Secondo ciclo dell'ossido di azoto

Secondo ciclo dell'ossido di azoto

1. Avvicinandosi ai polmoni aumenta la pressione parziale di ossigeno: c'è un cambiamento del legame tra la subunità α e le β, quando la pressione parziale dell'ossigeno aumenta l'affinità dell'NO risulta essere maggiore per la subunità β che non per la α; dunque, a livello venoso, il NO si lega al ferro dell’eme della catena β dell’emoglobina nella forma che è ancora T, deossi, forma in cui la Cys 93 β è esposta all’esterno;
2 a livello di arterie la presenza di ossigeno trasforma la forma T, deossi, alla forma R, ossi, e in questo modo la Cys 93 passa dalla superficie esterna a quella interna, vicino all’eme, da cui riceve l’NO con cui stabilisce un legame tramite il gruppo SH;
3. a livello dei tessuti, là dove l’ossigeno viene liberato dall'emoglobina R, si ha un ritorno allo stato T, deossi, e la Cys torna a essere esposta all’esterno, disponendo l’NO a contatto con piccole molecole presenti nel sistema contenenti un gruppo SH, in particolare il glutatione, che possono ricevere l’NO che può svolgere la sua funzione a livello dei tessuti;
4. passati alle vene si ha il carico di una molecola di CO2 e il ciclo ricomincia;
Ricapitolando il secondo ciclo:
5. Forma T, legame NO-Fe;
6. Forma R, legame S-NO all’interno;
7. Forma T, legame S-NO all’esterno ––> NO lega al glutatione;