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Concetti Chiave

  • Il canto della Luna e delle donne evidenzia le somiglianze tra i cambiamenti d'umore femminili e le fasi lunari, legati storicamente alla nozione di isterismo.
  • In passato, l'isterismo era considerato una patologia, ma oggi non è più visto come tale, riflettendo un cambiamento nella comprensione scientifica.
  • La Luna è storicamente associata al concetto di mese, poiché il tempo era misurato in mesi lunari, legando il ciclo lunare alla vita umana.
  • Dante utilizza la figura delle donne nel suo canto per rappresentare anime meno pure, sottolineando la loro fragilità e le ingiustizie subite nel contesto storico.
  • Le debolezze umane, secondo Dante, sono ineffabili e non possono essere attribuite agli uomini, che devono mantenere una posizione di forza e ideali elevati.

Indice

  1. Concordanze tra Luna e donne
  2. Isterismo e concezioni storiche
  3. Dante e la fragilità femminile

Concordanze tra Luna e donne

Il canto della luna e delle donne viene equiparato. Tra la donna e la Luna ci sono molte concordanze.

Isterismo e concezioni storiche

L’isterismo è quel fenomeno che riguarda i cambiamenti d’umore della donna denotato come una loro caratteristica intrinseca, come la Luna la quale cambia nel suo moto di rotazione intorno alla terra.

L’isterismo venne considerato pure dalla scienza come una patologia ma non ai giorni nostri. Inoltre la parola Luna è legata al concetto del mese, di fatti il tempo umano all’epoca veniva misurato in mesi lunari. Questo per quanto riguarda il punto di vista scientifico.

Dante e la fragilità femminile

Per quanto riguarda il fattore teleologico, Dante per parlare delle anime meno pure utilizza la figura delle donne evidenziandone la fragilità in quel determinato contesto storico. Queste donne sono state costrette a lasciare i voti e a darsi alla vita di mondo. Le donne sono quindi dipinte come vittime dei soprusi degli uomini e qui giustifica una manchevolezza, ovvero una beatitudine mancata. Dante in questo cielo non può metterci gli uomini perché ha una concezione della vita dove l’uomo in se non può essere secondo a nulla e privilegia i suoi ideali e quindi non può essere che un uomo sia manchevole nei voti verso Dio. Le debolezze dell’uomo non possono essere dette, sono ineffabili se no l’uomo è un pusillanime. Tra le donne qui descritte abbiamo, Donati Piccarda, che è la sorella di Forese Donati; Costanza d’Altavilla, madre di Federico II era destinata alla monacazione ma fu costretta dal marito a sposarlo.

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