Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • L'allegoria nella Divina Commedia crea un legame tra descrizioni e significati nascosti, come il "veltro", simbolo di un riformatore.
  • L'allitterazione ripete suoni in parole vicine per evocare particolari effetti sonori, come nel verso dedicato a Cerbero.
  • L'anafora utilizza la ripetizione di parole all'inizio di versi per enfatizzare concetti, evidente nella descrizione della porta dell'Inferno.
  • L'antitesi accosta elementi opposti per accentuare contrasti, come nella descrizione della selva dei suicidi con spine velenose al posto dei frutti.
  • L'iperbole esagera concetti per esprimere enfasi, come nel riferimento al "lago di sangue" creato da Caco.

Indice

  1. Il Senso Allegorico
  2. Figure Retoriche e Suoni
  3. Ripetizioni e Contrasti
  4. Enjambement e Iperbole
  5. Metafore e Ossimori
  6. Onomatopee e Similitudini
  7. Sineddoche e Descrizioni

Il Senso Allegorico

Essa stabilisce un legame fra una descrizione ed una serie di significati diversi dal senso letterale. Il senso allegorico, chiamato anche sovra senso, può essere indicato dallo stesso autore (come nel caso della Divina Commedia) o dai commentatori. Nella divina Commedia ci è fornito un esempio dall’immagine del veltro che alla lettera è un cane da caccia, ma che assuma l’allegoria di un personaggio riformatore, forse un imperatore o un pontefice.

Inferno, canto I, v. 101

Figure Retoriche e Suoni

Consiste nella ripetizione di una lettera o di alcune lettere all’interno di parole vicine. Questa figura retorica può evocare suoni dolci o aspri e quindi ha una notevole funzione espressiva

Esempio: Inferno, canto VI, v. 18 quando Dante descrive la figura di Cerbero

Graffia li spirti iscoia ed isquarta. In questo caso abbiamo una doppia allitterazione: graffia/spirti/isquarta e iscoia/isquarta

Ripetizioni e Contrasti

Quando si ripete la stessa parola all’inizio di un verso

Esempio: Inferno, canto III – vv. 1-3, in cui viene descritta la porta di accesso all’ Inferno

Per me si va nella città dolente

Per me si va nell’etterno dolore

Per me si va fra la perduta gente

Quando nel vengono accostati due elementi che hanno senso opposto. L’antitesi serve per accentuare un contrasto

Esempio: Inferno, canto VI, v. 6 in cui Dante descrive la selva dei suicidi

Non pomi v’eran, ma stecchi con tòsco (sugli alberi non c’erano frutti, ma spine con veleno)

Enjambement e Iperbole

Sii ha quando il senso del verso viene completato con il primo termine o con un sintagme del verso successivo. Si tratta di un termine francese che significa scavalcamento e serve per attirare l’attenzione del lettore su di un termine o su di un’immagine.

Esempio: Inferno, canto III, vv. 19 – 20. Virgilio incoraggia Dante prendendogli la mano e con un aspetto rassicurante

E poi che la sua mano a la mia puose

con lieto volto,……..

Quando un concetto viene espresso in modo esagerato, oltre i limiti di quanto avviene nella realtà

Esempio: Inferno, canto XXV, v. 27. Virgilio presenta Caco e per indicare le immani stragi che egli fece ai piedi del monte Aventino dice che più volte provocò un lago di sangue.

Di sangue fece spesse volte laco

Metafore e Ossimori

Con questa figura retorica un termine viene sostituito ad un altro per sottolinearne le caratteristiche. Esempio: Maria è astuta = Maria è una volpe; il termine volpe, da un punto di vista figurato, indica la furbizia e quindi può benissimo sostituire l’aggettivo astuta.

Esempio: Paradiso, canto VI, v.74 in cui si narra la storia dell’aquila romana da Enea a Carlo Magno

Bruto con Cassio ne l’inferno latra (metafora del cane che latra)

Quando vengono accostate parole con significato opposto e che, di norma, si dovrebbero escludere e questa è la differenza rispetto alla metafora. L’ossimoro può avvicinarsi al paradosso.

Esempio: Paradiso, canto XXXIII, v. 1 Si tratta della preghiera che S. Bernardo rivolge alla Vergine Maria

“Vergine Maria, figlia del tuo figlio….”

Onomatopee e Similitudini

È la riproduzione di un rumore naturale

Esempio: Paradiso, canto X, v. 143

Tin tin sonando con sì dolce note

Essa accosta due termini, in funzione di un rapporto di somiglianza. Di solito i due termini che servono per stabilire una similitudine sono collegati dall’avverbio come o da altri similari.

Esempio: Inferno, canto II, v. 55. Dante descrive la bellezza spirituale di Beatrice

Lucean gli occhi suoi più che la stella

Sineddoche e Descrizioni

Si ha quando si indica una parte invece di indicare il tutto. (es. vela per nave)

Esempio: Inferno, canto XII, v. 109

Quella fronte c’ha il pel così nero – Qui la sineddoche serve per introdurre la descrizione di Ezzelino III da Romano, riconoscibile dalla capigliatura nera

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato del senso allegorico nella Divina Commedia?
  2. Il senso allegorico stabilisce un legame tra una descrizione e significati diversi dal senso letterale, come l'immagine del veltro che rappresenta un personaggio riformatore.

  3. Come vengono utilizzate le figure retoriche e i suoni nell'Inferno di Dante?
  4. Le figure retoriche e i suoni, come l'allitterazione, evocano suoni dolci o aspri per una funzione espressiva, ad esempio nella descrizione di Cerbero.

  5. In che modo le ripetizioni e i contrasti sono impiegati nella Divina Commedia?
  6. Le ripetizioni enfatizzano concetti, come nella descrizione della porta dell'Inferno, mentre i contrasti, come l'antitesi, accentuano differenze significative.

  7. Qual è la funzione dell'enjambement e dell'iperbole nel testo dantesco?
  8. L'enjambement attira l'attenzione su un termine o immagine, mentre l'iperbole esprime concetti in modo esagerato, come nel caso delle stragi di Caco.

  9. Come vengono utilizzate le metafore e gli ossimori nella Divina Commedia?
  10. Le metafore sostituiscono termini per sottolineare caratteristiche, mentre gli ossimori accostano parole opposte, creando un effetto paradossale.

Domande e risposte

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