Concetti Chiave
- La fermentazione alcolica è un processo metabolico che avviene in lieviti come i Saccharomyces, trasformando zuccheri in alcol e anidride carbonica senza ossigeno.
- Il S.cerevisiae è il lievito più comune, presente sia sulla buccia dell'uva che nel lievito di birra, ed è fondamentale per la produzione di vino e birra.
- La fermentazione alcolica è stata una delle prime reazioni metaboliche studiate in laboratorio, grazie all'isolamento degli enzimi nel lievito.
- Nel pane, la fermentazione dell'amido produce anidride carbonica, causando la lievitazione grazie alla struttura del glutine.
- Nei vini frizzanti, la CO2 disciolta si libera in forma di bollicine quando si riduce la pressione aprendo la bottiglia.
La fermentazione alcolica è una forma di metabolismo energetico che avviene in alcuni lieviti in assenza di ossigeno. Essa è responsabile di diversi fenomeni che vediamo ogni giorno, quali la lievitazione del pane o la trasformazione del mosto in vino. Essa è operata da una particolare classe di microrganismi, i Saccharomyces, dei quali il più comune è senz'altro il S.cerevisiae, presente sulla buccia dell'uva come nel lievito di birra.
Fu il primo processo metabolico realizzato in vitro, grazie all'isolamento degli enzimi, così chiamati proprio perché isolati nel lievito (zimé).La fermentazione alcolica fu usata già in tempi antichissimi per produrre bevande: un esempio è la birra, che fu inventata, adoperando i Saccharomyces, dai Sumeri o dagli Egizi; anche per il vino il suddetto tipo di reazione chimica è essenziale, malgrado in essa manchi completamente la prima fase (nell'uva è già contenuto il fruttosio e quindi i microrganismi non hanno bisogno di formarlo a partire da zuccheri più complessi come il saccarosio).
Nel pane invece l'anidride carbonica prodotta dalla fermentazione dell'amido (un polimero di β-glucosio) è la causa della lievitazione dell'impasto che avviene grazie alla struttura data dal glutine; qualcosa di simile avviene anche nei dolci, ma spesso a danno più del saccarosio che della farina. Analogo discorso per i vini frizzanti, in cui sono disciolte molecole di CO2.
Queste restano in soluzione finché l'apertura del tappo non riduce la pressione presente sul vino, riducendo così la capacità del gas di sciogliersi nel fluido. Le bollicine in movimento dal fondo delle bottiglie non sono dunque altro che CO2.