere interi versi in lingua latina o provenzale, o addirittura a coniare espressioni in misteriose lingue di sua invenzione. Quanto allo stile, non c’è registro che Dante ignori o nel quale non eccella, dall’epico al tragico, dal lirico all’elegiaico.
Evoluzione stilistica nei canti
È evidente che, nel passaggio dall’inferno al Purgatorio e poi al Paradiso, un progressivo innalzamento del livello linguistico – stilistico in correlazione con le condizioni dei tre diversi ambienti. E tale scala ascendente non riguarda solo singoli vocaboli, ma il registro stilistico di interi canti o parti di canti.
Pluralità di generi e stili
Quindi, sul piano linguistico – stilistico, nella Divina commedia si può osservare: la compresenza di una pluralità di generi letterali antichi e moderni, classici e cristiani, in prosa e in poesia; l’utilizzazione di una pluralità di stili e di una pluralità di registri; l’utilizzazione di un lessico a più strati, infatti, accanto a quello toscano illustre vi si trova il toscano volgare, accanto alla lingua della filosofia vi è quella domestica ecc… infine possiamo trovare l’utilizzazione simultanea di diversi vocaboli.