Concetti Chiave
- Il sonetto di Dante Alighieri descrive la nobiltà e il decoro della donna amata, che appare come una creatura divina sulla terra.
- La presenza della donna suscita reazioni fisiche e psicologiche negli astanti, che ammutoliscono e si inchinano in riverenza.
- La donna emana una dolcezza indescrivibile che tocca il cuore di chi la osserva, suggerendo all'anima di sospirare per amore.
- Il sonetto mette in risalto la lode delle virtù spirituali della donna, come nobiltà d'animo e benevolenza, piuttosto che le qualità fisiche.
- La struttura del sonetto enfatizza le parole chiave "saluta" e "laudare", posizionate a fine verso per dare loro maggiore intensità.
Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia, quand'ella altrui saluta,
ch'ogne lingua devèn, tremando, muta,
e li occhi no l'ardiscon di guardare.
ella si va, sentendosi laudare,
benignamente e d'umiltà vestuta,
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.
Mostrasi sì piacente a chi la mira
che dà per li occhi una dolcezza al core,
che 'ntender no la può chi no la prova;
e par che de la sua labbia si mova
un spirto soave pien d'amore,
che va dicendo a l'anima: Sospira.
La Donna Angelicata
È talmente evidente la nobiltà ed il decoro
della mia signora (del cuore) quando saluta,
che ogni lingua trema a tal punto da ammutolire
e gli occhi non osano rivolgerle lo sguardo
Essa incede, mentre iode le lodi che a lei sono rivolte,
con atteggiamento derivante dalla sua intima benevolenza;
e si direbbe una creatura scesa
da cielo in terra per dimostrare un miracolo di Dio.
Per coloro che la guardano è talmente carica di bellezza,
che, attraverso gli occhi infonde nel cuore una dolcezza,
che non può essere descritta da chi non ne ha un’esperienza diretta
e sembra che dal suo viso abbia origine
una soave ispirazione amorosa,
che sta suggerendo all’anima di sospirare.
Il sonetto è incentrato su di una visione della donna (= signora del cuore del poeta) che è scesa dal cielo sulla terra per mostrare concretamente, con il suo aspetto, la potenza di Dio sotto forma di miracolo. Il suo saluto ha effetti fisici, psicologici, orali e religiosi.
Effetti del Saluto Divino
Di fronte ad essa tutti restano muti e non avendo il coraggio di rivolgerle lo sguardo, si inchinano in forma di riverenza. La lingua degli astanti trema, essi provano un’ineffabile dolcezza nel cuore e sono spinti a sospirare. Da notare che nel testo esiste un uso costante dei verbi al presente - pare, saluta, deve, mira, può ecc. - . Non si tratta di un presente puntuale, ma di un presente abituale perché esprime un’abitudine che si estende anche al passato e al futuro come avesse un significato fuori da ogni tempo contingente. Nell’udire le lodi che le sono rivolte, , essa si rivesta nell’aspetto di quell’umiltà (= benevolenza) che fa parte del suo modo di essere interiore ed è proprio così che essa viene assimilata ad un miracolo divino. I suoi occhi emanano una dolcezza infinita e indescrivibile e all’animo umano non resta che emettere dei sospiri.
Lode e Virtù Spirituali
Il tema fondamentale del sonetto è quello della lode che non riguarda l’aspetto fisico o le virtù mondane, cavalleresche o cortesi della poesia provenzale, ma le virtù tutte spirituali: la nobiltà d’animo, il decoro, la benevolenza, la capacità di infondere dolcezza. La donna diventa cosi “angelicata”: essa non è soltanto bella come un angelo, ma opera in modo benefico e virtuoso sul cuore del poeta come farebbe un angelo, lo eleva verso Dio, lo ingentilisce e lo nobilita.
Dal punto di vista metrico e strutturale si può notare che le due parole chiave “saluta” e “laudare” sono poste in finale di verso per acquisire più intensità.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema centrale del sonetto "Tanto gentile e tanto onesta pare"?
- Come viene descritta la donna nel sonetto?
- Quali effetti ha il saluto della donna sugli astanti?
- Qual è il significato del presente abituale usato nel sonetto?
- In che modo la donna viene assimilata a un miracolo divino?
Il tema centrale del sonetto è la lode delle virtù spirituali della donna amata, che viene descritta come una creatura angelica scesa dal cielo per mostrare la potenza di Dio.
La donna è descritta come nobile e decorosa, capace di infondere dolcezza nel cuore di chi la guarda, e il suo saluto ha effetti fisici, psicologici e spirituali.
Il saluto della donna lascia tutti muti e incapaci di guardarla, infondendo una dolcezza ineffabile nel cuore e spingendo l'anima a sospirare.
Il presente abituale esprime un'abitudine che si estende al passato e al futuro, conferendo al testo un significato fuori dal tempo contingente.
La donna viene assimilata a un miracolo divino per la sua capacità di infondere dolcezza e benevolenza, elevando il cuore del poeta verso Dio e nobilitandolo.