Concetti Chiave
- Le fonti di energia rinnovabili, come legno, vento e acqua, sono state usate per millenni per cucinare, riscaldare e trasportare.
- I combustibili fossili, come carbone e petrolio, sono risorse non rinnovabili formatesi milioni di anni fa, la cui disponibilità varia a seconda della storia geologica regionale.
- Il carbone ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo industriale europeo nel '700, grazie alla sua abbondanza rispetto al legname.
- L'estrazione e l'uso del carbone presentano seri rischi per la salute, come incidenti nelle miniere e malattie respiratorie causate dalla polvere di carbone.
- La combustione del carbone causa inquinamento, contribuendo all'effetto serra, avvelenando acque, erodendo edifici e aumentando il rischio di malattie gravi.
Da migliaia di anni gli uomini utilizzano fonti di energia disponibili nel loro ambiente.
Già gli uomini del Paleolitico cuocevano i cibi e si riscaldavano grazie alla combustione del legno e cinquemila anni fa,nel Vicino Oriente,il fuoco era utilizzato anche per fondere i metalli. Nel Neolitico gli uomini si servivano dell'energia animale,usando cavalli,asini,buoi per i trasporti e i lavori agricoli. Le vele e poi le pale del mulino a vento permettevano di sfruttare l'energia eolica (del vento) per i trasporti e per macinare i cereali,mentre i mulini ad acqua utilizzavano l'energia idraulica (fornita dal movimento dell'acqua).
Queste fonti di energia sono dette rinnovabili,in quanto non si esauriscono: il vento continua a soffiare,il legno si riforma per la crescita delle piante,l'acqua continua a scorrere sulla superficie della Terra,gli animali si riproducono e crescono.
Negli ultimi secoli gli uomini hanno cominciato a servirsi di altre fonti di energia, in particolare dei combustibili fossili presenti nel sottosuolo:carbone,petrolio,gas.Questi materiali non si trovano ovunque, perché la loro esistenza dipende dalla storia geologica (le vicende che hanno portato alla formazione delle rocce) di ogni regione;perciò alcuni sono abbondanti in una zona e assenti in un'altra.
Il carbone è un combustibile fossile,formatosi nel sottosuolo in milioni di anni,per la lenta trasformazione di sostanze vegetali.
1)I grandi movimenti della crosta terrestre seppellirono intere foreste e sotto terra,in assenza di aria,le sostanze contenute nei tronchi e nelle foglie (lignina,cellulosa,resina)si trasformarono:l'idrogeno e l'ossigeno,presenti in tutti gli organismi viventi,si ridussero ed aumentò invece la percentuale del carbonio,un altro elemento presente in tutti gli organismi viventi.
Lo sfruttamento del carbone ha origini molto antiche,ma il suo uso ebbe un grande sviluppo nell'Inghilterra del 700,con la comparsa e la diffusione delle industrie.Il funzionamento delle macchine impiegate per la produzione di beni richiedeva grandi quantità di combustibile,ma il legname disponibile era limitato:si cominciò perciò ad usare il carbone,che era invece presente in grandi quantità e veniva estratto dalle miniere.
Lo sviluppo delle industrie in Europa fu a lungo legato alla disponibilità di questo combustibile:le prime concentrazioni industriali si ebbero proprio intorno alle zone carbonifere dove si trovavano i giacimenti di carbone.I grandi giacimenti in Inghilterra,in Belgio,in Germania,poi in Russia,furono a lungo sfruttati e lo sono ancora,anche se in misura sempre minore:l'estrazione del carbone è meno redditizia di un tempo, perché richiede molto lavoro umano e perché spesso i giacimenti migliori si sono in parte esauriti. perciò in gran parte dell'Europa lo sfruttamento dei giacimenti è in declino: nella Ruhr, la regione tedesca più ricca di carbone,a metà dell'800 vi erano circa 300 miniere in funzione,oggi ne sono rimaste solo una ventina.
L'estrazione e la combustione del carbone hanno gravi conseguenze sulla salute umana e sull'ambiente.In primo luogo il lavoro nelle miniere di carbone presenta gravi rischi di incidenti,spesso mortali,soprattutto nelle miniere sotterranee (esistono anche miniere a cielo aperto,quando i giacimenti si trovano in superficie):solo nelle miniere degli Stati Uniti si hanno un centinaio di morti e un migliaio di feriti ogni anno.Inoltre il lavoro nelle miniere di carbone provoca l'antracosi, una malattia incurabile dovuta all'inalazione (introduzione nei polmoni attraverso le vie respiratorie) di polvere di carbone,che ogni anno causa la morte di 3.000-4.000 persone negli Stati Uniti.
La combustione del carbone è fortemente inquinante, perché libera nell'aria sostanze dannose,che alterano il clima favorendo l'effetto serra,avvelenano le acque,erodono gli edifici e i monumenti e si depositano nei polmoni favorendo l'insorgere di malattie come il cancro.
Domande da interrogazione
- Quali fonti di energia utilizzavano gli uomini nel Paleolitico e nel Neolitico?
- Cosa distingue le fonti di energia rinnovabili da quelle non rinnovabili?
- Come si è formato il carbone e quali sono le sue varianti più pregiate?
- Quali furono le conseguenze dello sfruttamento del carbone durante la rivoluzione industriale?
- Quali sono gli effetti negativi dell'estrazione e combustione del carbone?
Nel Paleolitico, gli uomini utilizzavano la combustione del legno per cuocere cibi e riscaldarsi. Nel Neolitico, sfruttavano l'energia animale per i trasporti e i lavori agricoli, e l'energia eolica e idraulica per i trasporti e la macinazione dei cereali.
Le fonti di energia rinnovabili, come il vento, il legno, l'acqua e l'energia animale, non si esauriscono. Al contrario, i combustibili fossili come il carbone non sono rinnovabili, poiché richiedono milioni di anni per formarsi.
Il carbone si è formato nel sottosuolo attraverso la lenta trasformazione di sostanze vegetali in assenza di aria. Le varianti più pregiate, come l'antracite, contengono una percentuale di carbonio molto alta, oltre il 90%.
Durante la rivoluzione industriale, lo sfruttamento del carbone permise lo sviluppo delle industrie in Europa, legando la crescita industriale alla disponibilità di questo combustibile, specialmente nelle zone carbonifere.
L'estrazione del carbone comporta gravi rischi di incidenti e malattie come l'antracosi. La combustione del carbone è inquinante, contribuendo all'effetto serra, avvelenando le acque, erodendo edifici e monumenti, e causando malattie respiratorie e cancro.