Concetti Chiave
- Nella "Vita Nova", Dante evolve la sua poetica, concentrandosi sulla lode di Beatrice piuttosto che sugli effetti personali causati da lei.
- Dante si rivolge alle donne che comprendono l'amore, facendo di Beatrice l'oggetto del discorso e spostando il ruolo di interlocutori.
- L'amore di Dante diventa disinteressato, trovando gratificazione nella possibilità di lodare Beatrice, piuttosto che nel ricevere il suo saluto.
- La poetica della lode di Dante è simile allo stile degli stilnovisti, che esaltano le virtù delle loro donne paragonandole alle bellezze del mondo.
- Dante fonde la lode della donna amata con la tradizione religiosa, culminando nella "Divina Commedia" dove Beatrice rappresenta la "lode di Dio vera".
Indice
La svolta poetica di Dante
Nella Vita Nova (XVIII-XIX), Dante è disperato perché Beatrice le ha negato il saluto. Allora gli appare in sogno Amore che lo invita a smettere la finzione delle donne-schermo A questo punto si ha una svolta narrativa con cui dante rinnova la sua poetica, dedicandosi alla composizione delle “nove rime”, composte in funzione della lode.
La poetica della lode
Gli aspetti più importanti della poetica della lode sono:
- Dante non parla più degli effetti che Beatrice produce in lui, ma parla della natura miracolosa della donna e dei suoi effetti sull’umanità in generale con cui essa entra in contatto
- Dante non si rivolge più direttamente a Beatrice, ma a terze persone ed in particolare alle donne che conoscono per esperienza che cosa sia l’amore; per questo da interlocutrice, diventa oggetto del discorso e il ruolo di interlocutrici passe alle altre donne (Donne ch’avete intelletto d’amore...)
- Dante si sente gratificato non più dal saluto di Beatrice ma dalla possibilità di tessere delle lodi per lei. L’amore diventa così disinteressato
Il nuovo ruolo di Beatrice
L'amore disinteressato di Dante
Schema della poetica della lode
Pertanto, riassumendo, nella poetica della lode lo schema è il seguente, raffrontato alla precedente poetica:
- Enunciatore: è sempre l’io, cioè Dante
- Interlocutore: da Beatrice esso passa alle donne che hanno intelletto d’amore. Prima Dante parlava a Beatrice di se stesso, ora egli parla alle donne di Beatrice
- Oggetto del discorso: nelle precedente poetica era dante, ora l’oggetto diventa Beatrice
- Scopo del discorso: se prima con le sue rime Dante voleva ottenere il saluto di Beatrice, ora egli trova gratificazione solo ed esclusivamente nella lode
- Tipologia d’amore: dall’amore interessato, si passa ad un amore totalmente disinteressato
La tradizione stilnovista e Dante
La “poesia della lode” era già praticata dagli stilnovisti, che lodavano le bellezze e le virtù della loro donna paragonandola a tutte le cose più belle che esistono nel mondo: per esempio, Guinizelli la paragona alla rosa e al giglio, alle stelle, ai gioielli, all’aria trasparente e ai colori dei fiori. Dante ne loda la gentilezza e le virtù che portano il bene, identificandola con un angelo e addirittura con la Vergine Maria. Esiste una corrispondenza fra la lode i della donna amata e la lauda della poesia religiosa medioevale: Dante salda le due tradizioni nella Divina Commedia, dove Beatrice, «lode di Dio vera», trova la sua più alta esaltazione sia di donna e che di santa.
Domande da interrogazione
- Qual è la svolta poetica di Dante nella "Vita Nova"?
- Come cambia il ruolo di Beatrice nella poetica della lode di Dante?
- In che modo l'amore di Dante per Beatrice diventa disinteressato?
- Qual è la relazione tra la tradizione stilnovista e la poetica della lode di Dante?
Nella "Vita Nova", Dante vive una svolta poetica quando smette di usare le donne-schermo e si dedica alla composizione delle "nove rime" in funzione della lode di Beatrice.
Beatrice diventa oggetto del discorso e non più interlocutrice diretta; Dante parla delle sue qualità miracolose e dei suoi effetti sull'umanità, rivolgendosi alle donne che comprendono l'amore.
L'amore di Dante diventa disinteressato poiché trova gratificazione non nel saluto di Beatrice, ma nella possibilità di lodarla attraverso la poesia.
La poetica della lode di Dante si ispira alla tradizione stilnovista, che esaltava le virtù delle donne; Dante unisce questa tradizione con la lauda religiosa, culminando nella "Divina Commedia" dove Beatrice è esaltata come "lode di Dio vera".