Concetti Chiave
- Le "Rime" (1283-1307) mostrano l'evoluzione poetica di Dante attraverso testi sperimentali in volgare.
- La "Vita Nova" (1293-1294) è un'opera prosimetra che trasfigura l'amore di Dante per Beatrice in un percorso di elevazione spirituale.
- Il "Convivio" (1304 ca.-1307) è un trattato enciclopedico incompiuto in volgare, volto a divulgare conoscenze su vari temi tra i non colti.
- Il "De vulgari eloquentia" (1304 ca.-1308), scritto in latino, giustifica l'uso del volgare, evidenziandone la dignità letteraria.
- La "Monarchia" (1313-1318) sostiene la necessità di un impero universale e l'indipendenza tra autorità papale e imperiale.
Indice
Le Rime e l'evoluzione poetica
Ricordiamo le sue opere più importanti:
• Rime (1283-1307): comprendono testi poetici in volgare che permettono di seguire l’evoluzione della poetica dantesca, documentando il suo sperimentalismo stilistico e contenutistico.
Vita Nova e l'amore per Beatrice
• Vita Nova (1293-1294): opera mista in prosa e versi (prosimetro), in volgare, dedicata al racconto autobiografico trasfigurato dell’amore per Beatrice, dal primo incontro tra i due, nel 1274, alla morte di lei nel 1290.
la donna viene descritta come una creatura angelica, strumento di elevazione dell’uomo verso Dio; lo stesso titolo Vita Nova può alludere al rinnovamento spirituale di Dante prodotto dall’amore per lei.Convivio: un trattato enciclopedico
• Convivio (1304 ca.-13079: e rimasto incompiuto, è un trattato enciclopedico in volgare. La struttura è simile a quella della Vita Nova perché alterna prosa e versi; ha la funzione di divulgare le conoscenze su temi morali, civili e argomenti di filosofia, scienza, religione, politica, letteratura anche tra le persone non colte, che non conoscono il latino.
De vulgari eloquentia e il volgare
• De vulgari eloquentia (1304 ca.-1308): trattato incompiuto in latino, composto per giustificare la scelta di scrivere in volgare: Dante passa in rassegna i dialetti italiani dell’epoca e le prime testimonianze poetiche di autori italiani(comprese le proprie liriche) per mostrate come il volgare, anche se giovane, abbia piena dignità letteraria. Il trattato, indirizzato alle persone colte, teorizza il volgare perfetto (illustre, cardinale, aulico, curiale).
Epistole e Monarchia: lettere e trattati
• Epistole (1306-1317 ca.): tredici lettere, scritte in latino durante l’esilio, che trattano vari argomenti: da quello politico, a quello letterario e filosofico, o a fatti di vita privata.
• Monarchia (1313-1318): trattato in latino scritto in seguito al fallimento dell’impresa di Arrigo VII, giunto in Italia per pacificare i contrasti tra guelfi e ghibellini, tra Neri e Bianchi e ristabilire l’autorità imperiale. Dante sostiene la necessità di un impero universale che garantisca pace e prosperità ai popoli e afferma che autorità papale e autorità imperiale devono essere indipendenti e coesistere, integrandosi a vicenda, per il conseguimento della felicità umana.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza delle "Rime" nell'evoluzione poetica di Dante?
- Come viene rappresentato l'amore per Beatrice nella "Vita Nova"?
- Qual è l'obiettivo del trattato "De vulgari eloquentia"?
Le "Rime" permettono di seguire l'evoluzione della poetica dantesca, documentando il suo sperimentalismo stilistico e contenutistico.
Nella "Vita Nova", l'amore per Beatrice è descritto come un'esperienza di elevazione spirituale, con Beatrice vista come una creatura angelica che avvicina l'uomo a Dio.
"De vulgari eloquentia" giustifica la scelta di scrivere in volgare, dimostrando la dignità letteraria del volgare e teorizzando un volgare perfetto.